Molto bene e brindiamo all'evento. Ma mi spieghi perché sono stronzate? E per di più serie?Originariamente Scritto da claudioricci
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Vabbé, ma non mi sembra che un provvedimento coercitivo come il servizio civile obbligatorio possa risolvere il problema dei giovani in casa fino a 35 anni.....voglio dire, il militare l'hanno abolito 2-3 anni fa....mentre il fenomeno di cui stai parlando è in atto da 15-20 anni....è la riprova che un simile provvedimento sarebbe utile solo alle casse dei comuni e inutile per il 100% di coloro che sarebbe obbligati a perdere quei 2-4-6 mesi della loro vitaOriginariamente Scritto da Jadan
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Non è ammissibile per il tuo livello di intelligenza una sparata cosìOriginariamente Scritto da Jadan
intollerabilmente autoritaria, da becera mentalitÃ* DC + MSI
anni 50-60!
Cioè che per togliere i Giovani dalle Gonne di mammÃ* ci voglia una bella
"Leva" obbligatoria !! ORRORE!
E' una cosa insulsa COMUNQUE, detta da te, ancora Peggio! Come quello
de Righi , che quando va in cabina Elettorale vota cose ASSURDE (per uno
come Lui!)
E' Giusto che i giovani si tolgano dalle Balle a casa prima dei 35 anni, se
possibile, anche dei 32-33! MA FACCIAMOGLIELO FARE CON UN BEL LAVORO
MAGARI SCELTO DA LORO, Non con un'ODIOSO sequestro della Propria vita
(PERCHE' QUELLO E' !!!!) per 6 mesi o più!
E CHE Diamine...
Cl.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Mi sembra di capire che il termine "obbligatoria" dia molto fastidio. A te, come a Cliff come a Inocs come ad altri. Quasi che avere obblighi sia di per sé una cosa negativa. Quasi che la condizione normale sia quella di essere depositari di diritti e non titolari di doveri. E che se questi vi fossero, allora sarebbe auspicabile abolirli.Originariamente Scritto da claudioricci
Noto anche che si parte dal presupposto che i 2/4/6 mesi siano mesi persi, quasi che non vi sia possibilitÃ*, nemmeno teorica, di impiegarli bene.
Allora, sfrondiamo il campo da questi (che a me paiono) vostri pregiudizi.
1) Avere obblighi non è un optional, ma una condizione essenziale dell'essere sociale. Ci sono obblighi cretini e obblighi intelligenti, ma non è l'obbligo in sé ad essere negativo. Anzi: l'obbligo, inteso in senso etico, lo considero positivo. Ricordo sempre, a questo proposito un paio di cose. La prima è una frase illuminante detta da Davigo, il giudice di Milano. E cioè che l'Italia è l'unico paese al mondo nel quale vi sono le scritte "è severamente vietato...." perché in tutti gli altri paesi del mondo è sufficiente "è vietato...". La seconda capitò a me. Davanti ad una mia vecchia casa c'era un'uscita da un garage con relativa segnalazione di passo carrabile. Niente: tutti parcheggiavano. Poi i segnali divennero più grossi e più visibili. Niente. Poi se ne aggiunse uno, col disegnino di un carro attrezzi: zona rimozione. Niente. Poi un giorno, appiccicato con dello scotch alla saracinesca, apparve un foglio A4 "per piacere, non parcheggiate: quest'uscita può servire per mezzi di emergenza". Da allora nessuno ha più parcheggiato.
Il tutto per dire due cose: da noi in Italia (in questo, in Europa, siamo un po' un caso limite) il concetto di dovere civico è assente. Ordine nelle code? Figurarsi! (Parentesi: sono stato di recente a Dublino. Dovevamo prendere un autobus e ci è passato sotto il naso. Poco male: io e mia moglie ci mettiamo alla fermata, vicino al cartello in attesa. Chiacchierando tra noi. Ad un certo punto ci voltiamo: dietro di noi s'era formata una fila ordinatissima e lunghissima. Arriva l'autobus e nessuno che "frega" la precedenza.) Pagare le tasse? Ma per caritÃ*! Rispettare un piano regolatore? Ma s'è visto mai? E' così via. Insomma: l'insofferenza agli obblighi civici è atavica. Esistono gli obblighi personali o familiari (sarebbe il cartello A4 che dicevo) ma quelli civici no. Quindi l'insofferenza "epidermica" verso gli obblighi la riconsidererei. Ci sono obblighi cretini, e vanno soppressi, laddove è possibile. Ma obbligo non è una parolaccia.
2) Il tempo va per forza sprecato? E se, per esempio, si potessero fare 6 mesi di Protezione Civile, insegnando come comportarsi in caso di (fin troppo frequenti) calamitÃ* naturali? E se si facessero corsi di pronto intervento per aiutare un "incidentato"? E se si potesse insegnare qualcosa riguardante la conservazione e la manutenzione del territorio? O dei beni monumentali? E se dopo 2/3 mesi di corso si mandassero questi ragazzi a prendersi cura di un bosco, di un monumento, di un fiume, di una costa? E' veramente così assurdo e vessatorio, come concetto? Non partite dall'immagine delle fotocopie in un Comune. Pensate magari a quei comuni di montagna spopolati che non hanno fisicamente persone che raggiungano gli anziani isolati per portare le medicine o, più semplicemente, un chilo di pane fresco o il giornale. Ragioniamoci: è questo che dico.
