No: andrebbero fatte ambedue le cose contestualmente.
Amen, il precariato personalmente non lo vedo come un problema. Io stesso sono "precario", se vogliamo (oltre che freelance), ma non ho assolutamente nulla di cui lamentarmi. Quello che rimprovero all'Italia è il fatto che i contratti a tempo determinato sono economicamente più convenienti per un'azienda rispetto a quelli a tempo indeterminato, il che non ha senso. Più flessibilità -> più soldi dovrebbe essere la regola generale, ma in Italia come al solito non si usa il buon senso nè si ascolta il parere degli esperti in materia...
(stessa cosa in Spagna, peraltro).
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