Sono da sempre un grande ammiratore dei film di Nanni (da Bianca a Palombella Rossa, da Aprile a Io sono un autarchico passando per Sogni d'oro, la Messa è finita e Caro diario).

Devo dire però che Il Caimano non mi è piaciuto tantissimo. Manca il Moretti graffiante che spesso abbiamo visto nei suoi film, mancano le sue graffiature che facevano rimanere un film nella storia.

Mi sono piaciute le scene iniziali (col Berlusca/De Capitani), spettacolare la scena finale col Berlusca/Moretti che esce dal tribunale. L'ultima scena è veramente una bella metafora, col Silvio che va via e lascia fiamme e macerie dietro di sè. Penso che questa rimarrÃ* un cult.

Però in mezzo, a parte qualche eccezione (Placido spettacolare), il film è un po' lento, mancano battute graffianti, si trascina stancamente tra problemi familiari, difficoltÃ* sui luoghi di lavoro, ecc. E' un film che contiene tanti film, ma non mi è riuscito capire il legame tra la vita privata del produttore (Orlando, bravo come sempre!) e la sua attivitÃ* lavorativa, con la produzione del Caimano.
Insomma, un film che non mi ha entusiasmato.

Però dall'altra parte Moretti è stato bravo: ha spiazzato quelli che si aspettavano un film di propaganda antiberlusconiana, anzi, è un film che sancisce la vittoria - comunque vada - del berlusconismo. Ha spiazzato il pubblico di sinistra, perchè come ama dire "non faccio opere per cullare il pubblico di sinistra".
Gli accostamenti con il documentario Fahrenait 9/11 di Michael Moore che ho sentito fare addirittura prima dell'uscita del Caimano sono del tutto fuori luogo!

ciao

nicola