forse (anzi, senza forse) la sua idea di lockdown è diversa da quella che ora è in atto nelle zone rosse.
Fosse per me, preferirei di gran lunga 20/30gg di lockdown pesante, con tutto chiuso e zero spostamenti, a questi finti lockdown che forse dureranno per mesi senza risolvere niente. Spero di sbagliare.
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Ma è ovvio. Il medico è certamente in buona fede. Ma quanti pazienti avrà? 1000? 5000? Improbabile. Quanti avranno contratto il COVID? Facciamo anche l’1%, improbabile, sono 50. Facciamo che li abbia anche curati tutti con sto farmaco, improbabile, facciamo che abbia funzionato su tutti al 100%, improbabile. Facciamo che nessuno abbia avuto effetti collaterali, improbabile.
Statisticamente sarebbe comunque nulla.
Progetto fantasioso…
si dice pero' sempre che solo gli italiani siano indisciplinati ma avete visto le immagini che arrivano dagli states per le elezioni presidenziali? tutti per strada, chi con mascherina chi senza con grande assembramento, alcune immagini, uno appiccicato all'altro che sembrava di essere in uno stadio, forse laggiu' le limitazioni non ci sono o sono blande sta di fatto che tutto il mondo e' paese e gli Stati uniti non mi sembrano covid free
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Ho fatto un sogno, l'ho chiamato 15/12/2022 emozione allo stato puro
http://meteorob.altervista.org/Cava280/
Ma mettiamo un pò di ordine:
- Il covid è una malattia pericolosa in alcuni casi (sicuramente molto di più rispetto alle influenze stagionali) ma, vista la potenza del contagio, sovraccarica il sistema sanitario di ogni paese.
- l'Italiano è indisciplinato molto meno di quello che sono in altri stati. Poi ovvio in TV fa notizia il tizio che non lo rispetta e non i 10000 che sono in linea con le direttive
- E' palese la commistioni tra contenimento e questione economica: e non è facile.
- Questione zone rosse/gialle/arancioni: ho il sentore che il Governo arrivi tardi con le decisioni. Per esempio in Umbria (possibile zona arancione) è in atto da 10 giorni un' ordinanza restrittiva non da poco. Siamo su un plateau di contagi da 10 gg e solo oggi ti accorgi che poteva essere arancione? Per me, vista l'ordinanza oggi non c'è bisogno però mi pare che arrivi sempre "dopo".
Tocca anche dire che la tanto richiesta autonomia si esercita solo quando conviene. 6 mesi fa si chiedeva la differenziazione, oggi non va più bene....
Un gran casino.
Certo è che la gente è esausta e la pressione psicologica è notevole.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Coronavirus, oggi la Campania può diventare zona rossa, Liguria Abruzzo e Umbria verso la zona arancione
La cartina di un’Italia a prevalenza gialla, con due regioni arancioni e quattro rosse, è destinata a mutare già nelle prossime ore. Diversi territori sono in grave o gravissima sofferenza e i medici spronano a chiudere il Paese intero altrimenti sarà il virus ad avere la meglio. Eppure tra esecutivo e governatori la confusione (e la tensione) è massima.
Il «verdetto» atteso per domenica pomeriggio verrà emesso solo lunedì, dopo che nel report dell’Istituto superiore di sanità saranno confluiti tutti i dati in arrivo dalle Regioni. La conferma ufficiale si avrà soltanto in giornata, quando gli scienziati avranno fatto le loro controdeduzioni e il ministro Roberto Speranza avrà sentito i governatori.
Ma le indiscrezioni dicono che le aree a rischio, destinate al lockdown o comunque a misure più severe di quelle nazionali, sono Liguria, Abruzzo, Umbria e Campania, che da gialla può persino diventare rossa.
