qui dice l'opposto però:
Nel nome del litio, aiuti e saccheggi: nello Zimbabwe, avanza la ‘colonizzazione’ cinese- Corriere.it
Zimbabwe che è il sesto (e prossimo anno quinto) estrattore di litio.
da solo potrebbe soddisfare un quarto della richiesta mondiale.
mi sembra un po' diverso da come la descrivi.
infatti io sapevo già del grosso "saccheggio" da parte della Cina in Africa riguardo il litio (ma anche del cobalto), quel "qualcosa in Zimbabwe" mi sembrava strano, giusto un attimo
era risaputo anche che la Cina importasse milioni di tonnellate di materiale grezzo per poi estrarre sul suo suolo, a tamponare questa cosa era stata fatta una normativa che obbligasse la Cina a farlo direttamente sul luogo di estrazione (da qui gli investimenti...).
e, pensa un po', chi c'è dietro? proprio BYD
l'articolo comunque spiega tutto piuttosto bene...
Si vis pacem, para bellum.
Anche se è il sesto resta meno del 2% della produzione mondiale:
Australia 86,000
Chile44,000
China33,000
Argentina9,600
Brazil4,900
Canada3,400
Zimbabwe3,400
Portugal380
World Total184,680
Non metto in dubbio che i cinesi stiano cercando di acquisire un maggiore controllo sulle produzione africana, ma lo fanno proprio perché la materia prima viene prevalentemente da Paesi che non considerano affidabili.
Quanto alla raffinazione, il loro dominio sulla filiera è dovuto esclusivamente al fatto che loro hanno investito per costruire una capacità produttiva e gli altri no. Non hanno un vantaggio intrinseco sul litio, che ha una distribuzione decisamente più favorevole ai paesi occidentali rispetto ad altre.
P.S. Se guardiamo le riserve anziché la produzione lo Zimbabwe diventa lo 0,69% e diventa ancora più evidente quanto sia sottoutilizzato il potenziale produttivo occidentale
Lithium Reserves by Country 2024
Ultima modifica di snowaholic; 18/01/2025 alle 15:36
di fatto però c'è litio per soddisfare un quinto della domanda mondiale. litio che grazie agli investimenti cinesi verrà estratto a breve. già l'anno prossimo le quantità che hai postato saranno obsolete.
che lo abbiano o no, come detto, cambia poco ai fini di quello che ho detto. ovverosia che la Cina ha investito tanto sull'elettrico anche perché raffina il 65% del litio a livello planetario.
non è una critica nei loro confronti, anzi, bravi loro ma, di fatto, è una delle motivazioni principali insieme a quella che c'ha visto lungo e bene.
siamo noi poco lungimiranti.
Si vis pacem, para bellum.
Saudi Aramco, il più grande petroliere del mondo, ha annunciato un piano a 3-5 anni per avviare la produzione di litio, fondamentale per le batterie degli EV, sintetizzandolo nei suoi giacimenti petroliferi. La Cina controlla attualmente circa due terzi del mercato del litio e l'eccesso di offerta ha finora trascinato i prezzi al ribasso.Gli Arabi sono impegnati anche su progetti per il nichel e la grafite (sintetizzati nel processo di raffinazione del petrolio). Giustamente cercano di non farsi tagliare fuori dal rischio conversione parco auto. Materiali, tecnologia, intrattenimento e turismo sono le aree di attività scelte come diversificazione dall’industria petrolifera.
https://themarketjourney.substack.com :
economia, modelli, mercato, finanza
La Cina non ha investito sull'elettrico perché raffina il litio, al contrario raffina tanto litio perché hanno investito sull'elettrico e di conseguenza hanno costruito tutta la filiera produttiva per supportarne l'espansione.
Sullo Zimbabwe vedremo dove arrivano, nella corsa al litio parteciperanno in tanti e non sono propriamente il massimo della stabilità come paese...
Si vis pacem, para bellum.
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