vorrei risottolineare una cosa:
la curva di hubbert prevede che per il 2100 la disponibilità energetiche basate su tutte le fonti (carbone petrolio eccetera) sarà simile a quella dell' anno 1900
nel 1900 eravamo in un miliardo e mezzo di persone
quando inizierà la crisi saremo in 7 miliardi circa
whatever it takes
Questo è un messaggio che quoto alla grande, lo avrei detto io dopo!
Noi dobbiamo partire da ciò che abbiamo, quindi deiezioni umane ed animali sono grandi fonti di metano, e visto che comunque vanno in atmosfera lo stesso almeno le usiamo noi per non usare il petrolio. Quindi meno inquinamento.
Abbiamo migliaia di Km/q in Africa dove poter sfruttare l'incidenza solare come fonte alternativa. Immaginate nei deserti disabitati del nord Africa con l'incidenza solare che c'è, quanta energia elettrica si può creare?
Perchè non si inizia a progettare seriamente i mezzi di trasporto con energia elettrica?!
Abbiamo il vento, ovunque. Insomma le cose se le si vogliono fare si fanno senza stare a fare inutili guerre tra popoli!
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
[B][URL="http://www.luceraweb.eu"]
[/URL][/B]
ecco gli effetti del picco si stanno già manifestando
servono carburanti, si sta pensando di ottenerlo con l'utilizzo dell'agricoltura.
conseguenze: riporto alcuni tratti di un articolo apparso su la repubblica
Il risultato è un aumento dei prezzi su tutto lo spettro del mondo alimentare. Se noi dobbiamo vedercela con il rincaro degli spaghetti, gli americani si sono trovati a pagare il 70 per cento in più il cartone di popcorn al cinema e il litro di latte quanto uno di benzina. Costano di più i gelati e, in Inghilterra, il pane è quasi raddoppiato. Ma l'ondata sta per sommergere tutto quello che va nella borsa della spesa. Gian Domenico Auricchio, presidente di Federalimentare, denuncia aumenti dei costi nell'industria italiana del 20 per cento per le uova, 50 per cento per il burro, 20-40 per cento per le carni.
L'International Food Policy Research Institute di Washington calcola che la sola corsa dell'agricoltura ai biocarburanti, da qui al 2010, farà crescere i prezzi del granturco del 20 per cento, della soia del 26 per cento, del grano dell'11 per cento, della manioca (il cibo base in Africa e in Sud America) del 33 per cento. Del doppio o del triplo al 2020. A questi prezzi, stimano Ford Runge e Benjamin Senauer, due studiosi americani, il numero delle persone che, nel mondo, soffrono la fame, invece di scendere a 600 milioni nel 2025, come ci si aspettava, sarà del doppio, 1 miliardo e 200 milioni. Runge e Senauer fanno un calcolo anche più brutale: riempire il serbatoio di un fuoristrada solo di etanolo richiede oltre 200 chili di granturco, ovvero il fabbisogno di calorie di una persona per un anno.
whatever it takes
All'università di Padova, facoltà di Agraria, durante un convegno sulle bio-energie era emerso che per far girare gli autobus urbani della sola città di Padova (NON dell'intera provincia) a bio-diesel, sarebbe stata necessaria la coltivazione di colza per un'estensione pari a tre volte la provincia di Padova.
Comunque, stante l'attuale tecnologia, è un falso ideologico pensare che le energie rinnovabili possano compensare gli attuali consumi energetici derivanti dai combustibili fossili, neanche con l'utilizzo dell'energia nucleare, come aveva dimostrato Jadan in un post di qualche tempo fa.
L'unica strada percorribile secondo il mio modestissimo parere, è quella del risparmio energetico e della decrescita, ma dubito fortemente che la maggioranza di noi sia disposta a delle rinunce al proprio stile di vita, pur dinnanzi agli terribili scenari prospettati da questo thread.
Quindi, prepariamoci al peggio.
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
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guardate cosa prevedono per il petrolio: fra un anno potrà raggiungere i 100 dollari al barile
già siamo a livelli di prezzo terribili per l'economia mondiale, italiana in particolare.
se dovesse realizzarsi un simile aumento, sarebbe recessione.
per l'Italia un maggior costo di approvvigionamento di molti miliardi di euro.
whatever it takes
ah si , è consigliato vivamente investire in petrolio, nn so se nella borsa italiana si possa fare
poi invesite i soldi guadagnati in pannelli fotovoltaici eh
per la casa dico, nn in pannelli solari per la stazione meteo
whatever it takes
i pannelli in africa non sono utili, perchè il trasporto del''energia è a sua volta costoso e richiede altra energia. Secondo me arriverà una fase dove saremo costretti a ricorrere massicciamente al nucleare. Sperando che lo si faccia in modo corretto.
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
come tutti le fonti non rinnovabili, anche il nucleare segue la curva di hubbert.
per dire una cosa: se ci mettessimo a costruire cnetrali nuove, con un tempo di costruzione di ventanni fra oncessioni e tutto, è probabile che entrerebbero in funzione a picco di hubbert per l'uranio già passato,pertanto in fase di incremento di prezzi sontuoso di un minerale che già sta viaggiando a prezzi altissimi rispetto ad anni fa
whatever it takes
ecco in grafico il prezzo dell'ossido di uranio, mi pare nn servano ulteriori commenti
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whatever it takes
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