Vero, ma c'è un ma.
Come primissima soluzione d'emergenza devono avere lo scopo sacrosanto di ridurre il più possibile le forme gravi della malattia, e le conseguenti ospedalizzazioni.
E fin qui direi che ci siamo, obiettivo raggiunto.
Ma - passo successivo - è fondamentale il trovare vaccini che blocchino il più possibile il contagio e - attenzione - lo facciano per un bel pò di tempo. Non come la doppia dose, che ha protetto dal contagio per 2-3 mesi e poi basta, perchè poi il problema si ripresenta.
E infatti ora tra vaccinati ci si infetta allegramente (la protezione dal contagio è stimata intorno al 7% con solo due dosi, cioè nulla statisticamente) e, seppure la stragrande maggioranza di essi è ancora protetta dalla malattia grave, ci sono anche i non-responder, o ci sono quelli la cui protezione, per vari motivi, è crollata molto in fretta, e ci sono sempre quelli che, nonostante tutto, rischiano la malattia grave anche col vaccino: statisticamente esistono.
Insomma, o si trova un vaccino che impedisce il contagio per un periodo relativamente lungo (ora come ora potremmo considerare "lungo" appena 6 mesi, sarebbe già un buon inizio) oppure ne usciremo alla vecchia maniera, ossia che ci infetteremo e reinfetteremo tutti, più volte, da qui in avanti.
Questo possibile finale (che, secondo me, è il più probabile) per quanto spaventoso possa essere e per quanto comunque caro in termini di vite umane e di pressione ospedaliera, potrebbe - forse - far sì che si attivi una sorta di memoria immunitaria di lungo periodo, che magari inizia a formarsi dopo 2, 3, 4, 5 reinfezioni. Ma si tratta di una sola idea, perchè non ne sappiamo ancora nulla.
Quel che si può dire è che, se guardiamo le altre famiglie di virus "abituali", cioè quelli del raffreddore e influenza (Rhinovirus, Coronavirus, Orthomyxoviridae), con i quali siamo venuti a contatto più e più volte nel corso della vita, raramente ci causano più di una brutta influenza. Non ci danno immunità a lungo termine (e infatti io ho fatto il raffreddore a metà ottobre e adesso ce l'ho di nuovo ), ma non sono pericolosi per la stragrande maggioranza della popolazione, proprio perchè li conosciamo molto bene.
Ma prendessimo mai un Sentinelese (che è isolato dal resto del mondo da migliaia e migliaia di anni) e lo mettessimo a contatto con il più banale virus del raffreddore vuoi vedere che brutta fine che fa? Ecco, noi ora siamo come i Sentinelesi, o poco più, visto che è da meno di 2 anni che siamo in contatto con un patogeno nuovo, e ci sta andando già di lusso perchè ha una letalità relativamente bassa nonostante tutto...
Lou soulei nais per tuchi
Ma infatti... io arrivo alle conclusioni attraverso il paradosso. E' evidente che il positivo che sa di esserlo se ne sta a casa per i giorni necessari -necessari, e su questo si deve discutere e capire quando il protrarsi della quarantena diviene un abuso di potere - perché è l'unica soluzione sensata praticabile senza ledere né la sua privacy né la libertà degli altri di non incontrarlo.
Resta quella frangia di positivi prima di saperlo, ma comunque è sempre meno dei positivi totali. Occorre sempre scendere a compromessi...
Vabbè ma questo è ovvio. In questa discussione se ne parla da sempre e, non so se lo sai , siccome sono ignorante ma curioso, sono uno dei frequentatori più assidui.
La mia era una domanda riferita all’articolo postato prima da Gianni78 e commentato da Perlecano. Siccome non mi ricordavo che omicron fosse direttamente discendente dal ceppo originario , chiedevo, ai più esperti , il motivo per cui con varianti arrivate da altri ceppi il vaccino ci dava ancora una buona copertura mentre con omicron non abbiamo praticamente più nessuna copertura.
Se mi piace il ruolo del cacciatore e della lepre? Se c'è uno davanti è normale che gli altro lo inseguano. E' come il gioco di guardia e ladri, i ladri scappano e le guardie inseguono...
Me ne intendo poco ma sono d'accordo, la memoria immunitaria in senso lato dovrebbe attivarsi meglio in fase di riconoscimento del virus nella sua interezza, mentre la produzione anticorpale è più mirata (ancor più se neutralizzante) si rifà al riconoscimento specifico delle proteine usate solitamente come chiave d'accesso del virus ("Spike" ed eventuali altre).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Intendo dire che i tamponi sono uno strumento che sta mostrando troppi limiti, fra non molto decadrà come sistema, io la penso cosí.
Se in epoca pre-vaccini era l'unico strumento a disposizione, adesso (da 1 anno giusto oggi) ci son i vaccini ed é su questo che si punterà con ogni probabilità.
I tamponi diventeranno (nei fatti lo sono giá) uno strumento obsoleto e pieno di limiti.
Ma basta vedere cosa sta succedendo intorno a noi per capirlo.
Scusatemi ma sto uscendo pazzo
Hanno anticipato da cinque a quattro mesi (dall'ultima) la terza dose di vaccino, e questo si sa da alcuni giorni.
Mi sono prenotato tramite il fascicolo sanitario e Giovedì 30 ho la terza dose dopo 4 mesi dall'ultima (29 Agosto).
Visto che a livello di comunicazione facciamo schifo, per usare un eufemismo, qualcuno può dirmi se una volta arrivato all'HUB mi spediranno a casa facendo perdere tempo a loro e a me?
E' già attiva questa cosa dei quattro mesi?
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