E dai... Questo e' quello che la stampa ci ha fatto trasparire, e lo ha fatto sicuramente per far notizia. Poi, soccorrere o trasportare un ferito non e' come avere a che fare con un sacco di patate: mettere il naso nel lavoro altrui potrebbe risultare estremamente dannoso per il ferito stesso. In assenza di perdita di sangue, non c'e' nessun motivo di fare di testa propria: magari il paziente arriva in ospedale 5 minuti prima, pero' gli hai procurato lesioni interne od ulteriori difficolta' per la tua imperizia. Nel mentre l'ambulanza e' in giro a cercarlo, i medici non san bene chi e come arrivi. etc etc. Vai a creare una situazione di confusione che puo' generare dei malintesi. Lo curo io, lo curi tu, ci stan gia' pensando, e via discorrendo.![]()
Come se fosse antani...
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''E' nei ritagli ormai del tempo che penso a quando tu eri qui''
Vasco.
come se uno facesse il Pesto con l'Edera...
(Claudioricci, lunedi' 8 gennaio 2007)
Il problema è che pare abbiano aspettato l'ambulanza che non è arrivava e da lì hanno deciso di andare col pullman all'ospedale (così ho letto poi magari sono cavolate scritte dai giornali).
Per altro, ho letto giusto ieri, c'è una delibera cittadina dell'anno scorso che obbliga i sanitari a soccorrere le persone al di fuori di un ospedale, questo è successo dopo che all'ospedale Mauriziano un tizio è stato lasciato morire ai piedi della scalinata di accesso perchè non era in ospedale (poi vabbe' probabilmente sarebbe morto lo stesso)
http://www.lastampa.it/torino/
Ultima modifica di neeno; 29/01/2007 alle 11:20
mah, bisogna sapere tutti i fatti; chi avevano dentro il pronto soccorso? se per puro caso il medico usciva per soccorrere quel poveraccio e un'altro moriva dentro il PS, che succedeva?
Saresti disposto tu a finire in carcere?
Purtroppo non e' cosi' semplice come sembra....![]()
vuoi dirmi che se tutto il PS era occupato non c'era nessuno che poteva assistere quel tizio?
in quelle condizioni non avrei esistato un attimo a soccorere quel tizio, e quella preoccupazione non mi sarebbe neanche passata lontanissssimamente per la testa!!
magari subendone poi le conseguenze, ma amen! conta molto di più quella vita!
L'unica persona a cui mi sento superiore è me stesso del giorno precedente.
~always looking at the sky
In tanti avrete avuto modo di chiamare, per qualsiasi genere di soccorso, 112 113 115 118. Io stesso ho chiamato, da privato cittadino, il 118 e durante il servizio ho avuto bisogno dell'intervento di Polizia o Vigili del Fuoco, da me richiesti una volta giunto sul posto. La sensazione che si prova, quando si ha a che fare con una situazione che evolve senza poter far nulla (o quasi) è che il tempo scorra ad un ritmo forsennato.
Tante volte mi è capitato di arrivare sul posto e trovare gente che si lamentava per i tempi, quando poi rivedi le tempistiche e magari tra la risposta dell'operatore del 118 e l'arrivo sul posto sono passati 5-6 minuti.
I disservizi possono sempre esserci, ci mancherebbe, ma in generale non fidiamoci delle percezioni!
I Pronto Soccorso sono organizzati in modo che chi vi accede con mezzo proprio, in qualche modo vi riesce anche ad entrare; gli altri vi devono accedere con le ambulanze.
Andare a soccorrere una persona in strada comporta anche di avere in dotazione la necessaria attrezzatura. Ammesso che 2 o 3 persone fossero uscite, come avrebbero fatto a tirar giù la persona dal pullmann? Mica è semplice! Come avrebbero fatto a rianimare la persona senza avere il necessario (non è una casistica contemplata quella di dover uscire...). In definitiva, se qualcuno fosse uscito, avrebbe fatto solamente della scena e nulla di più incisivo.
