purtroppo non funzionerà così, c'è di mezzo la privacy. il datore di lavoro non può richiedere se il GP sia da vaccino o tampone, ha il diritto di scannerizzare il QR code senza sapere la scadenza, ma non di chiederti se hai il GP per il vaccino, guarigione o tampone.
me lo spiegava l'altro giorno la responsabile risorse umane, quindi, almeno da noi, il controllo dovrà per forza essere giornaliero (ma la legge sulla privacy è uguale per tutti, quindi teoricamente dovrebbe essere così ovunque).
Purtroppo non scherzoè così davvero, almeno dove lavoro io.
Si vis pacem, para bellum.
Jack, leggi bene: in sede di assunzione chiedono, magari informalmente e col sorriso, se hanno il vaccino. Con quelli che non hanno il vaccino non procedono nei colloqui e li scartano a priori, proprio per non dover sottostare a quanto dici tu. Voi continuate a parlare di quelli già assunti o di aziende comunque strutturate, ma le piccole aziende corrono su binari diversi.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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sìsì in fase di assunzione è così, quel che volevo dire è che teoricamente, una volta assunto, il controllo dovrebbe essere giornaliero per motivi di privacy, a prescindere dalla grandezza dell'azienda.
Poi chiaramente non andrà così, anche perché ha senso scriversi la scadenza del GP per ogni lavoratore vaccinato e non controllarlo più fino alla scadenza.
Si vis pacem, para bellum.
Dove ci sono parecchi dipendenti è sempre più complicato. Tuttavia, se io fossi un lavoratore avrei tutto l'interesse a dire all'azienda che sono vaccinato e a comunicare la data di scadenza del mio green pass. Uno dei risvolti sarà proprio questo: i vaccinati comunicheranno la propria situazione autorizzando il datore, con qualche modulo privacy aggiuntivo (quante scartoffie), a prenderne conoscenza e non saranno più controllati fino alla scadenza.
I problemi di privacy li porranno solo i no-vax, al solito![]()
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Sì ma al lato pratico la privacy non conta un tubo... Nei colloqui ci sono duemila cose che ti chiedono che in realtà non potrebbero, ma te le chiedono lo stesso, soprattutto alle ragazze
"E' sposata? E' fidanzata? Ha figli? Ha intenzione di fare figli?"
E in base a quello decidono, al di là delle esperienze e delle qualifiche...
Lou soulei nais per tuchi
In realtà è anche semplicissimo, e non esiste legge che tenga purtroppo, per quanto sia ingiusto in linea teorica. Alla richiesta in sede di colloquio dello status vaccinale una persona può rispondere di averla fatta oppure, se non vuole dire di non averla fatta, può dichiarare legittimamente di non voler fornire informazioni in merito. Nel secondo caso il colloquio va comunque male.
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Vaccini Covid, terza dose in Lombardia: si parte con gli over 80. Guida alla prenotazione- Corriere.it
parte forte la Lombardia.
mi lascia un po' perplesso quel " almeno 4 settimane dall'ultima iniezione" per gli immunodepressi. Sostanzialmente, io immunodepresso, ho ricevuto la seconda dose 1 mese fa e posso fare la terza. mi sembra un po' esagerato ma, va detto, la quasi totalità degli immunodepressi sono vaccinati da mesi (probabilmente dai febbraio/marzo massimo aprile).
Si vis pacem, para bellum.
Io sono curioso di vedere da me come la gestiranno, considerando che hr manager, responsabile sicurezza e responsabile produzione sono novax…
Già in mensa siamo partiti con “solo” 6 settimane di ritardo..
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