Cmq stiamo uscendo fuori tema... direi di cambiare thread![]()
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
Dici così perchè non hai capito di cosa parla il film.Originariamente Scritto da StefanoBs
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Concordo, anche se relativamente al periodo attuale e al futuro prossimo. Ecco perchè per me non lo sa e non può saperlo neanche la religioneOriginariamente Scritto da StefanoBs
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Non possiamo saperlo, appunto. Non "deve", non possiamo obbligarlo noi.Dio se esiste, deve essere a-temporale, a-spaziale ovvero irrazionale.
IndubbiamenteCmq stiamo uscendo fuori tema... direi di cambiare thread![]()
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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Always looking at the sky
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Rispondo a Jadan, che ritengo un forumista di grande intelligenza e acutezza.
Mi sembra che nella risposta a quanto avevo affermato nel messaggio precedente, mi vengano mosse delle precisazioni che nulla scalfiscono rispetto a quanto da me argomentato: il nucleo del mio intervento mira a precisare che nell'uomo, sia che si accetti l'idea di Dio(a cui personalmente non credo), sia che non la si ponga in questione(perchè non avrebbe senso chiederselo), c'è qualcosa di irriducibile razionalmente.
Lo stesso concetto di VeritÃ* è stato estirpato dal vocabolario dello scienzato moderno in quanto per lui esistono solo cose esatte, ex-actus, ovvero misurabili attraverso l'esprerienza.
L'uomo è Soggetto, e non potrÃ* mai, coi mezzi scientifici, indagare completamente il suo universo: rimane SEMPRE qualche cosa di inesplorabile per il fatto che gli strumenti di indagine rimangono relativi, mai assoluti come di conseguenza le ricerche condotte attraverso gli stessi(la teoria della incommensurabilitÃ* scientifica di Thomas Kuhn descrive bene quello che voglio esprimere).
Quando la scienza spiega il moto degli astri mi fornisce delle indicazioni tautologiche, in fondo: si muovono così perchè, in base a questa particolare conformazione di materia, ecc. non possono fare altro che muoversi così;
è anche vero che in un sistema come il nostro, spazio-temporale non ha senso chiedersi il perchè "metafisico" del movimento degli astri:è così e basta.
Ma l'uomo NON è così e basta:egli, a meno che non si creda nella Provvidenza e si neghi la libertÃ* di de-cisione, sovverte le leggi spazio-temporali, in quanto provvisto di coscienza, ha la possibilitÃ* di scegliersi dei possibili futuri.
Fra passato e futuro nell'esistenza umana vi è uno squarcio, una frattura, una lacerazione sostanziale: l'uomo crea il proprio futuro spezzando i legami di causa-effetto che dominano nel regno della Natura e sceglie gettandosi nel vuoto una strada inesplorabile a priori.
Ecco che l'angoscia esistenziale tipica dell'uomo ha una parziale e inquietante spiegazione in una proposizione che se non paradossale, almeno mostra un lato decisamente ossimorico:l'uomo è costretto ad essere libero, è schiavo della sua libertÃ* e non ha nessun fondamento certo che lo possa dirigere con la tipica sicurezza che deriva da una qualsivoglia legge.
Il fatto di chiederci chi siamo ci pone ad un livello che esula dall'ambito razionalistico della scienza che "misura": si tratta di una questione qualitativa, che va indagata con gli strumenti adeguati.
L'importante è che non la si ignori, da nessun punto di vista.
quindi deve ritornare l'azzoore normale,il majatlantico, e non il cammajale, o il cammello assurdo.
Quindi l'Atlantico non è solo il RE dei meteofili lombardi, ma SALVATORE DELL'UMANITA'
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