E infatti, se i dati sono quelli pubblicati negli ultimi articoli, ha ben poco senso fare un aggiornamento per la variante indiana, come d'altro canto ne avrebbe poco farne uno per la sudafricana, data la trasmissibilità nettamente inferiore rispetto ad altre varianti, che ad oggi non la rende competitiva e comunque avrebbe forse più senso aggiornare i vaccini a quest'ultima, dal momento che non è impossibile che prima o poi compaia qualche fenotipo in cui i caratteri di questa variante siano ricombinati con quelli di qualche altra variante più contagiosa... e questo increscioso "incidente" potrebbe accadere in qualsiasi momento soprattutto se ci sono molte persone che si infettano più volte e con diverse varianti virali...
Ultima modifica di galinsog@; 22/05/2021 alle 21:53
Quella variante se non è ancora nata prima o poi nascerà, il punto è aggiornare i vaccini e non tornare, ogni volta che avremo una variante in grado di eludere la protezione anticorpale in modo efficace, al febbraio-marzo 2020... perché ricordiamoci che: se non si riesce a controllare una malattia con il contenimento, con la mitigazione e nemmeno coi vaccini resta solo un modo per superare la pandemia, l'immunità acquisita per via naturale attraverso una o più di una ondata epidemica... in pratica l'eliminazione per "via naturale" dei soggetti suscettibili, quella che avveniva qualche secolo fa con le grandi ondate di malattie epidemiche che si accanivano sulla popolazione europea ogni 2 o 3 generazioni...
E mi sa che avverrà così, presto o tardi.
L'unica via di contenimento sarebbe la creazione e somministrazione di vaccini che, qualsiasi variante ipotetica sia, riescano comunque a garantire un'efficacia molto alta (almeno oltre il 70%). Anche se (non sono del settore) non so se e come sia possibile una cosa del genere.
La mia idea è che il Covid non potrà nè sparire nè essere debellato, e che ce lo porteremo comunque avanti da qui in avanti nella storia dell'umanità. Questo non per forza significa una vita di restrizioni, ma potrebbe indurre quel cambiamento mentale, cioè farci tornare ad un secolo fa, quando si riteneva possibile e si accettava il fatto di morire per malattia (cosa che il nostro benessere ha scongiurato e ci ha indotto a ritenerlo inaccettabile).
Sono anche dell'idea che di varianti ne stanno sorgendo e ne sorgeranno a centinaia e a migliaia, e saranno selezionate solo quelle più contagiose e/o più resistenti ai vaccini (proprio perchè saranno le uniche a potersi riprodurre e a dilagare), e forse l'unica via, nel lungo termine, sarà proprio quella di potenziare al massimo i sistemi sanitari e ad iniziare ad accettare l'idea di poter morire per questa malattia. Sarà crudo, sarà brutale, ma nel lungo termine sarà l'unica cosa possibile. Le restrizioni sono dei palliativi, misure utili, ma che devono essere temporanee, e non un modus vivendi.
E dunque, alla fine, a "vincere" sarà per forza il virus. L'unica chance che avevamo di sconfiggerlo era a dicembre 2019 nello Hubei, ecco dove e quando si sarebbe potuto fare.
Aggiungo un'altra cosa: probabilmente non sappiamo ancora molto della memoria immunitaria a lungo termine di questa malattia ma è anche possibile (e questo lo spero, perchè sarebbe una via per uscirne) che, una volta che un individuo si infetta una, due, tre volte, anche con varianti diverse, possa sviluppare una memoria immunitaria a lungo termine che faccia sì che, alla quarta volta, non si ammali in maniera grave. Se questo avviene in tutta la popolazione mondiale, nel giro di una o due generazioni effettivamente il virus potrebbe diventare, come effetti, quasi innocuo (o comunque dalla letalità che la nostra morale ritiene accettabile) come quello influenzale classico.
Lou soulei nais per tuchi
Non ha senso per adesso, ma prima o poi una variante che nasce dalla sudafricana (ad esempio) può capitare e potrebbe eludere ancora di più i vaccini di adesso. Se tu invece riaggiorni, potresti avere un vaccino che viene compromesso in modo minore perché “più vicino” al codice genetico della variante figlia.
Non so se funziona proprio così e magari è una cazzata, ma insomma, a rigor di logica da profano mi sembrerebbe il caso di “agire per tempo”, come d’altronde stanno facendo Moderna e Curevac. Pfizer a mio parere sbaglia facendo così.
Comunque ovvio che restiamo nel campo delle ipotesi, non è affatto detto che si verifichi lo scenario peggiore
Comunque, vaccino fatto lunedì, nessun effetto collaterale
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