****Originariamente Scritto da claudioricci
Sì ClÃ*, fra i grossi sbagli d'interpretazione passati recenti ed attuali di molti credenti vi è anche l'"imposizione" diretta ed indiretta della propria fede:
Che disastri ha prodotto e produce!(sappiamo tutti quali)
E' come imporre con la forza un cibo a chi non piace o a chi non ha fame, o peggio....
ciao,
Giorgio.
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Se deve _reprimere_ il suo rapporto con il trascendente allora non è ateo ClÃ*Originariamente Scritto da claudioricci
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Originariamente Scritto da inocs
Solo una annotazione storico-teologica, senza entrare nel merito del dibattito religioso: non so cosa siano le "norme vaticane"; se piuttosto state parlando delle "leggi della Chiesa", esse si fondano, indubbiamente, sul Vangelo, e quindi su Cristo, il quale ha fondato la Chiesa: "Tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia Chiesa". Da duemila anni i principi fondamentali della Chiesa sono stati quelli di Cristo. L'applicazione pratica poi è tutt'altra cosa, e in duemila anni la Chiesa ha visto e vissuti tempi bui, molto bui; ma nessun Papa, nemmeno il più corrotto o il più guerrafondaio, ha mai potuto rinnegare gli insegnamenti di Cristo. La Chiesa, ricordiamocelo, è fatta di uomini: il comportamento immorale o scorretto di uomini di Chiesa nel passato non ha nulla a che vedere, e non ha potuto modificare, tali principi fondamentali, che sono rimasti, rimangono e rimarranno per sempre, anche nel momento in cui, per assurdo, tutti gli uomini della Chiesa (e per essi intendo non solo i prelati, ma anche la gente comune, che è parte della Chiesa) si allontanassero o fraintendessero o modificassero quegli insegnamenti. In sostanza: la Chiesa come istituzione è per il cattolico sacra e pura, sono gli uomini eventualmente a non essere all'altezza del loro ministero.Originariamente Scritto da claudioricci
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Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. [I]
[/I][I]Dante, Paradiso XVII, 58-60.[/I]
Ecco quello è un punto importante. A mio modo di vedere, in virtù anche della mia esperienza passata da cattolico, quel mezzo rigo conta di più, viene fatto contare di più, di altri insegnamenti importanti di Cristo (e tanti, di molto belli,ve ne sono nel Vangelo). La Chiesa insegna innanzitutto a seguirla, prima ancora di insegnare il messaggio di Cristo. E tutto questo per quel mezzo rigo in un mare di parole importanti. Perchè non ribaltare l'ottica? Prima ama il prossimo tuo come te stesso, che è ben più importante forse, poi se trovi tempo ascolta ciò che dice la Chiesa. E invece no...Originariamente Scritto da icekarl
Per rinnegare cosa intendi? Nei fatti molti lo hanno fatto. Un esempio? Leone X, tanto per dirne uno, il quale è famoso per averli rinnegati anche a parole. Altri Papi sono andati invece oltre gli insegnamenti di Cristo, introducendone altri, spesso dati per scontati dalla maggior parte dei fedeli (o presunti tali, ma è difficile capire quando uno lo sia a questo punto). Se gli uomini sbagliano, come si fa ad affermare, ad esempio, che il culto alla Madonna o ai Santi è dovuto? Non c'è scritto nel Vangelo, l'hanno introdotto gli uomini. E se avessero sbagliato?Ma nessun Papa, nemmeno il più corrotto o il più guerrafondaio, ha mai potuto rinnegare gli insegnamenti di Cristo.
In sostanza: la Chiesa come istituzione è per il cattolico sacra e pura, sono gli uomini eventualmente a non essere all'altezza del loro ministero.
Alla fine è sempre un cane che si morde la coda. Se si fa valere come fondamentale un mezzo rigo di riferimento a Pietro, tutto ciò che viene dagli uomini sarÃ* lecito in quanto sostenuto da Dio stesso. Dico io, nei secoli sono state riviste tante cose, tante altre aggiunte. Ma se una delle cose male interpretate del Vangelo fosse proprio quella frase "Tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia Chiesa"?
Io capirei benissimo chi crede in Cristo per i fatti suoi (non ci sono molte obiezioni, è anche un bel messaggio per buona parte), ma chi crede in Cristo attraverso la Chiesa (cioè tutti i credenti alla fine, con tutti i loro precetti elaborati da uomini), e non si pone il problema, mi risulta incomprensibile.
