Non toccherà mica di parlarne nuovamente, anche se con meno enfasi rispetto al passato?
Covid, in Inghilterra, Germania e Usa aumentano casi e ricoveri. Riduzione in Italia - Il Sole 24 ORE
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
mi preoccupa relativamente, sono aumenti che avresti anche con normali epidemie influenzali o parainfluenzali.
in ogni caso è utile continuare a vaccinarsi, l'anno scorso ho fatto quarta dose+antinfluenzale e quest'anno farò lo stesso, sempre a tutela di mio padre.
bene l'aggiornamento dei vaccini e speriamo che a ottobri arrivi per tutti quelli che vogliono farselo.
alla fine non costa niente vaccinarsi, chi è fragile a mio avviso dovrebbe continuare a farlo.
poi chi vuole, come me, se c'ha voglia si inoculatanto un po' di microchip male non fanno
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Si vis pacem, para bellum.
Ci sono due elementi di cui secondo me va tenuto conto:
1. c'è un calo generale dell'immunità sierologica (fisiologico dal momento che gran parte della popolazione di praticamente tutti gli stati del Mondo non ha effettuato richiami entro l'ultimo anno);
2. noi abbiamo avuto una bassissima adesione alle campagne per il 2° richiamo (4° dose) nella popolazione over 60, ergo abbiamo un numero molto elevato di persone potenzialmente più a rischio di malattia grave che non riceve dosi dall'inverno/primavera 2022 o che addirittura ha fatto solo il ciclo primario nel 2021.
Sarò pessimista ma non mi stupirei se, rispetto all'anno passato, le cose in autunno/inverno potessero mettersi significativamente peggio, in particolare incidono il primo e il secondo punto, perché pare appurato che nessuna delle varianti in circolazione adesso possa essere più patogena di quelle circolate fino ad oggi in "Era Omicron" (diciamo da novembre 2021) ma basta un calo dell'immunità sierologica che abbia come risultato un aumento della frequenza della malattia sintomatica a creare problemi grossi. Il prolema in pratica è questo: più casi sintomatici abbiamo rispetto all'autunno scorso e allo scorso inverno, seppur quasi tutti lievi o al più moderati, più abbiamo un carico di lavoro che va a gravare sul SSN, ormai sappiamo benissimo che, nei pazienti fragili e fragilissimi, anche forme con evoluzione "simil-influenzale" di per sé blanda, possono comportare il ricovero in ospedale (e nei grandi numeri anche il decesso), cosa che, di regola, non avviene più dei soggetti "normali"... per cui il rischio di tornare a vedere qualcosa di simile a quanto abbiamo visto nell'inverno 2021/2022 (periodo della grande ondata europea da variante delta e della prima ondata da Ba1/Ba2 del lignaggio "omicron") con situazioni di stress sanitario e locali importanti criticità, non mi sembra affatto scongiurato...![]()
Ultima modifica di galinsog@; 20/08/2023 alle 22:42
Sai quale è secondo me il problema?
E' che ormai nella percezione il covid è sparito, invece dovrebbe essere considerato come una influenza che si affianca a quella tradizionale e quindi trattato come tale, tenuto conto che l'influenza non è un problema da poco negli ospedali.
Personalmente me ne frego e mi faccio il vaccino, io e la mia famiglia, assieme a quello dell'influenza come faccio oramai da ben prima del covid.
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Per via della quantità enorme di bufale da cui siamo circondati, ad esempio quelle riguardanti le cosiddette "morti improvvise" causate dai vaccini, nonostante nei grandi numeri non ce ne sia evidenza alcuna (nel senso che gli indicatori statistico-epidemiologici non ne mostrano traccia non solo nella popolazione generale ma nemmeno in nessuna classe d'età). Ti porto un esempio concreto: da queste parti recentemente è morta d'infarto una persona molto giovane (44 anni) e molto conosciuta localmente, bene quando a distanza di un po' di giorni siamo per caso tornati sull'"argomento vaccini" in famiglia mia madre mi ha subito fatto presente che non sa se si vaccinerà perché questa cosa le ha "Messo ancora più paura". Questo è l'effetto dei media e sono preoccupato perché so già che mia madre si vaccinerà, ma molti suoi coetanei over-70 non lo faranno per via di un pregiudizio simile. Bene, qualora si assistesse davvero a un calo dell'immunità sierologica tale da far aumentare il numero di infezioni sintomatiche negli anziani, in chi ha un sistema immunitario poco efficiente o in chi (per qualche motivo) ha una predisposizione verso la malattia grave/critica, rischiamo un autunno/inverno da tregenda (simil 2021/2022). Infatti voglio vedere come saranno giustificate eventuali misure non farmacologiche (dal ritorno della mascherina obbligatoria fino al contingentamento dei posti al chiuso in determinate categorie di esercizi e attività commerciali, per non parlare di possibili chiusure di attività o restrizioni volte al "Distanziamento sociale"). E' vero che i medici sono meno propensi dei "laici" a sorbirsi assurdità anti-vacciniste ma è altrettanto vero che il bombardamento di fake-news sui vaccini è stato continuo e che dietro non c'è solo la volontà di speculare politicamente e commercialmente sull'ignoranza dell'"uomo della strada" ma ci sono anche strategie di "guerra non lineare" portate avanti ad esempio dai russi e questo spiega anche determinate "saldature" tra determinati mondi e perché l'Italia, particolarmente vulnerabile a questo tipo di strategie, sia stata più "bombardata" di altri paesi...
P.S. non sappiamo se il deceduto fosse vaccinato o meno.
PS2 è vero che non c'è solo l'immunità sierologica, che ci sono altri livelli di barriere immunitarie e che siamo protetti da una diffusa immunità ibrida vaccino+infezione e anche da alti livelli di immunità incrociata (infezioni da più varianti contratte negli ultimi 2 anni), per cui non saremo mai in una situazione di vulnerabilità assoluta simil-2020, probabilmente nemmeno in presenza di virus molto mutati (vedi l'insorgenza di omicron Ba.1/Ba.2 a inizio 2022), ma il problema è che negli anziani e nelle persone immuno-compromesse le barriere immunitarie "profonde" sono meno efficienti.
Ultima modifica di galinsog@; 20/08/2023 alle 20:50
COnfermo che c'è la tendenza a spiegare qualunque cosa inaspettata come colpa del vaccino.
Il problema è che di cose inaspettate ne succedono di continuo e la statistica non è materia in cui i medici sono molto ferrati, a questo bisogna aggiungere un effettivo aumento delle forme virali tra i bambini piccoli che avevano avuto pochi contatti nel biennio precedente e quindi avevano sviluppato meno immunità, virus che hanno passato ai genitori e insegnanti più degli anni scorsi. Io sono un esempio avendo un figlio nato a ottobre 2020 che ha frequentato il nido dal 2021 al 2023. Nel 2022-2023 c'è stata una esplosione di virus che nulla avevano a che vedere col covid, io avrò preso 5 virus gastrointestinali con febbre in pochi mesi, e raffreddori vari di cui uno diventato tonsillite a giugno con tanto di antibiotico causa placche e febbre che non passava. E diventa facile dire che ora mi ammalo di più perchè ho fatto il vaccino anche se nulla ci azzecca.
Ritengo invece che dal prossimo anno si rientrerà in una circolazione di forme parainfluenzali più normale
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