Siamo Ot ma se paghi (o meglio SE lo paghi) un ingegnere neo laureato meno di un assistente odontotecnico si capisce come andrà a finire.
Se vuoi fare i soldi veri conviene mettersi a lavorare dopo le medie a fare il fabbro o l'idraulico, allora a 30 anni, quando l'ingegnere, forse, si sarà laureato, tu potrai permetterti villa e suv![]()
Progetto fantasioso…
e se fai nero anche lo yacht
ora, scherzi a parte, il problema non è solo il neolaureato.
conosco un fracco di ingegneri nel mondo del lavoro ormai da 5/7 anni che arrivano a stento a 1700 euro al mese. che non fa schifo, son d'accordo, ma a Milano non ti bastano per sopravvivere, figurati per comprarti (o anche solo prenderla in leasing/noleggioLT) una macchina.
c'è chi è più fortunato, tipo un amico diplomato nel campo termotecnico che non sa nemmeno lui come dal disegnare impianti a 50 euro al mese (non scherzo, un brianzolo di merda di Lissone gli dava 50 euro al mese solo perché era albanese) a prendere 55k di RAL per una grossa multinazionale
ma di base siamo in mezzo ad una strada.
la macchina non diventa più una priorità ma un peso, un obbligo per il quale cerchi di spendere il meno possibile.
ricordo che questa cosa la denunciano da decenni i tre scemotti di top gear e sono stati enormemente lungimiranti...
Si vis pacem, para bellum.
Sì, ma nì.
Nel senso che è vero, ma questo è un problema molto più italiano che, che so, tedesco, ma il mercato dell'auto tedesco (inteso in questo caso come interno, non come costruttori) non mi pare che vada poi così a gonfia vele.
La questione dell'età e del costume sono fondamentali e generalizzati. E la minore necessità pure. Anzi... Considerato il livello medio del trasporto pubblico nelle grandi città noi siamo quelli messi peggio: altrove la necessità dell'auto è inferiore che da noi.
Vero è che il numero di stipendi necessari per l'acquisto è aumentato sicuramente anche all'estero, ma pur senza avere un'analisi statistica sottomano scommetto meno che da noi (d'altra parte gli stipendi nel lungo termine seguono l'aumento della produttività; e finchè da noi gli stimoli invece che andare verso la tecnologia vanno verso il labour intensive cosa potrà mai andare storto... Fine OT). Ergo... Se la cosa fosse ancora oggetto del desiderio magari sarebbero altri tipi di beni ad essere sacrificati.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Visto che siamo in OT... Quest'estate ho fatto un giretto tra Danimarca e sud della Svezia vedendo città medio-piccole come Malmo/Goteborg o la stessa Copenaghen (che però è una capitale). Per uno stipendio medio italiano di oggi a Copenaghen devi bere l'acqua del porto o non arrivi a fine settimana...![]()
Nelle 2 svedesi non è così, ma ovviamente è comunque più alto.
Per curiosità sono andato a cercare qualche statistica sugli stipendi medi, in particolare degli informatici, visto che mi riguardava da vicino.
So solo che subito dopo ho attivato gli annunci su Linkedin![]()
(inutile ovviamente: il tempo è passato ahimè
): diciamo che se quella è la media siamo ampiamente oltre il doppio di quello nostrano (e parlo del mio contesto, non della media italiana; magari per Milano il rapporto sarebbe un po' più basso, ma non immagino come sarebbe se confrontato con Catanzaro o Taranto...). E se la media è quella non oso immaginare per ruoli particolarmente richiesti, tipo esperti di sicurezza, dove si potrebbe arrivare.
Ma mi raccomando... Noi facciamo sgravi fiscali per chi assume non per chi investe in tecnologia così avremo tutti un bel futuro da mezzadri e anvedi che Ferrari ci compreremo...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
chiaro, va anche detto che la vita costa di più (Copenaghen ad esempio è molto cara, ma tutti i paesi scandinavi). però non ci sono santi che tengano, a livello di welfare ci pisciano in testa. noi, di fatto, siamo più simili a Spagna e Grecia (mi sa che la Francia rischia di seguirci a ruota), il Nord Europa è tutt'altro pianeta.
un amico fa l'informatico (programmatore) per un'azienda che sostanzialmente studia la biometrica del corpo umano (software per telecamere che riconoscono il cammino e robe simili) con sede a Copenaghen. smart work da casa qui a Desio, stipendio livellato al loro, alle 17 finisce il turno? alle 17:01 è fuori casa perché tanto NESSUNO ti risponderà dall'altra parte.
mi dice sempre che pur di licenziarsi si taglierebbe un braccio.
mia cugina di qui (non di giù) lavora per la ex Maquet, azienda nordica che fa tavoli operatori. Essendo una multinazionale ha sedi ovunque e anche in Italia, lei ha fatto carriera e si interfaccia a livello nazionale. Sostanzialmente mi dice che quando fanno i vari meet, se il meet finisce alle 17 che è l'orario di fine lavoro per molti in nord Europa, alle 17 in punto la salutano e mettono giù la chiamata brutalmente.
oltre agli stipendi, hanno completamente un altro modo di vivere il lavoro.
noi siamo il terzo mondo d'Europa, poco da fare.
Si vis pacem, para bellum.
Un mio caro amico spesso racconta che dopo la prima riunione in Italia, dove il nuovo manager, nord europeo, aveva posto obbiettivi piuttosto ambiziosi e nessuno aveva fiatato, lui gli aveva confidato che non pensava che fosse così facile lavorare con noi.
Dopo la terza riunione si rese conto che nessuno aveva fatto assolutamente un cazzo delle cose che lui aveva chiesto e cambiò idea![]()
Progetto fantasioso…
Confermo, ho fatto 2 anni in E.ON e lavorato principalmente con la casa madre a Essen in Germania, sulle riunioni non si sgarrava ma comunque lato italiano c'era sempre qualcuno che doveva confermare lo stereotipo.
P.S. Per gli stessi pregi che sono anche i loro difetti, sono tornato a lavorare in azienda italiana.
Pietro
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
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