Cmq ci tengo a dire siccome siamo finiti su discorsi "pesantucci" stasera, che razionalmente condivido la posizione degli atei. Nel senso che riesco a capire la loro posizione perfettamente (forse proprio perchè è razionale).
Così come capisco in chi crede in qualcosa di sopprannaturale che ha creato l'universo, e che poi ovviamente può sfociare nelle varie religioni (forse perchè questa è la mia posizione, sin da quando son nato)
Ma ciò che non riesco a capire veramente è l'agnostico. Il fatto di vivere una vita sul "chi va là" ... vivere senza darsi una risposta a sè stessi sulla propria esistenza (che sia biologica o destinata a un piano superiore) mi da un senso di perdizione. Non riuscirei davvero a vivere una vita senza certezze da quel punto di vita (atee o credenti che siano), mi mancherebbe lettaralmente il respiro![]()
L'alba del 29 Dicembre 2005...
...questa meraviglia della natura, colori che sembrano dipinti da una mano divina...questa alba è un soffio che ti entra nell'anima e non può che farti respirare felicità.
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