è vero ma dagli un attimo, questi prezzi assolutamente concorrenziali sono roba recentissima, si parla di un anno scarso.
e l'Italia è anche uno dei paesi più poveri tra quelli ricchi. finché ci sarà la 500L (per dirne una) che viene 10k in meno dell'equivalente elettrico di qualsiasi marchio è chiaro che la gente prenderà quella. arriveremo anche noi ad avere buone percentuali di EV vendute.
Si vis pacem, para bellum.
tutto quello che vuoi, ma siamo comunque ben al di sotto di paesi che di sicuro non sono più ricchi di noi, tipo spagna o portogallo.
E qua torno a ribattere che la colpa è della "mentalità" dell'italiano medio.
Basta farsi un giro sui social per capire il grado culturale medio (elettrodomestici, generatore a gasolio, prendono fuoco, 100 km di autonomia, col ghiaccio non vanno, etc)
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Io, come più volte indicato, per questioni personali sono tra quelli che in questo momento farebbe molta fatica a passare all'elettrico, ma pur con tutti i limiti del caso (prezzo, infrastrutture di ricarica ecc. ecc.) le percentuali nostrane, così basse, sono difficilmente giustificabili.
Secondo me rientra nel triste quadro italiano che il brillante futuro, proprio dal punto di vista dell'approccio mentale (e di conseguenza pratico) a ogni questione, ce l'ha dietro le spalle. Ogni aspetto vagamente innovativo viene se va bene sbeffeggiato, se va male osteggiato per legge (penso ai casi recenti, anche stupidi, saliti agli onori delle cronache: farina di grilli, carne coltivata, AI; l'auto elettrica rientra di diritto in questo filone). Aggravato, chiaramente, dal fatto che gli stipendi reali non crescono da 3 decenni.
Vediamo se sarà BYD a riuscire nel miracolo.
Perchè la nuova Y extended range AWD è sicuramente un'ottima macchina, ma 60K son francamente troppi per moltissimi in un Paese che di fatto si sta impoverendo.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
vero, la mentalità di base è quella (lo si vede dal tenore dei commenti sulle innovazioni degli scarponi da sci col Boa, ad esempio, per farne uno molto base ma che rispecchia bene quello che dici) però il grassetto pesa tanto.
la realtà dei fatti è che spesso innovazione, almeno all'inizio, significa aumento del prezzo del prodotto (che fa la stessa cosa ma in maniera diversa, l'auto elettrica ti porta da A a B alla stessa maniera) e quindi il rifiuto di base passa anche per quell'aspetto: costa troppo---> è una cagata (si veda lo scarpone col Boa)
Si vis pacem, para bellum.
Non ci piove che il prezzo iniziale resti molto spesso una discriminante.
Ma il luddismo universaleche pare essersi impossessato di 'sto Paese è una roba avvilente.
Ma io tutto questi li rispedirei volentieri indietro di 50 anni (manco 60) per fargli godere le clamorose comodità e servizi dell'epoca e poi vediamo quanto schifa fa la modernità...
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