Nuovo Virus Cinese

[naiva]

Nonostante a mio avviso la gente in questi ultimi giorni sia meno incline a rispettare le regole, le mascherine sotto il mento o chi non le porta neppure ,visto io in centro la scorsa settimana
,si é avuto un forte calo nelle ultime settimane.
L indice RT é ora a 0,73 e i casi settimanali sono scesi a 209 su 100.000 ,come a fine Ottobre.


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[FunMBnel]

Favoriti forse, dico forse, dall'essere un'isola, non lo so

Direi proprio di no visti i numeri dell'epidemia.

[verza81]

Allora se le scuole erano destinate a chiudere Era meglio puntare a fare il vaccino a chi ha una certa età.

Senza dubbio


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[Lou_Vall]

@Lou_Vall

Ulteriore riprova che l'informazione locale sa essere MOLTO migliore di quella nazionale.

Quest'articolo proviene dal giornale di Brindisi (Brindisireport) ed è stato scritto da uno statistico, ed ecco che anche lui si è accorto dei tamponi rapidi.

Riporto:


Per quanto riguarda le possibili cause di questo preannunciato inasprimento, sarebbe da soffermarsi su un aspetto forse spesso taciuto e che, invece, andrebbe attentamente valutato. Riguarda i tamponi rapidi dei quali, dal 15 gennaio scorso, è stato consentito l’uso, in forma alternativa ai tamponi molecolari. Ad ascoltare gli esperti, i tamponi rapidi di ultima generazione garantirebbero una resa quasi equiparabile a quelli molecolari, anche in fase di diagnosi. Tuttavia, a parte che non si sa quali tipi di tamponi rapidi vengano effettivamente utilizzati, non darei per scontato che i risultati ottenibili con il loro uso siano del tutto simili a quelli conseguibili con i tamponi molecolari.

Almeno qualche dubbio sorge se, ad esempio, si analizza l’andamento del tasso di positività diagnostica al variare della percentuale di tamponi rapidi giornalmente utilizzati (grafico n. 3). Ebbene appare evidente che al crescere della quota di tamponi rapidi, diminuisce il tasso di positività diagnostica, e viceversa. E questo avviene in maniera sistematica.

Immagine


Ne consegue che il numero dei positivi decresce in quei periodi in cui sono usati quantità maggiori di tamponi rapidi ed aumenta, invece, quando se ne usano percentuali inferiori. In altre parole questo sta a significare che ai tamponi rapidi sfugge normalmente una quota non banale di positivi che, invece di essere intercettati, sono così lasciati a disposizione del virus per diffondere l’epidemia. Circostanza questa non certo di poco conto se si ricorda che, con i valori attuali di Rt, i contagi tendono a decuplicarsi in breve tempo e che, quindi ogni positivo sfuggito al controllo ne crea 10 nel giro di tre passaggi.

C’è a questo punto da chiedersi se l’attuale recrudescenza del virus non sia stata in buona parte causata da un uso troppo diffuso di tamponi rapidi, magari neppure di terza generazione. E se, pertanto, non sia il caso di regolamentarne in maniera più rigida l’uso.



Puglia da gialla a rossa: perche non poteva andare diversamente

Molto, molto, molto interessante! Sono settimane che lo dico, sicuramente se ne deve essere accorto anche qualcun altro! Io difficilmente vedo cose più pericolose dei falsi negativi. Pensa quelli che vogliono andare a trovare i genitori anziani e per scrupolo si fanno il tampone. Ecco.. È una bomba ad orologeria questa cosa, induce una falsa sicurezza pericolosa. E, fattore secondario, altera gravemente le statistiche sul contagio, sull'immunizzazione della popolazione, sulla distribuzione dei vaccini. Non si può andare avanti così : si sprecano tempo e reagenti. Dopodomani devo fare l'ennesimo tampone rapido, non vorrei nemmeno più farlo.

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[jack9]

@Lou_Vall

Ulteriore riprova che l'informazione locale sa essere MOLTO migliore di quella nazionale.

Quest'articolo proviene dal giornale di Brindisi (Brindisireport) ed è stato scritto da uno statistico, ed ecco che anche lui si è accorto dei tamponi rapidi.

Riporto:


Per quanto riguarda le possibili cause di questo preannunciato inasprimento, sarebbe da soffermarsi su un aspetto forse spesso taciuto e che, invece, andrebbe attentamente valutato. Riguarda i tamponi rapidi dei quali, dal 15 gennaio scorso, è stato consentito l’uso, in forma alternativa ai tamponi molecolari. Ad ascoltare gli esperti, i tamponi rapidi di ultima generazione garantirebbero una resa quasi equiparabile a quelli molecolari, anche in fase di diagnosi. Tuttavia, a parte che non si sa quali tipi di tamponi rapidi vengano effettivamente utilizzati, non darei per scontato che i risultati ottenibili con il loro uso siano del tutto simili a quelli conseguibili con i tamponi molecolari.

Almeno qualche dubbio sorge se, ad esempio, si analizza l’andamento del tasso di positività diagnostica al variare della percentuale di tamponi rapidi giornalmente utilizzati (grafico n. 3). Ebbene appare evidente che al crescere della quota di tamponi rapidi, diminuisce il tasso di positività diagnostica, e viceversa. E questo avviene in maniera sistematica.

