Pienamente d'accordo con snowaholic e Burianbr.
Ineccepibile.
Inoltre, non ci si dimentichi come sono nate città come Sderot, Askelon ecc., su villaggi palestinesi con persone cacciate via a forza
Uno spunto curioso quando parliamo di "popoli" e di stirpi (in senso anche genetico) mi è venuto alla mente da un articolo relativo alla genomica degli attuali abitanti della Turchia, che ho letto qualche tempo fa e che sto provando a recuperare: in pratica meno del 2% degli attuali turchi sono diretti discendenti dal gruppo etnico principale alla guida degli eserciti turco-ottomani che nel 1453 conquistarono Costantinopoli, mentre le maggiori affinità (a livello di lignaggi) sono ovviamente con i greci (in primis) e con gli altri popoli indoeuropei che costituivano l'Impero romano d'oriente (bulgari, persiani, curdi, armeni, ecc.), se poi si restringe il campo alla sola Turchia occidentale e alla regione attorno a Costantinopoli la popolazione attuale è geneticamente (quasi) la stessa del 1453, in pratica i turchi attuali sono in gran parte i discendenti dei greci che popolavano quella regione (o dei "Ῥωμαῖοι" come preferivano farsi chiamare sei secoli fa i sudditi dell'impero bizantino). Qualcuno pensa davvero che gli attuali palestinesi di lingua araba siano geneticamente molto diversi dagli ebrei della Diaspora di quasi 2000 anni fa? E soprattutto crede seriamente che gli immigrati europei, di fede e cultura ebraica, che arrivarono in Palestina prima e dopo la nascita dello Stato d'Israele, al di là del legame culturale e religioso dell'Ebraismo con quella regione storica, siano i soli, legittimi e "veri" abitanti di quelle terre o i soli diretti discendenti di chi viveva lì nel primo secolo D.C.? Dunque, per affrontare correttamente la questione, sarebbe anche ora di smettere di "mitizzare" l'origine dell'Israele moderna e riportarla alle sue dimensioni storiche, ossia quello di uno dei tanti stati artificiali nati dalla decolonizzazione dell'Impero britannico (la Palestina era un mandato britannico), una decolonizzazione in larghissima parte fallimentare e che ha creato conflitti etnici permanenti in gran parte dell'ex-Impero; confilitti dei quali quello israeliano-palestinese è stato sicuramente il più "vistoso" ma non per forza il più grave per numero di morti, almeno fino ad oggi. E secondo me dovremmo ricordarcene in epoca post-coloniale, soprattutto ora che a Mosca, a Pechino e forse a Washington siedono personaggi con velleità "neo-coloniali". Questo ovviamente non delegittima lo Stato d'Israele ma lo rende semplicemente uno stato simile a tanti altri e il cui destino è legato, a doppio filo, a quello dei suoi vicini arabi, che siano siriani, libanesi, giordani, egiziani o palestinesi e a quello di tutto il Medioriente.
Ultima modifica di galinsog#; 16/09/2025 alle 14:58
"Gaza é una miniera d'oro immobiliare, siamo in trattativa con gli stati uniti su come spartirla" cit.Ministro delle finanze islaeliano.
E c'é anche chi li difende e li scusa con la storiella della terra promessa. Si, terra promessa a Trump. Ma di cosa stiamo parlando?
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innanzitutto bisogna vedere se rimarranno in vita le prossime due generazioni.... triste da dire ma il quesito è realistico.
nel caso la risposta fosse un sì, beh, l'odio rimarrà in eterno, non bastano due generazioni (50 anni circa) per cancellarlo. è un odio che si trascina già da 75 anni buoni...
Si vis pacem, para bellum.
Ma infatti bisogna proprio vivere su un altro mondo per pensare che si possa trasformare tutto questo tranquillamente in una speculazione edilizia. Rimarrà comunque un'area di tensioni enormi
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Vorrei sapere come giustifica quell'affermazione @meteopalio![]()
Quindi in pratica dovremmo comportarci esattamente come quelli che critichi. Una sorta di applicazione delle legge della giungla perchè in questo momento sei convinto di essere il leone.
Se si potesse attaccare una dinamo alla tua testa avremmo energia pulita gratis per sempre...
"Proprio"? Guarda che ce li abbiamo mandati "noi" là. "Proprio" chi l'ha detto esattamente? La Bibbia?
Si vede che avevano la macchina del tempo, hanno letto i tuoi post e ci hanno creduto...
Israele ERA un Paese civile. Un Paese che si imbarca in una guerra di larga scala che inevitabilmente coinvolge civili per stanare dei terroristi è tutto tranne un Paese civile. Se poi proprio mentre questo avviene un esponente del governo si permette di dire che a Gaza si sta aprendo un'enorme possibilità immobiliare beh... Prima di commentarla mi accerto non sia una delle solite bufale che girano, ma se non lo è torno eh...
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