Che senso ha confrontare l'andamento del PIL di due economie diverse?
Poi troppo comodo che in questa narrazione vengano menzionati solo gli aspetti positivi
Australia borders: Citizens living overseas could be '''trapped''' if they return - BBC News
Esattamente lo stesso approccio ideologico di chi loda il modello Svezia, Texas, Florida.
Ciò non toglie che la strategia si sta definitivamente rivelando fallimentare.
Per la Nuova Zelanda comunque avevo visto delle immagini che sembravano dimostrare come stessero cercando di puntare addirittura verso un approccio quasi alla cinese, con rifornimenti alimentari alla popolazione, magari per quello sta andando in modo diverso rispetto all'Australia. Però di certo non ci puoi fare affidamento in eterno, ecco, e infatti credo che molleranno questa strategia appena avranno raggiunto una quota accettabile di vaccinati, seppur con colpevole ritardo.
Anche perché restare non solo isolati ma anche in lockdown per svariati mesi come la strategia richiederebbe non lo vedo tutto questo successo eh. Io voglio vedere l'Australia nelle prossime settimane e nei prossimi mesi infatti, altro che zero covid e lockdown brevi.
Il problema è che adesso se vogliono continuare con la strategia covid zero dovranno fare lockdown sempre più lunghi e aspri.
Nelle ondate passate Auckland se l'era cavata con un paio di settimane di lockdown stage 3, una specie di zona arancione rafforzata italiana.
Adesso avranno come minimo 5 settimane di lockdown stage 4, ossia una cosa simile al lockdown di marzo-aprile 2020 in Italia. E tuttora ci sono casi come questo dove a tre settimane dal lockdown pazienti senza alcun link epidemiologico noto vengono ricoverati in ospedali con sintomi covid e trovati positivi. Il tutto sperando che non spuntino nuovi casi altrove o ad Auckland nel frattempo o appena riaperto, come successo per esempio a Melbourne che aveva ottenuto zero casi il 2 agosto ed è tornata in lockdown il 5 senza più uscirci da allora e ritrovandosi a un mese di distanza con 250 casi.
La strategia "go hard, go early, sharp and short" non funziona più.
Per dire, il territorio della capitale australiana Canberra è entrato in lockdown l'11 agosto poche ore dopo aver scoperto un caso comunitario, il primo da agosto 2020. Ancora oggi, dopo quasi un mese, hanno 10-20 casi al giorno.
Preferisco di gran lunga la strategia di paesi come la Danimarca o la Norvegia, che peraltro hanno avuto danni economici simili a quelli neozelandesi senza il vantaggio di essere un'isola in fondo al mondo con 2 punti d'accesso facilmente controllabili. In più quest'anno cresceranno meglio e la popolazione non vivrà più con l'ansia di dover essere chiusa in casa per settimane non appena spunta fuori un caso.
Ultima modifica di nevearoma; 07/09/2021 alle 18:35
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
La mia umile stazione meteo
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Quei 36 casi sono importati. Di casi comunitari in Cina non ce ne sono.
La Cina sicuramente ha truccato o sta truccando i numeri, ma non ho alcun dubbio che il contagio sia effettivamente a livelli molto bassi se non nulli.
Innanzitutto hanno un controllo totale sui movimenti dei cittadini. Ogni cittadino è tracciato tramite i suoi movimenti bancari (in Cina il contante non esiste praticamente più e di fatto si paga solo col telefono), i QR code che scannerizza all'entrata degli edifici o dei mezzi pubblici, oppure le sue azioni sui social che peraltro in Cina vengono usati un po' per tutto, anche per fare la spesa.
Non appena spunta un caso comunitario viene effettuato quindi un tracciamento aggressivo che porta al rigido isolamento prima di condomini, isolati o quartieri, poi di intere metropoli, compresi anche i mezzi pubblici e i treni che entrano ed escono. In alcune situazioni viene anche proibito di andare al supermercato.
All'interno delle aree isolate i controlli sono spesso molto aspri e la polizia si mette regolarmente di fronte ai complessi residenziali a controllare chi entra.
Ogni cittadino ha un QR code con tre livelli di rischio che dipendono dai contatti che ha avuto e se viene trovato all'interno del livello di rischio più alto viene immediatamente isolato.
Chi entra nel paese e spesso anche chi è contatto di positivi viene sottoposto a una quarantena di almeno due settimane in strutture dedicate durante la quale viene testato col molecolare almeno una volta ogni tre giorni, per poi passare un'altra settimana di quarantena a casa propria.
Le mascherine in generale sono obbligatorie al chiuso anche se le mettono sempre meno persone.
Al di fuori degli hotspot le restrizioni sono poche.
Adesso hanno vaccinato il 70% circa della popolazione con una dose e implementato un rigido sistema di green pass.
Detto questo hanno avuto un focolaio pesante di Delta tra luglio e agosto, partito dall'aeroporto di Nanjing e poi diffusosi in diverse province con un picco di 140 casi. Dopo un mese circa i casi sono tornati a zero dopo che l'intera popolazione di Nanjing è stata testata due volte.
C'è da dire che loro dichiaratamente contano come "casi" solo i casi sintomatici, quelli asintomatici vengono comunicati in un conteggio a parte.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Secondo me se c’è una cosa da evitare è proprio il mettere ostacoli all’accesso al vaccino.
Idealmente dovrà restare parecchio tempo la campagna vaccinale, è già tanto che in pochi mesi abbiamo vaccinato oltre metà della popolazione. Pensare ad una cosa del genere nell’ottica di 2 anni fa sarebbe da ritenere un successo.
Si, per i vaccini non ritenuti necessari e che proteggono da malattie estremamente poco diffuse, oppure addirittura che servono solo per alcuni Paesi esteri (febbre gialla, profilassi malarica ecc.)
Il paragone non sta né in cielo né in terra, perdonami, e se meno persone si facessero vaccinare a causa del costo (seppur basso) ci perderebbero tutti.
Ad esempio guardando a caso l'"offerta" dell'ats di Pavia sono a pagamento, eccetto soggetti a rischio, solo quelli per epatite a e b e meningococco b e c, oltre ovviamente a quelli utili per malattie assenti in Italia, per dire
Ultima modifica di ale97; 07/09/2021 alle 19:07
Il problema è che continuano a fregarsene anche ora... direi che nell'Est Europa c'è proprio una diversa sensibilità sull'intera vicenda pandemica e lo dimostra anche il sostanziale menefreghismo in materia di vaccinazione di massa, con la Romania che non ha avuto una circolazione virale paragonabile a quella della Repubblica ceca (ma di certo non inferiore alla nostra, anche se con un quarto di morti in meno in rapporto alla popolazione) che addirittura regalava i vaccini destinatigli dall'UE, perché tanto la popolazione, nella sua generalità, è poco interessata a farli... aggiungo che la Romania ha da sempre percentuali piuttosto basse su tutte le vaccinazioni... incluse antinfluenzale (19% degli over-65), antimorbillo e antipolio...
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