Sulla cartina degli USA curata dal CDC statunitense hanno aggiunto pure il dato dei casi positivi e dei morti ogni 100.000 abitanti.
Città di New York-> 267,2 morti/100.000 abitanti
New Jersey -> 167,4 morti/100.000 abitanti
Connecticut -> 120,6 morti/100.000 abitanti
Massachusetts -> 116,1 morti/100.000 abitanti
Rhode Island -> 87,7 morti/100.000 abitanti
Distretto di Columbia -> 77,7 morti/100.000 abitanti
Stato di New York -> 77,7 morti/100.000 abitanti
Louisiana -> 68,5 morti/100.000 abitanti
Illinois -> 55,3 morti/100.000 abitanti
Delaware -> 52,4 morti/100.000 abitanti
Maryland -> 52,2 morti/100.000 abitanti
Pennsylvania -> 51,6 morti/100.000 abitanti
14 casi nel Lazio, di cui:
-2 senzatetto a Roma;
-1 rientro dal Pakistan;
-7 contagi di un cluster familiare ad Ardea.
Rientrato il focolaio di Fiumicino, apparentemente.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
L'IFR spagnolo dovrebbe essere sull'1,8-1,9%. Questo perchè la sieroprevalenza stimata è 5,2% (cioè il 5,2% della popolazione spagnola si è infettata, circa 2,4 milioni di persone), e sono morte circa 45mila persone (devi considerare anche l'eccesso di mortalità, che secondo EuMOMO si aggira in Spagna sui 43mila morti in eccesso fino al 22 Maggio).
Circa gli stati più grandi, hai ragione. Infatti io credo che molti focolai non li abbiamo ancora identificati, ma ci sono e stanno evolvendosi.
E' anche vero però che in alcune zone, come la Lombardia, si è già preso il Covid una grossa fetta della popolazione (tra il 5 e il 30% almeno a seconda della provincia) quindi è difficile giri e nascano focolai cospicui come in un territorio vergine.
Lo stesso credo valga per Spagna, Francia, Belgio e Olanda, che come dici sono stati particolarmente colpiti dalla prima ondata.
In altre regioni francesi e italiane la diffusione è stata bassa, ma credo che qui appunto il virus giri poco fin da prima, e continui a farlo tuttora. Il turismo potrebbe però cambiare le carte in tavola, ma serve del tempo perchè nascano focolai, salvo casi di super diffusione.
Naturalmente sono mie ipotesi eh, prendile per quello che sono.
Comunque se trovi il documento dove lo hai letto sarebbe interessante vedere il riferimento.
Sempre in Europa: la Serbia segna +254 casi e +3 morti. E' un valore degno della prima ondata serba.
174 casi nella piccola Macedonia, e 8 morti. Per uno stato da 2 milioni di abitanti è tanto.
Nei Balcani, Albania +72 casi e Croazia +67. In Slovenia +9 casi, ma +2 morti.
Forse lo avevo letto su FB sotto un post del prof. Paolo Spada, però boh..non ricordo bene.
A me poi piacerebbe che venisse recepita la linea guida dell OMS sull'inutilità del doppio tampone negativo..non vorrei che questa rigidezza comportasse che al cune.lersone non segnalino sintomi lievi al proprio medico o non si sottopongano ai test sierologici (anzi questo succedie già) per il timore di restare impigliati nelle pastoie burocratiche e di procedure lunghissime (tradotto: restare in isolamento senza motivo)![]()
Può darsi che il professor Spada abbiamo usato i dati ufficiali dei decessi, perchè ora che mi ricordo anch'io calcolai la prima volta dei tassi di mortalità del genere.
Poi però uscì il dato sull'eccesso di mortalità, e allora i conti tornarono.
Spero anch'io venga ben recepita. In verità non ho capito se in Italia si usi, dopo quell'uscita, ancora il metodo del doppio tampone negativo...
Credo che all'estero abbiano già cambiato parametri. Ad esempio S.Marino è Covid-free pur avendo avuto dei nuovi positivi una settimana fa. Mi ha dato l'impressione che i casi attivi, prima numerosi con il vecchio metodo del doppio tampone negativo, siano scesi repentinamente a zero perchè avevano cambiato modo di definire la guarigione.
Emilia +21 e Toscana +5. Siamo a 52 in attesa di Lombardia Pimonte e Campania
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
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uno Zangrillo molto più equilibrato
Coronavirus, Zangrillo':' "In Italia ci sono focolai ma non sono focolai di malattia" - la Repubblica
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