fermo restando che il mio amico di Bari che ha fatto notizia in tutta Italia, dopo 2 mesi di TI intubato e 6 totali di ospedale ora cammina sulle sue gambe, sicuramente non è al top, ma non è nemmeno da rottamare...
però ognuno è libero di scegliere, su questo concordo, anche io per me stesso sono contro l'accanimento terapeutico, ad esempio. di rimanere un vegetale a carico dei miei famigliari non mi va proprio...
Si vis pacem, para bellum.
Ma perché? Ha fatto una scelta, guarda che non esiste un dovere di vivere "costi quel che costi", esiste la paura della morte ed esiste soprattutto la paura di morire, ma uno può superarla per coerenza nei confronti delle proprie idee.
Guardando alla realtà delle cose: questo caso non sarebbe nemmeno così straordinario da far notizia, di casi simili ne capitano ogni tanto nelle rianimazioni di tutto il mondo, magari non sono no-vax ma pazienti anziani che rifiutano la ventilazione invasiva, perché non sono disposti a tollerarne le probabili conseguenze o che preferiscono scegliere per non costringere il coniuge o i figli a scegliere per loro, nel momento in cui il decorso clinico ha possibilità estremamente alte di essere infausto.
Quanto successo a Trento ieri fa notizia solo perché il morto è un no-vax e quindi dovrebbe aver fatto quel tipo di scelta spinto da una visione complottista e irrazionale, di quelle che ormai associamo ai "No vax". Signori, si muore per stupidaggini come il "Bene della Patria", il "Bene dell'Umanità", il "Bene della Società" e si viene pure celebrati come eroi, non si capisce perché qualcuno non dovrebbe celebrare un caduto nella "Lotta a BigPharma" ci sono molte ragioni discutibili o perfino stupide per morire in modo nobile...
E poi potrebbe essere tutto meno scontato: magari 'sto tizio in terapia intensiva non ci voleva andare per un proprio convincimento personale che nulla c'entra con cospirazioni o negazionismo ma con una propria visione etica. Se approfondite scoprite che era di nazionalità tedesca e a Trento c'era da pochi anni. E' molto probabile che aderisse a quelle ideologie di matrice naturistico-stirneriane molto diffuse in Germania o in Austria, che sono contrarie alla "medicalizzazione" della vita umana e quindi abbastanza ostili a vaccini, alla chimica farmaceutica come ai trattamenti medici invasivi. Sono posizioni etico-filosofiche sicuramente discutibili e di dubbia razionalità, ma ci sono cose che sono altrettanto irrazionali e che accettiamo senza problemi, ad esempio il fatto che un testimone di Geova possa rifiutare una trasfusione salva-vita per propri convincimenti religiosi e io trovo che sia giusto così.
Aggiungo anche che ci possono essere mille ragioni per cui uno non accetta il ricovero o rifiuta una cura, io ho spiegato le ragioni che non mi farebbero mai firmare il consenso alla ventilazione invasiva, personalmente non posso accettare che siano altri a prendere decisioni per me e la ventilazione invasiva, che prevede la sedazione profonda, mi costringerebbe a delegare ad altri scelte che ritengo competano solo a me. Poi dipende, nel senso che sarei in grandissima difficoltà (in termini di coerenza personale) se la rianimazione dovesse essere parte della degenza post-operatoria di un'operazione con alte probabilità di riuscita e piena ripresa funzionale, forse la rifiuterei comunque o forse l'accetterei ma di certo non revocherei l'ordine di non rianimare, se dovessero intervenire sequele post-operatorie tali da portarmi all'arresto cardiaco. Nel caso del Covid o di gran parte delle condizioni acute che ho citato (ictus, infarto miocardico con fibrillazione e arresto cardiaco, arresto cardiaco da ipovolemia emorragica, ecc.) la questione è diversa: la possibilità di sopravvivenza o di avere o meno sequenze gravemente invalidanti equivale al lancio di una moneta, quindi, no, non firmerei il consenso e chiederei solo le cure palliative e di essere lasciato in pace.
In caso di Covid aggiungo poi un'ulteriore ragione, in un contesto di concorrenza di risorse non posso accettare che qualcuno, per dare un posto a me, lo possa negare a un altro, magari arrivato 5 minuti dopo, non scambiatelo per altruismo (mi offenderei), il mio è invece egoismo estremo, semplicemente non voglio essere in debito con nessuno, soprattutto se quel debito non lo posso restituire, quindi quel posto è libero, se a qualcuno serve lo può prendere, se sopravvive il debito l'avrà contratto lui con me (magari, siccome son bastardo, se ne avrò le forze, mi metterò d'accordo con qualche infermiere perché al risveglio glielo ricordi...)
