-
Administrator forum MNW
Re: Crisi di panico
Nel giro di pochi anni ne ho avute tre significative.
Ora, non son certo se si possano classificare come crisi di panico.
Vediamole:
-La prima mi ha colpito a Roma e più precisamente salendo la cupola di S.Pietro. Ad un certo punto, trovatomi nella strettissima scala a chiocciola (mi pare detta "chiocciola di S.Andrea") del tratto terminale, ho avvertito all'improvviso una strana e mai provata prima di allora sensazione di mancamento e di insicurezza, un malessere pauroso, una sensazione di pericolo che non so ben descrivere...
Sono stati attimi veramente di paura folle, con la gente alle spalle che premeva per salire, indietro non potevo ovviamente tornare vista la strettissima scala, avanti non riuscivo a fare un passo...
Fortuna che mi son trovato proprio vicino ad una delle feritoie che guardano veso l'esterno; mi son stretto vicino vicino alla perete iniziando a respirare profondamente e cercando di infondermi calma. In qualche modo ho lasciato passare le persone dietro di me dicendo che stavo poco bene.
Dopo 5 minuti circa, trovata la calma necessaria son riuscito senza più problemi a salire gli ultimi gradini e la successiva discesa non ha presentato alcun problema.
Questo primo episodio l'avevo calcolato come se fosse una specie di capogiro dato dalla conformazione della scala, stretta e circolare...
Ma ecco che, a distanza di qualche mese vengo colpito da un secondo episodio sempre in modo totalmente inaspettato.
Sto per entrare in un cinema. Via via che ci si incammina all'ingresso il luogo si fa buio, c'è ressa di gente vociante...
Ad un certo punto, ecco la crisi! Sensazione di soffocamento e di un pericolo imminente seppur non ben definito. Indietro non potevo tornare, o quanto meno non sapevo che strada prendere perchè l'accesso alla sala prevedeva di prendere una scala mobile che ovviamente saliva solamente.
Non mi restava che chiedere aiuto agli inservienti uscendo dalle porte di sicurezza. Se nonchè, fattomi forza, mi sono auto-imposto di rimanere calmo, convincendomi che in pratica non c'era pericolo alcuno per me e per chi mi accompagnava (moglie e figlio).
Anche qui, dopo alcuni minuti, crisi passata e sono entrato in sala guardandomi tranquillamente il film, anche se il pensiero che ritornasse la crisi mi attanagliava in veritÃ*, e pensando all'episodio precedente iniziavo a sospettare che fossero crisi di panico.
La terza è capitata la prima volta che sono entrato in palestra, qualche mese fa. Anche qui solita trafila: improvvisa sensazione di soffocamento e paura inconscia, voglia di scappare via. Profondi sospiri e autocontrollo (mi dicevo dentro di me: non crederai di vincermi!
) mi han permesso di superare anche questa crisi.
Adesso aspetto la prossima!
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Permessi di Scrittura
- Tu non puoi inviare nuove discussioni
- Tu non puoi inviare risposte
- Tu non puoi inviare allegati
- Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
-
Regole del Forum
Segnalibri