Volevo personalmente però risponderti, perchè sei un ragazzo intelligente, sveglio e ti conosco virtualmente da quindici anni: proprio perchè sei intelligente, la mente non si ferma e rimurgina, quindi tu, come me un pò, non abbiamo la capacità istantanea di attenuare i pensieri che ci dicono che dovevamo fare o essere di più.
La vita non è per niente lineare: chi è riuscito per quasi tutta la sua esistenza a mantenere questa linearità ha avuto fortuna e tutta una serie di circostanze assolutamente favorevoli.
Io a 20 anni volevo fare tremila cose, mi piacciono tante cose, volevo diventare climatologo, geologo, qualsiasi cosa ma ho dovuto anche lavorare, ci si è messa di mezzo la vita, ovvero l'esigenza e desiderio di un l'indipendenza economica, sono andato via di casa a 24 anni, ho vissuto a Roma e ora a Milano, ho avuto una storia di 8 anni, le cose sono cambiate, i desideri sono sempre rimasti gli stessi ... ma ci si sente già stanchi: ho attenuato la frustrazione del non posto fisso o dello stipendio di 1500 euro sempre, con gli anni, con una serie di consapevolezze. Forse una di queste ce la sta dando l'emergenza di questo 2020: non siamo stati una generazione cosi fortunata, quindi il senso di smarrimento è comune.
Adesso la situazione a livello personale, grazie al mio coraggio, devo proprio dirlo, sono migliorate, ho un lavoro (che spero di non perdere per il COVID-19) e molte cose intorno vanno bene, per ora, ma rimane sempre quell'inquietudine che ben capisco e che ci trasciniamo che fa anche un pò parte di noi.
Io credo che la fortuna però sia non perdere se stessi, la speranza, le motivazioni e se non si è arrivati in cima almeno avere la consapevolezza del desiderio reale di tranquillità che si è avuto e si ha tuttora. Per il resto sappiamo adattarci se cambiamo un pò qualche pensiero.
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