Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940
Il trend di benessere con il suo grafico, magari a piccoli "denti di sega", è sempre aumentato....
(ad un certo punto-a parte chi ci governerÃ*, sia la destra che la sinistra- un "fermo", una stasi, un diverso modo di crescita dovrÃ* esserci, altrimenti distruggeremo la Terra succhiandone tutta la sua "linfa").

Noi siamo giÃ* al top.
Se il problema fosse di darsi una calmata e di ridurre i propri consumi del 10% per contribuire al benessere generale, credo che tutti saremmo d'accordo. Il guaio è che il 10% non si ripartisce mai in maniera uguale.

Caro Giorgio, ho anch'io una certa etÃ*, minore della tua ma maggiore di quelli che qui scrivono preoccupati. Non ti fa riflettere questo? Non ti fa riflettere che, soprattutto tra i più giovani, ci sia poca o scarsa fiducia nel futuro? Il fatto che oggi si tema il futuro, che si dica che "domani si starÃ* peggio" non è un'invenzione peregrina: è il sentire comune, soprattutto tra i più giovani, certificato da un'enormitÃ* di inchieste e sondaggi. Questo fatto, caro Giorgio, è del tutto nuovo da molti, molti decenni in qua. La tua generazione, ma anche la mia, poteva passare un certo periodo in ristrettezze, ma era convinta che il periodo fosse passeggero e che, poi, si sarebbe ritornati a star meglio, anche meglio del presente. Oggi questa convinzione non c'è. E se questo non lo comprendi, e se su questo non rifletti, il tuo sarÃ* sempre un dialogo tra sordi.
Perché tu hai una pensione, i giovani d'oggi sanno per certo (e hanno ragione) che non l'avranno.
Perché tu hai fatto lavoretti ma poi, una volta impiegato, avevi una ragionevole certezza di mantenere il tuo posto. I giovani di oggi fanno lavoretti e hanno la sensazione di doverli fare per tutta la vita.
Perché tu (nel senso di tua generazione) del mondo "moderno" vedevi le comoditÃ*, i giovani vedono i danni (inquinamento dissesti ecc.).

In altri termini: tu avevi una ragionevole fiducia nell'avvenire, questi no.

Berlusconi. Se Colui è così detestato da tanta gente non è tanto per il fatto che non abbia portato benessere e che, anzi, lascia un'Italia più scassata di come l'ha trovata (e questo è oggettivo), ma per il fatto che lui abbia promesso fiducia a dritta e mancina e che questa fiducia si sia infranta colla realtÃ*. Ora è inutile che tu dica "ai miei tempi...". Ai tuoi tempi andavate al cesso in una latrina a un metro dal letame con un chiodo sulla destra con infilzate le pagine del quotidiano (e qualcuno, alcuni miei parenti e io quando andavo a trovarli, ci andava pure ai tempi miei) ma avevate la certezza che un domani sareste stati meglio. Questa certezza oggi non c'è. Lo vuoi capire?