Riguardo alle gonne di mammÃ*. No, il militare da solo non basta: difatti sto parlando di una generazione coetanea o poco meno della mia che il militare l'ha avuto. Ma sembra a me che le cose stiano peggiorando. Sentendo miei coetanei ora genitori, mi vengono raccontate, sui propri figli (soprattutto figli di cittÃ*), cose che mi fanno rizzare i capelli in testa. Colpa in parte dei figli (che fanno i comodoni), in parte dei genitori che, illudendosi di avere ancora dei bimbetti, allontanano il momento in cui dovranno fare i conti con l'amara realtÃ* costituita dal tempo passato. Si vuole rimanere tutti giovani, in una famiglia Mulino Bianco: mammÃ* bella e sorridente, papÃ* atletico e auterovole, figli (a volte paiono - le figlie - più anziane della madre) spigliati e a la page. Ci si identifica in questa famiglia salvo il fatto che nella realtÃ* spesso il papÃ* c'ha la panza ed è in pensione, la mammÃ* c'ha le rughe e i figli i primi capelli bianchi.
Non so se un periodo ben strutturato in cui il ragazzo può uscire da quest'inferno artificiale può aiutarlo a conoscere meglio le vastitÃ* (non solo e non tanto geografiche) del mondo. Me lo auguro.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
La Convivenza civile implica di per se "Obblighi" e "Doveri" che per giuntaOriginariamente Scritto da Jadan
non dovrebbero nemmeno essere così Onerosi , se uno ha un minimo di
"coscienza civile" (se io vedo scritto "Vietato Fumare", non fumo e basta!
Non ho bisogno del Cane da Guardia o della Scritta "SEVERAMENTE Vietato"...)
E' un "Dovere" (e una NecessitÃ*...) Rispettare le Leggi, pagare le tasse,
essere Solidali coi più Deboli, ecc...
Perchè uno dovrebbe aggiungere altri obblighi/doveri bislacchi ?
Non prenderci per i soliti italianucci medio-mediocri (mi Spiace se io e
Inocs ti abbiamo dato adito di Pensare a ciò...) che pensano di
"avere solo diritti e nessun Dovere".... non siamo così..."Viziatelli"!
E' che un "DOVERE" deve avere un senso all'interno della SocietÃ*; laddove
obbligare un Giovane a fare qualcosa CHE NON HA SCELTO per 6 Mesi è
semplicemente una insopportabile , insensata COERCIZIONE!
ANCHE se l'AttivitÃ* "Obbligatoria" è Nobile/Utile!
Prendi un Macellaio...può rendere uin Ottimo servigio alla societÃ* se vende
carne di Valore a ottimi Prezzi...Ma se lo costringiamo a fare per 6 Mesi
il Falegname, per quanto sia mestiere utile e onorevole anch'esso...Che
cazzata facciamo ?!? Che senso ha ? Che utilitÃ* ha ?
Si, questo OBBLIGO e' una Parolaccia! E' talmente odioso da essere
INCOMMENTABILE! Ancor di Più relativamente a un'AttivitÃ* che poi dovrebbe
esser per sua Natura "Vocazionale!"
Cl.
(PS. Ma tu hai fatto il Militare ? Se me lo hai Raccontato, nn Ricordo...)
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
L'obbligo è di per se odioso in quanto appunto obbligo che limita la propria libertÃ*. Chiaramente non si può vivere in una situazione di anarchia e quindi se l'obbligo è giusto o ha un senso è normale, è giusto seguirlo.
Quando invece non ha senso diventa solo un fastidio, una coercizione ingiusta.
Questa sorta di sei mesi imposti mi sembrano una gran vaccata (in sintesi)
E' vero. Ma non ovunque: in Italia, come per tante altre cose, siamo tra i peggiori in Europa a questo riguardo.Originariamente Scritto da Jadan
Maurì, non è quello il punto. Sarei stupido a considerare che avere obblighi sia negativo. La scuola è un classico esempio di obbligo che non mi sognerei mai di togliere, per esempio (e ovviamente aggiungo). E dico la scuola non a caso, e alla stessa, nel discorso generale, affianco la famiglia e il meccanismo di formazione delle coscienze che scaturisce da queste due realtÃ*. Se lì ci sono carenze, e ci sono, anche enormi, determinanti, può qualcosa fare 2-4-6 mesi di servizio civile? E sempre dovendo sperare, poi, che si faccia qualcosa, anzichè fare fotocopie magari, per l'appunto.Originariamente Scritto da Jadan
A mio parere sarebbe in tal senso un obbligo superfluo e di non sicuro "ritorno", a fronte della liberazione ottenuta di recente dall'altro obbligo della leva obbligatoria, e a fronte di problemi sociali che hanno un'origine molto più vasta. Non mi straccerei sicuramente le vesti se fosse imposto. Ma sarei molto più fiero se dopo i 18 anni si lasciassero i giovani liberi, e poi magari gli stessi liberamente decidessero di prestare un servizio alla comunitÃ* e si comportassero, più in generale, da cittadini modello, avendo giÃ* imparato quanto necessario dai canali tradizionali di formazione. Lo so, questo è un sogno oggi come oggi...
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Ok. Ma cosa può fare lo Stato per favorire tutto ciò? Mi pare evidente che la scuola di oggi, così come quella di ieri, non riesce a radicare nei giovani una coscienza civica tale da renderli "cittadini modello". Che fare allora? Sperare solamente che il tutto accada per "divina illuminazione"?Originariamente Scritto da inocs
Sono dell'idea che bisogna far provare le cose alla gente, altrimenti non sia attenta a provarle spontaneamente...
io so che tutta la vita è un obbligo,ed è proprio l'obbligo(inteso come dovere)che da valore all'esistenza.
Onore a tutti i fratelli caduti nella lotta contro il potere e l'oppressione.
"nel fango affonda lo stivale dei maiali..."
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