Un'ultima riflessione seria: quello delle presunte "sciocchezze" dei no-vax è un tema che il giornalismo "online" sta capitalizzando anche a biechi fini di click-baiting, io ho postato un esempio non molto dissimile, di uno dei rari vaccinati (tra l'altro giovane) che si sono ammalati gravemente e ha rifiutato il ricovero, morendo in pochi giorni, però dopo un tentativo di "capitalizzazione" (le voci iniziali erano che il tizio fosse un no-vax) è emerso che non era un "no-vax" da additare alla pubblica opinione per la sua presunta "coglionaggine" e la questione ha perso velocemente risalto... per quanto mi riguarda i no-vax fanno già la grossa sciocchezza di non vaccinarsi, ma le loro scelte in tema di libertà di cura e di fine vita meritano comunque rispetto, a qualsiasi ragione siano legate, sensata o insensata che sia.
Ultima modifica di galinsog@; 11/12/2021 alle 22:16
Stadio Friuli partita . Piena di gente tutti vicini . Ci fosse una mascherina alzata . E meno male che siamo in zona gialla a rischio arancione
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No, semplicemente non funzionano nella loro versione "dogmatica" (quella britannica e quella australiana), il Giappone che ha alternato tutte e due le strategie, ma senza eccessi e con un'eccellente comunicazione del rischio (rendendo i suoi cittadini "proattivi"), per ora se la "cavicchia"...
Non che ci siano altre vie, anche perchè con questo virus ormai abbiamo imparato che non sarebbe una sola ondata e poi fine della pandemia, ci sarebbero sicuramente altre mutazioni e magari uno-due anni di stop prima che una nuova variante insorga e contagi di nuovo tutti abbattendo le difese conquistate a costo di milioni e milioni di morti in tutto il mondo. E così via fino alla fine dei tempi.
Io continuo a vedere una via molto più praticabile: vaccini, richiami e rinforzo del personale ospedaliero e delle strutture sanitarie. Per adeguare questi ultimi, però, serve ancora qualche anno perchè per formare il personale si richiede quasi un decennio (salvo gli infermieri, comunque un triennio).
Non importa quale vaccino, l'importante è aver ricevuto la terza dose.Fra un po'sarà il momento di fare il primo richiamo... e appunto mi chiedevo se a queste condizioni farlo o no, ma anche se non perfetto sulla nuova variante è comunque fortemente raccomandato per il discorso di protezione ottimale su delta (anche se saremmo in uscita verso la stagione calda) e di prevenire almeno in parte i contagi... e dai primi dati una certa protezione supplementare anche con omicron. A questo punto si può porre il discorso... qualche vaccino fare? Pfizer o Moderna?
Detto questo, voglio mettere in chiaro una volta per tutte quanto resti nel nostro corpo un vaccino. Un vaccino a mRNA è composto da mRNA, una molecola normalmente presente in abbondante quantità nel nostro corpo. E' la carta-carbone del DNA che serve per sintetizzare poi i prodotti finali (le proteine).
L'mRNA nel nostro organismo ha vita molto breve. Scompare in pochissimo tempo (d'altronde i vaccini vanno conservati e una volta aperti i medici devono somministrarli entro 6 ore o si degradano fortemente).
La proteina Spike prodotta sulla base dell'mRNA dura un po' di più, ma è trattata come tutte le proteine del nostro organismo, viene progressivamente eliminata senza sequele.
Quando diciamo che i vaccini sono farmaci è vero, ma sono farmaci molto speciali. Sono farmaci biologici, non dissimili, affatto, dalle terapie molecolari o biologiche (guarda caso si chiamano così) usate per trattare i tumori al posto della chemioterapia (perchè molto dannosa, i farmaci biologici invece non lo sono).
Quindi, quando si pongono parallelismi tra vaccini e farmaci, teniamo in mente una cosa: un farmaco è una sostanza che nel nostro corpo non esiste (non sono di certo proteine, infatti vengono eliminati dal citocromo P450 che è una sorta di inceneritore per ogni tipo di rifiuto estraneo, a dimostrazione di quanto si tratti di molecole inesistenti nel nostro corpo), un vaccino a mRNA usa invece composti chimici che nel nostro corpo esistono (RNA, proteine).
Appena arrivato messaggio per la terza dose, 28 dicembre alle 12.38
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