Per un semplice motivo: non fa più notizia Berlusconi non presente alle fosse Ardeatine (per la tv).Originariamente Scritto da altropianeta
per essere più seri del premier(miseria che brutta parola tra l'altro)non credo che ci vada molto comunque...personalmente trovo più serio un comico di Zelig che Berlusconi.
Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
Grande intervento di Fini...
"Berlusconi è il leader della Casa delle LibertÃ*, almeno fino al 10 aprile. Se An avrÃ* un consenso tale da farne il partito di maggioranza relativa all'intero della coalizione, ovviamente qualora la Casa delle LibertÃ* dovesse vincere, allora a Palazzo Chigi andrÃ* il leader del partito che prenderÃ* più voti". Sono le parole del vice premier, Gianfranco Fini a Chieti, a margine di una manifestazione elettorale.
Il vicepremier ha poi approfondito il discorso legato alla legge elettorale approvata dal centrodestra e che, modificando il maggioritario, ha abolito il sistema di preferenze: "E' vero che senza preferenze le liste le decidono in qualche modo le segreterie dei partiti ma e' altrettanto vero che, soprattutto nel Meridione, la preferenza e' formidabile veicolo di corruzione, di clientela, di moltiplicazione delle spese".
"Siccome dobbiamo anche moralizzare la politica - ha aggiunto Fini - io non so se abbiamo fatto bene a togliere la preferenza o se avremmo fatto bene metterla, in ogni caso ci sono pro e i contro. Io rimango del mio avviso: i partiti, nel momento in cui fanno le liste, si assumono la responsabilita' e quindi presentano all'elettorato delle liste che vengono accettate o respinte con la scelta che sempre e comunque spetta all'elettore".
"Rimettere la preferenza - ha detto ancora il vicepresidente del Consiglio - avrebbe creato soprattutto nel Meridione un ulteriore elemento di degrado della vita politica: penso soltanto alle spese che vanno alle stelle, ai rapporti che si creano di clientela. Non ho nostalgia di quella pagina con le preferenze", ha concluso ricordando che "la legge elettorale e' lo strumento attraverso il quale si misura il consenso"
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