Le solite cose che NON hanno tagliato (anche se sono d´accordissimo che rispetto a molti paesi europei non si spende tanto, soprattutto in istruzione).
Per quanto mi riguarda ho ben chiaro dove si potrebbero trovare i soldi, eventualmente, ma so anche che se si facesse quel che ho in mente (cioe una bel 50% di tassa sulle quote retributive delle pensioni ottenute, fermo restando quelle contributive) in Italia partirebbe la rivoluzione, perche va bene tutto ma guai a toccare i diritti acquisiti - acquisiti rubando il futuro alle generazioni successive ovviamente
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«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
negli anni hanno tagliato eccome (non intendo questo governo), e almeno non hanno investito il giusto (ad esempio con finti aumenti senza calcolare l'inflazione).
concordo con te sul fatto che quel valore percentuale sul pil della protezione sociale è allucinante.
ma non sono in grado di dire dove si possa tagliare e dove no.
nella mia ignoranza farei cassa con l'evasione fiscale, rastrellando a tappeto chi evade e facendo anche politiche sensate per evitare o limitare il più possibile la migrazione dei grossi (o meno grossi) capitali all'estero.
Si vis pacem, para bellum.
Lou soulei nais per tuchi
tornando IT, anche ieri i raid hanno portato decine di morti dei palestinesi.
e ho visto un video di una ragazzino palestinese che tornava a casa da solo con un sacco di farina in spalla, preso in un centro di distribuzione dei viveri, che viene fatto esplodere da un drone.
è veramente allucinante quello che sta succedendo a Gaza con il benestare del mondo occidentale.
Si vis pacem, para bellum.
Sacrosanto e assolutamente da fare, ma il problema ENORME evidenziato da Federico è uno e andrà sempre più peggiorando: le pensioni.
Tagliare/rastellare sul resto va bene ma rimarranno sempre e solo dei palliativi.
In Italia nel 2025 il 15,3% del PIL è destinato alle pensioni.
E' un valore abnorme.
Lou soulei nais per tuchi
sìsì sono d'accordo.
allo stesso tempo però, a parte la questione voti, c'è anche un problema di fondo più ideologico: io ho lavorato una vita (i miei superano entrambi i 42 anni di contributi) ed è giusto che prenda ciò che mi spetta.
mia madre era pure professoressa e ha ricevuto il TFS in due anni (!!!), TFS obbligatoriamente bloccato in fondi statali a crescita 0. roba che se lo avesse investito da subito in qualche fondo assicurativo avrebbe preso più del doppio.
quindi, mi neghi una pensione integrativa sensata e mi tagli anche la pensionedirei di no.
non so cosa si potrebbe fare sulle pensioni, quindi....
Si vis pacem, para bellum.
Il problema è proprio lì: ciò che mi spetta, e quel che ti spetta sono i contributi che hai versato, nè più nè meno.
Se hai versato tanto da permetterti una pensione da 1.500 euro al mese è giusto che tu la percepisca fino all'ultimo centesimo. Ma se hai versato tanto da permetterti 700 € al mese (cifra a caso) ti devi prendere 700 € al mese.
Brutale, bruttissimo, ma questo è.
Lou soulei nais per tuchi
Siamo un pò off topic, grazie.
Moderatore MeteoNetwork Forum
Sì, in teoria è tutto giusto ma la riforma del sistema pensionistico in senso contributivo andava fatta nella prima metà degli anni '80 non tra il 1995 e il 2012 tra mille gradualità e all'epoca nessun partito (con la lodevole eccezione del Partito Radicale di Marco Pannella) si pose il problema. Poi tra l'altro ci sono diversi effetti-paradosso, dovuti all'uso disennato che fu fatto della previdenza sociale, specie tra gli anni '70 e la prima metà dei '90 per rendere indolori le crisi industriali (leggasi privatizzazioni di colossi industriali pubblici e "partecipati" oberati all'inverosimile di dipendenti e anche di dirigenti), ad esempio quasi il 56% delle pensioni erogate dall'INPS non raggiunge i 750 euro mensili netti e, paradossalmente, più l'importo finale dell'assegno previdenziale risulta basso, più bassa è stata la contribuzione effettiva pagata dal lavoratore (perché i contributi versati erano progressivi in base alla retribuzione), in pratica molti di questi pensionati, se dovessero ricevere effettivamente gli importi versati, si troverebbero assegni di qualche decina di euro al mese, un numero non trascurabile dovrebbe (in teoria) restituire i soldi allo Stato perché contribuzione non ne ha affatto. Aggiungo che un prelievo fisso sulla componente non contributiva sarebbe opportuno ed eticamente corretto, ma dovrebbe essere comunque non percentuale ma progressivo e per due ragioni:
1. se non progressivo sarebbe incostituzionale;
2. danneggerebbe principalmente i pensionati con assegni bassi e medio-bassi.
Ultima osservazione: con la piramide demografica attuale nessun sistema pensionistico (nemmeno contributivo a ripartizione) è comunque sostenibile nel lungo periodo, diciamo su un orizzonte di qualche decennio (30 anni, forse 40), quindi si va semplicemente verso la fine dei sistemi di protezione sociale e verso l'"Ognuno si arrangi come può"... magari ti daranno la possibilità di essere "eutanasizzato" gratuitamente (o a un prezzo sociale) al compimento degli 80 anni...![]()
Ultima modifica di galinsog#; 01/07/2025 alle 19:44
Adesso ci manca solo che gli diano davvero il Nobel per la pace poi posso trasferirmi su Giove. Manco marte va più bene, visto che l'hanno puntata
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