Inoltre se fosse morto qualcun altro in PS perchè 2 o 3 persone erano fuori a soccorrere una persona non in pericolo di vita (e quando entra qualcuno in PS a chiamarti potrebbe ingigantire un po'la cosa..), sarebbe stata malasanità comunque? Si.
Allora tantovale fissare delle regole e farle rispettare. Starà poi al personale decidere se rispettarle alla lettera (il buon senso) ma, nel caso lo faccia, non invochiamo subito la malasanità! La malasanità c'è, ma andiamola a trovare in tutti quei comportamenti elementari disattesi, nell'assenteismo, nelle condizioni in cui talvolta i pazienti ricoverati devono rimanere.
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Quoto in toto Belli83!!
Nessuno può abbandonare il ps per soccorrere una persona in strada, i motivi sono stati ben spiegati da Belli, basterebbe solo leggerli!
"E' veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perché il mondo appartiene a chi osa. La vita è troppo bella per essere insignificante." (Charlie Chaplin)
Solite notizie date dai media in pasto alla gente comune in maniera strumentale.
Cose da pazzi.
Potessi tornare indietro non farei quello che ho fatto neanche per tutto l'oro del mondo.
Ti fai un cu*o così, ti prendi responsabilità di ogni genere, non dormi per notti intere, sacrifichi la tua vita e quella della tua famiglia..
Alla fine qual'è il risultato?
Leggere stronzate di questo genere..
Deprimente.
Ma vi rendete conto di quello che c'è scritto in quell'articolo?
Riuscite ad immaginarvi un medico che dinnanzi ad una persona che sta crepando incrocia le braccia e dice "..io non posso intervenire perchè sta creparando al di là della soglia del Pronto Soccorso?".
Per chi scriva queste cose ci vorrebbero i lavori forzati a vita.
Indegni.
Uno crepa durante una risonanza magnetica perchè allergico al mezzo di contrasto (impossibile saperlo prima, soprattutto quando non ci sia una storia di diatesi allergica ) e la colpa di chi è per questi *******?
Chiaramente dei medici!
Io non passa giorno in cui non mi chieda: ma chi ca**o me l'ha fatto fare?
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E'vero che ci sono problemi di questo genere, ma è altrettanto vero che il lavoro che tu (e come te, anche tanti altri professionisti) svolgi con grande impegno e passione ti sa donare tante soddisfazioni che, sono sicuro, fanno passare in ultimo piano le delusioni date da tutti questi esempi di informazione non corretta.
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Noi non vogliamo la gratitudine di nessuno visto che quello che facciamo è solo e soltanto il nostro dovere.
Ma pretendiamo rispetto per quello che siamo , in primis come persone, e per quello che facciamo.
Nessuno nega che ci siano dei problemi, nessuno nega che ci siano delle colpe, a volte anche gravi.
Ma non si consegnano in pasto all'opinione pubblica notizie di questo genere, non si travisa deliberatamente la verità in maniera tale da creare lo scoop che possa aumentare le vendite e gli ascolti.
Io sono pronto a giurare sull'onestà e sulla professionalità di chiunque svolga questo tipo di compito.
Svolgerlo è stata una nostra libera scelta,lo sappiamo da noi.
Ma provate per un attimo a pensare a ciò che siamo chiamati a svolgere ogni giorno.
Provate ad immaginare le situazioni cui dobbiamo far fronte.
E provate, se vi riesce, ad immaginare la nostra frustrazione, il nostro senso d'impotenza dinnanzi ad un paziente che venga perso.
Provate ad immaginare quegli attimi, se vi riesce.
E se qualcuno pensa che lo si faccia per i soldi , dico solo che guadagniamo circa 2400 ¤ al mese.
Meno, molto meno di tanta bella gente che se ne sta con il culo protetto e senza avere le nostre responsabilità
Responsabilità non solo verso gli altri, ma anche e soprattutto verso la nostra coscienza.
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