Sono stati lontani dalla terra promessa per 2000 anni, dai tempi della distruzione del tempio di Salomone, e tuttora molti ebrei vivono fuori Israele, la cosa della terra promessa non ha alcun senso. Fanno quel che fanno perchè hanno finalmente potere ed uno stato tutto loro (mai avuto nel corso della loro storia se non prima di Roma, dopo son sempre stati stranieri in terra di altri) e verso cui comunque sentono delle radici (se proprio, la storia della "terra promessa" è più considerabile come una sensazione di patria, ma vale anche magari per noi italiani che abitiamo in un posto da generazioni e nella cui storia ci identifichiamo, vale per qualsiasi popolo indipendentemente dai valori religiosi). Nulla di più.
E' fondamentale solo per alcuni osservanti ebrei ultraortodossi che sarebbero paragonabili a qualche setta cristiana, ma la tradizione ebraica è fatta anche di sapienza rabbinica che ha alle spalle 2000 anni di storia (per restare al periodo post-distruzione del tempio) e che così trascuri prepotentemente. Sarebbe come credere di capire il catechismo della Chiesa Cattolica solo leggendo i Vangeli, trascurando 2000 anni di magistero, dottrine, ecc...non basta, in sintesi.
Quanto a quello che dici dopo, di nuovo hai una lettura riduzionista perchè son passaggi che son stati interpretati e re-interpretati nel corso della storia (tra l'altro sono figli dell'epoca in cui furono scritti, dove prendere le donne significava filiare con loro o sottrarle alla possibilità che facessero figli che covassero vendetta contro gli assassini dei loro genitori; stesso discorso vale per l'uccisione dei figli maschi, che da adulti avrebbero potuto vendicare l'uccisione dei padri e ribellarsi, ma questo valeva per qualunque popolo del tempo). Dubito che oggi la maggior parte dei rabbini ebrei direbbe che è cosa buona e giusta uccidere.
In sintesi: la tua lettura potrebbe trovare qualche accolito negli ultraortodossi (e nemmeno penso in tutti, non per forza essere "ultra" significa avallare posizioni estreme, "ultra" è anche chi è ultraosservante senza però adottare posizioni estremiste), non di certo essere il movente di tutti gli israeliani di oggi, per molti dei quali probabilmente la religione è marginale come lo è oggi nelle nostre vite, un insieme di tradizioni identitarie più che altro.
ma sì è talmente ovvio che sia così che non so più come si faccia a pensarlo.
è un discorso che era vagamente verosimile 100 anni fa, o almeno, potevano far finta di motivarla così e qualcuno ci avrebbe anche creduto.
adesso è talmente ridicolo che manco loro lo dicono piùnon sento un ebreo (a tutti i livelli, dal primo ministro alla persona comune) parlare di terra promessa da non so quanto, forse non l'ho mai sentito.
anche perché attenzione che se dicessero di far le guerre in nome della religione e della terra promessa sarebbero definiti terroristi in 4 e 4 8.![]()
Si vis pacem, para bellum.
L'ultima è falsa di sicuro.
Sicuramente non può essere la religione a muovere certe cose (neanche per i fondamentalisti islamici, almeno i vertici, se è per questo).
Ma non sottovalutare questo aspetto nella parte ultraortodossa che:
1. è minoritaria, certamente, ma non irrilevante
2. ha leve in questo governo.
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Leggevo in giro oggi che molti ultraortodossi, in realtà, sono fautori di una lettura più spirituale della Torah rispetto ai laici, con la storia della "terra promessa" che sarebbe sì un posto reale ma anche una condizione spirituale.
Paradossalmente, dunque, ad essere più pericolosi sarebbero certi movimenti nazionalisti che usano la roba della terra promessa come appiglio, niente di diverso da quanto è capitato nel corso della storia: religioni asservite al potente di turno, per dare manforte alle proprie idee.
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La multa fortunatamente è stata annullata, anche perché sinceramente ste cose sono abituato a leggerle dalla Russia.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Finalmente hanno beccato il Terrorista n. 1.
Speriamo possa essere una svolta per la strategia di guerra israeliana.
Progetto fantasioso…
Diciamocelo:
All'idea che esista un tizio o dei tizi che distribuiscono premi e punizioni siano essi degli dei o babbo natale non ci credono veramente nemmeno i bambini piccoli.
In particolare i secondogeniti che vengono spoilerati dai fratelli maggiori
Come si fece scrivere un professore sulla tomba quello che esiste è il cielo stellato e insieme a quello l'imperativo dentro ognuno di noi almeno di non creare problemi al prossimo
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economia, modelli, mercato, finanza
Comunque sentendo le ultime notizie Israele sembra vulnerabile all'attacco dei droni e se decidessero di mandargliene in quantità massiccia subirebbe un bel po' di danni. Alla fine Israele non è poi così inattaccabile come forse si pensava.
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