Anormale dici?
Ricordo sempre che siamo passati in un amen da un messaggio del tipo "dagli al runner con l'elicottero e ammazza tutti i cani così non li devono pisciare"a "il virus non esiste più".
Io mi aspetto un peggioramento dei numeri che non vuol dire che già la settimana prossima avremo un milione di casi e moriremo tutti (a proposito di bianco e nero).
Così tra un po' inseguiremo di nuovo i runner con gli elicotteri.
Però a quel punto qualche frustata a quelli che il virus non esiste più e a quelli che non usano DPI o applicano il distanziamento ci starebbe pure bene.
Farebbe bene leggere le parole dei ministri dell'economia e della sanità tedeschi (EDIT: riassunte oggi in un articolo su Repubblica, quindi beneficio d'inventario...)
Ultima modifica di FunMBnel; 13/06/2020 alle 07:50
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Partendo dal fatto che sono assolutamente d'accordo con le tue parole, ho trovato anormale la situazione proprio perché non vi è stato un peggioramento graduale, fisiologico, della situazione, bensì si è passati da una situazione di rumore di fondo ad una situazione emergenziale nel giro di pochi giorni.
È che questa bestia si muove molto velocemente e quindi si rischia di passare dal nulla ad un "cumulo" di casi in un attimo (leggasi te ne accorgi quando sono già un numero "importante").
È il motivo per cui sarebbe necessario un tracciamento ultra rapido (EDIT: che vuol dire non dover aspettare una settimana per il risultato di un tampone; se i tempi son questi vedo veramente come uniche alternative la semi-normalità alternata al blocco...).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Se la situazione viene definita a basso rischio, i numeri sono incoraggianti, si effettuano molti controlli, e si rispetto di tutte le norme, focolai del genere non dovrebbero scoppiare. La mia preoccupazione è che situazioni del genere possano nascere senza alcun preavviso in qualunque delle regioni che attualmente pensano che "l'abbiamo scampata".
Sarò patriottico, ma l'Italia non è Seoul.
Nel frattempo a Roma nuovo piccolo focolaio in uno stabile occupato (comunque isolato). Che palle...
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Ed è esattamente così: questi focolai possono scoppiare ovunque.
Adesso a Roma ci sono alcuni contagiati in uno stabile occupato, una famiglia peruviana. È colpa di qualcuno? Come si sarebbe potuto evitare? Pensi che la famiglia peruviana positiva poteva essere solo a Roma e non anche a Napoli o Genova o Treviso?
L'importante, come sempre, è che questi focolai vengano spenti prima di diventare incontrollabili.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
La questione oggi è incentrata attorno a questo punto.
E di esperienza ne è stata fatta tanta.
Il caso dei rom in Molise è stato esemplare nella risoluzione, certo favorito dalla distribuzione della popolazione.
Il risultato è di averlo bloccato molto velocemente.
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