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
*
Always looking at the sky
*
Nel dubbio preferisco illudermi e vivere feliceOriginariamente Scritto da inocs
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A parte gli scherzi, io penso che il pensiero agnostico sia comprensibile razionalmente. Qual è il problema?
Il problema è che negli ultimi anni ha preso il soppravvento il NON pensarci. Semplicemente non ci si pone il problema se esiste o meno Dio, e si preferisce vivere la vita giorno dopo giorno. Una specie di "carpe diem" all'ennesima potenza, in cui il divenire si concentra sempre più con il presente.
Una società che si basa su questo è tipica di una realtà consumistica.
Dio è qualcos'altro. L'uomo cerca sempre qualcosa, non può allontanare questo pensiero di ricerca innato. Ma rifiuta il concetto di Dio, o meglio lo allontana. Deve sostituirlo per colmare questo vuoto.
Ci sono tanti modi per colmarlo, il più comune è quello di sostiturlo con l'IO.
E' qui nasce il problema. L'IO, ma essenza o apparenza?
Purtroppo è sempre più un apparenza. E' sempre più importante apparire. Ecco che si colma questo vuoto con me stesso,o meglio con l'immagine di me stesso che voglio dare agli altri.
E allora divento pessimista, perchè una società così è fondata sul vuoto dell'essere, senza più valori reali .
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
Su questo in parte concordo. Ovviamente il non pensarci è un fatto che non mi riguarda, anziOriginariamente Scritto da StefanoBs
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Terrei poi comunque distinti il consumismo e il voler apparire, fenomeni tipici di questi tempi, dalle conseguenze derivanti dal pensiero razionale, il quale può condurti comunque, a prescindere, ad allontanarti dall'idea di Dio, senza per questo cadere nelle trappole della moderna societÃ*.
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Ti dirò, ammiro tutti quelli che pensano e credono in qualcosa. Atei, agnostici, credenti di varie religioni...rispetto le loro opinioni e mi piace discutere e confrontarmi.Originariamente Scritto da inocs
Però sono scoraggiato di fronte alla societÃ* che si sta sviluppando, in cui il pensare a certe cose è visto quasi come una perdita di tempo ...
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
ma sarÃ* un problema per te,non certo per me che consumista lo sono nella media....più o meno quanto lo sei tu o chiunque altro.Originariamente Scritto da StefanoBs
io non so come la vedono gli altri,ma personalmente se c'è una cosa che non mi interessa minimamente è come appaio agli altri,non mi sono mai fatto un problema sul parere che il prossimo ha di me,io sto bene così,sta agli altri accettarlo,se non lo accettano,non è un problema mio.Originariamente Scritto da StefanoBs
i valori reali per te saranno quelli derivanti la fede,per me sono altri,esempio più lampante,la famiglia,il lavoro,il tempo che dedico a me stesso e il tempo che dedico agli altri,il fatto che non abbia fede,non mi preclude alcunchè.Originariamente Scritto da StefanoBs
Sei tu forse a pensare il contrario.
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Ci vuole l'Atlantico!
"Per quanto io sia paziente di perturbata con clacson a prescindere, tu mi hai veramente ovombolato il cipollotto aspergicato." Ciao Tub!
Jack... non posso parlare di TUTTI i casi. Io ti parlo della maggioranza, tu sei l'eccezione che conferma la regola ... in questo mondo conta solo apparire.Originariamente Scritto da jacksinclaire
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
mah io non penso sia un problema di sostituzione..non c'è un rapporto diretto tra il non credere in dio e creder nel proprio IO: poi non è che si rifiuta il concetto di dio, semplicemente non mi appertiene, per me non esiste proprio, se non come espressione di un artefatto della mente umana..di conseguenza non lo sostituisco con nulla..poichè non mi appartengono altri concetti come l'aldilà, la vita dopo la morte ecc ecc..cerco di vivere al massimo QUESTA vita, che per me è l'unica concepibile..e vivere al massimo comprende qualsiasi cosa, anche un po di apparenza non guasta! l'importante come sempre è non esagerare, tutto qui..Dio è qualcos'altro. L'uomo cerca sempre qualcosa, non può allontanare questo pensiero di ricerca innato. Ma rifiuta il concetto di Dio, o meglio lo allontana. Deve sostituirlo per colmare questo vuoto.
Ci sono tanti modi per colmarlo, il più comune è quello di sostiturlo con l'IO.
E' qui nasce il problema. L'IO, ma essenza o apparenza?
Purtroppo è sempre più un apparenza. E' sempre più importante apparire. Ecco che si colma questo vuoto con me stesso,o meglio con l'immagine di me stesso che voglio dare agli altri.![]()
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