Il destino della regione amministrata da Vincenzo De Luca è emblematico del caos, che ha fatto saltare le riunioni cruciali. «Il governo sta traccheggiando perché non puoi cambiare colore dopo tre giorni — è la versione di un consigliere campano —. Va bene che siamo sulle giostre, ma evitiamo le montagne russe». La cabina di regia, prevista alle 15, è stata rinviata alle 16 e infine spostata alle tre di lunedì pomeriggio ed è slittata anche la riunione del Cts che avrebbe dovuto esprimere il parere sulla curva epidemiologica delle regioni a rischio, da inserire in fascia arancione o rossa. I governatori hanno chiesto più tempo per raccogliere e comunicare i dati e il ministero della Salute, per non esasperare le tensioni, ha concesso qualche ora. Anche per il timore che la notizia di nuovi lockdown, comunicata di domenica, avrebbe spinto tanti italiani a muoversi, in entrata o in uscita dai territori interessati dalle ordinanze.
Il livello di confusione nella raccolta e analisi dei dati che i governatori sono obbligati a trasmettere all’Istituto superiore di sanità è massimo. Appena due ore prima dell’avvio del confronto erano ancora nove le Regioni che non avevano trasmesso i propri bollettini, o li avevano inviati incompleti. Se si tratti di un comportamento doloso o semplicemente di disorganizzazione potrebbero presto essere i magistrati a stabilirlo. Perché dopo l’inchiesta avviata in Liguria, anche altrove sarebbero pronti esposti e segnalazioni sulla modalità di lavoro delle Asl e dei responsabili regionali per la compilazione dei bollettini che poi confluiscono a Roma. Prima fra tutte la Campania, che sembra avere una situazione reale diversa da quella scritta nei numeri: raccontano che il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro stia «analizzando i dati con la lente d’ingrandimento».
Domenica si è toccato il picco di 4.600 positivi. Numeri che, una volta raccolti dalle Asl e comunicati alla cabina di regia, vengono studiati alla luce dei 21 parametriche stabiliscono le tre aree di rischio. I dati della Liguria, che vede Genova sotto forte pressione per contagi e ospedali, sono in via di approfondimento. Se il Lazio regge perché ha una rete ospedaliera strutturata, in Abruzzo e Umbria le terapie intensive si vanno riempiendo. In Toscana preoccupa il numero di anziani positivi nelle Rsa e anche il Veneto è osservato speciale.
La scorsa settimana, quando Lombardia, Piemonte e Calabria sono entrate in zona rossa, l’ordinanza di Speranza è arrivata prima che il Comitato tecnico-scientifico esprimesse il parere. E questo nonostante il Dpcm preveda che il governatore venga «sentito». Una procedura anomala che dovrà al più presto essere rivista, anche per non aggiungere problemi a un meccanismo che mostra di avere numerose falle.
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marche +262
1.266 tamponi
750 testati
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Sono d'accordo.
A conferma della parte che ho evidenziato: nella mia zona di Roma (centro e ovest) le scuole (quindi siamo al minimo dettaglio istituzionale) hanno deciso per la mascherina chirurgica obbligatoria alle elementari giÃ* dal primo giorno, fregandosene del distanziamento e dei banchi singoli, con rotelle, ecc... Le medie idem (e uno per banco). Le superiori con didattica alternata e, spesso, classi divise in due gruppi. Ho figli in tutte gli ordini di scuola e posso dire che questa organizzazione (decisa circa il 20 settembre) è stata fatta propria dal governo almeno un mese dopo (?), neanche mi ricordo quando tanto è stata trasparente. L'unico cambiamento recente, con l'ultimo DPCM, è stato portare la DAD al 100% alle superiori, cosa per me molto discutibile. Si potevano usare i bus turistici (che oggi piangono miseria, pagandoli per lavorare invece dei ristori per non lavorare) come linee per studenti. E andava introdotto prima un coprifuoco serio. Questi ritardi producono frustrazione.
Tampone fatto, stavolta ha fatto un male cane, sono andati più in profondità
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