Immagine


Ne consegue che il numero dei positivi decresce in quei periodi in cui sono usati quantità maggiori di tamponi rapidi ed aumenta, invece, quando se ne usano percentuali inferiori. In altre parole questo sta a significare che ai tamponi rapidi sfugge normalmente una quota non banale di positivi che, invece di essere intercettati, sono così lasciati a disposizione del virus per diffondere l’epidemia. Circostanza questa non certo di poco conto se si ricorda che, con i valori attuali di Rt, i contagi tendono a decuplicarsi in breve tempo e che, quindi ogni positivo sfuggito al controllo ne crea 10 nel giro di tre passaggi.

C’è a questo punto da chiedersi se l’attuale recrudescenza del virus non sia stata in buona parte causata da un uso troppo diffuso di tamponi rapidi, magari neppure di terza generazione. E se, pertanto, non sia il caso di regolamentarne in maniera più rigida l’uso.



Puglia da gialla a rossa: perche non poteva andare diversamente

finalmente qualche testata tira fuori il problema.
era evidente (e quando lo ipotizzavo inizialmente qualcuno dei soliti qui dentro mi ha accusato di tirare fuori teorie strampalate, invece è esattamente come si diceva...) e lo è tuttora. vediamo cosa faranno, ma dubito fortemente che li vieteranno.....

[Turgot]

Il mio comune dopo settimane di silenzio ha tirato fuori dei numeri:

- Totale Contagiati: 950.
- Totale Guariti: 877.
- Totale Attualmente Positivi: 49.
- Totale Deceduti: 24.

Quindi da inizio pandemia il 9.3% della popolazione ufficialmente venuta a contatto con il virus.

[Brasco]

Me ne ero accorto. In Toscana siamo da 1 mese e 1 giorno in arancione con qualche provincia e comune rossi e i nuovi positivi giornalieri da un paio di settimane hanno smesso di aumentare e si sono stabilizzati , ma ancora non c’è accenno di diminuzione e credo che l’effetto del cambio colore dopo questo lasso di tempo sia chiaro

Era riferito alle tabelle postate che evidenziano che la zona arancione non basta più.

[Lou_Vall]

Intanto sul piano vaccini stiamo andando proprio alla grande.
15 marzo: 3,36% di popolazione vaccinata.
Impatto epidemiologico? Praticamente nullo.
Avanti così

[Lou_Vall]

finalmente qualche testata tira fuori il problema.
era evidente (e quando lo ipotizzavo inizialmente qualcuno dei soliti qui dentro mi ha accusato di tirare fuori teorie strampalate, invece è esattamente come si diceva...) e lo è tuttora. vediamo cosa faranno, ma dubito fortemente che li vieteranno.....

Infatti, non li vieteranno mai perchè significherebbe ammettere di aver lasciato migliaia di positivi a spasso da mesi.
Meglio negare l'evidenza non dando alcun risalto al problema. Invece se uno cade dalle scale dopo aver fatto il vaccino eh quello sì, in prima pagina ovviamente.

Le scuole sono chiuse, mezze attività lavorative anche. Negli uffici si lavora quasi tutti da casa, ovunque si usano mascherine, gel a litri, distanziamenti (qui in molti negozi si entra solo uno alla volta), eppure guarda un pò? Il virus se ne sbatte. Con le continue varianti del virus chi si è ammalato prima si riammala subito dopo 3 mesi (dunque non può esistere alcuna immunità).
Ricapitolando: non c'è immunità, ci sono solo chiusure per non far collassare il sistema sanitario, i vaccini lasciamo perdere (con tutte le varianti che ci sono e che ci saranno prenderanno per forza piede le varianti che li eludono, e vedrete che accadrà molto presto nei Paesi che hanno vaccinato gran parte della popolazione) e, dulcis in fundo, quando le restrizioni cessano i contagi ripartono più di prima.
Posto che questa situazione potrebbe durare anni se non decenni, mi sembra chiaro che non sia più sostenibile per niente e per nessuno: è come morire dissanguati molto lentamente.
Le centinaia di migliaia di morti che abbiamo avuto, anzichè averle fatte in due-tre mesi, le abbiamo "spalmate" in un anno, ma il risultato non è cambiato: sono sempre deceduti. I danni economici (sia da pandemia diretta che da restrizioni, beninteso) anzichè averli per un pò di mesi li abbiamo spalmati anch'essi in un anno.
Abbiamo fatto tutto questo per non far collassare il sistema sanitario, importantissimo, ma non può essere un obiettivo di lungo termine e soprattutto non può essere uno stile di vita da qui in avanti.

[Porano444]

Intanto sul piano vaccini stiamo andando proprio alla grande.
15 marzo: 3,36% di popolazione vaccinata.
Impatto epidemiologico? Praticamente nullo.
Avanti così

Vero non si va bene.
Però è ovvio che con il richiamo di AZ a 12 settimane è ovvio che il dato dei coperti è basso.
Tra l'altro dopo 20 gg dalla prima dose AZ dà una buona copertura.
Imho dopo Pasqua i vaccinati inizieranno il lavoro di break al contagio