Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
Rare e brevi? Sono state due settimane di grande sofferenza anche al nord, certo la durata del periodo caldo è stata decisamente inferiore a quella di anni come 2003 e poi anche 2015, ma per l'epoca non era poco. Io dico che qualcuno ci avrà pensato eccome....
Anche negli anni successivi magari non si sono avute ondate del genere e per fortuna, ma anche se capitano due/tre giornati con massime sui 31/33 e dp a 22/25 che fai, non ci pensi almeno a un ventilatore? Questo per ribadire che alla fine contano i picchi, puoi anche non usarlo per 80 o 85 giorni il ventilatore, ma se nei restanti ne senti il bisogno....Se davvero non ci si pensava era prima di tutto una questione culturale per me.
In più ripeto che la vita era diversa ecc., ma come si faceva ad avere condizioni sempre ottimali anche allora? Poi va beh, la Pianura padana già allora probabilmente era anche peggio dell'appennino campano.
Tra l'altro quanti anni avevi? Magari non ci facevi nemmeno troppo caso....
Sarebbe molto utile sentire qualche parere di persone che gi° allora erano appassionati di meteo e quindi si ricordano bene l evento
Ma ti dirò... all'epoca avevo già dato l'esame di geografia che comprendeva anche una parte di meteo, quindi forse ero nel mio periodo di massimo interesse. Sommalo con il fatto che si trattava di una laurea con escursioni sul terreno, quindi ricordo benissimo il pre-escursione, a valutare il meteo e prevedere se sarebbe stata una lavata epica o una bollita a fuoco lento.

In realtà, è come dici tu, una questione culturale. Aria condizionata e ventilatori non erano così "normali", quindi non si pensava di non sopravvivere senza di essi.
Forse si sapeva anche che la percezione del caldo, in parte, è un fatto mentale e si era più abituati a sopportare. Tutti fattori culturali che assorbii da piccoli, aiutavano a superare quei pochi giorni.

Io un po' ho mantenuto questo imprinting. Istintivamente sono un pinguino, in inverno a casa lavoro al computer con 13 o 14 gradi, e mediamente detesto il caldo. Quando avevo la pressione bassa, poi, ero uno straccio.
Poi c'è stata l'estate - sarà stato nel 2006 o 2007, non ricordo - che per la carta geologica ho dovuto rilevare dallo sbocco delle valli giù nella pianura, chilometri a piedi nei campi sotto il sole, e lì mi sono resa conto che l'organismo si acclimata. Quando l'acqua si fa fonda, si impara a nuotare, insomma... nel senso che sono sopravvissuta, ho portato a termine il lavoro, e ho deciso che non mi sarei più lasciata condizionare dall'aria condizionata.
Questo per dirti che forse sì, una volta si pensava diversamente.



P.S.
Questa notte ho ceduto: rientrata in casa dopo cinque giorni che era chiusa, in camera c'erano 29 gradi stabili anche a finestra aperta (non riesco a crear corrente con due finestre opposte). Ebbene sì, ho acceso il ventilatore!!!
...ottenendo 28 gradi ma ventilati, si stava bene.