i nostri emigranti sono andati certo senza lavoro... ma (prendendo ovviamente i buoni esempi) si sono subito buttati a darsi da fare nei lavori più strani... infatti ho scritto: "quantomeno adoperarsi a fare qualcosa..." anche se all'inizio sei disoccupato, dimostra che ti stai dando da fare.... invece molti ti garantisco che li vedo al bar a far nulla... io di rimpatriare quelli sto parlando...
e non ditemi che li ho visti lì seduti dopo che magari avevano lavorato: ci passo molte ore vicino quel bar perchè ci lavoro: quelli saranno 2- 3 anni che sono sempre le stesse facce... e 2- 3 anni cominciano ad essere troppi--- e poi guarda caso quelli che non lavorano sono gli stessi che vanno a far casino in giro... hanno rubato nelle case, hanno molestato delle passanti... mah... non so se è solo quì che succede così... però succede... non mi sarei veramente messo a scrivere quel che ho scritto, magari spinto dalla rabbia, se non fosse perchè sono convinto di quel che ho visto...
Intanto l'Economist
(Ansa) - Duro articolo dell’Economist contro i politici italiani - di governo e di opposizione - sulla risposta all’uccisione di Giovanna Reggiani. ’I leader politici italiani - inizia l’articolo - non sono particolarmente stimati fuori (ma anche dentro) il loro paese. La loro gestione della prima crisi generata dai rapporti razziali ha mostrato perche’. Tra i primi aggettivi che vengono in mente ci sono opportunisti, istrionici, irresponsabili e, forse nella migliore delle ipotesi, insensibili’. Il settimanale ricorda poi i fatti dell’omicidio Reggiani, ’un crimine orrendo’.
’Ma il motivo per il quale i romeni sono arrivati cosi’ numerosi e’ che i politici italiani li hanno incoraggiati. L’ex governo di centrodestra di Silvio Berlusconi tolse le restrizioni ai visti per la Romania cinque anni prima che entrasse nell’Ue, a gennaio. L’attuale governo di centrosinistra di Romano Prodi ha scelto di non limitare l’ingresso dei lavoratori romeni dopo l’ingresso. Parte della colpa deve cadere poi sul sindaco di centrosinistra di Roma, Walter Veltroni, che e’ stato il primo responsabile di aver spinto il governo nel panico dopo l’omicidio Reggiani’. L’Economist attacca i decreti per le espulsioni:
’L’aspetto piu’ scioccante e’ che il decreto prende di mira apertamente i romeni. Nel preambolo si legge: ’la percentuale di reati commessi da stranieri e’ cresciuta, e quelli che commettono piu’ reati sono i romeni’. Ma, dice il giornale citando una statistica della ’Stampa’, questo e’ vero in assoluto solo perche’ i romeni sono piu’ numerosi, infatti la proporzione di romeni denunciati o arrestati nel 2006 e’ piu’ bassa che nella maggior parte dei gruppi di stranieri.
Gianfranco Fini, il presumbilmente riformato leader degli ex neofascisti li ha accusati di far prostituire le loro donne, di approvare il rapimento di bambini e di credere che il furto sia moralmente giustificato’, scrive l’Economist, affermando che ’Fini sembra pensare che l’oratoria dell’odio razziale aumentera’ le sue prospettive’ di diventare leader del centrodestra. E commentando la richiesta di aiuti europei fatta da Italia e Romania per affrontare il problema delle migrazioni, conclude: ’Quando c’e’ un problema, tira fuori la mano e chiedi i soldi. E’ la stessa accusa che molti fanno agli zingari’.
Quello che chiedevo io in realtà era qualcosa di più schematico, meno astratto e più concreto.
Chi delinque di più nella realtà? italiani o stranieri?
La condizione di clandestinità incide sulla delinquenza?
Il fatto di aver pochissimi mezzi di sostentamento favorisce la delinquenza?
![]()
una risposta schematica? secca secca? ve la dò io.
Se le carceri sono piene di stranieri,è perchè questi si difendono molto meno accuratamente,sul piano legale, degli italiani. Non è affatto detto che delinquano in pari proporzione rispetto agli italiani.
La stragrande maggioranza degli stranieri lavora,e non fa notizia proprio per questo.
Se le percentuali di delinquenza degli immigrati fossero a grandi numeri,saremmo ben peggio di come siamo adesso.
Il problema è tutto italiano. Grazie ad una politica scervellata sulla giustizia,ci ritroviamo indifesi contro ogni delinquenza,tre regioni in mano alla malavita e percentuali di PIL notevoli gestite dalla mala.
la cosa più sensata l'ha detta in Tv un signore rumeno.
"Se la vostra Giustizia non funziona,tutti i malavitosi vengono qui..."
aggiungo: con il benestare di quelli indigeni...
aggiungo: Mio modestissimo ma meditato parere.
bruno bournens,fraz san lorenzo,collalto sabino, rieti, lazio. 850 m s.l.m.* lat 42 09 45.0 N long 13 03 04.0 E * Foto Avatar: Zefirino, gatto Baropatico...che ora si chiama Tìtolo.
tra i regolari i tassi di criminalità sono simili o inferiori a quelli degli autoctoni
Tra gli irregolari il tasso di criminalità +è più alto
ergo parità di diritti con gli italiliani,permessi di soggiorno a tutti.
Lapolitica razzista della clandistinità zero,significa solo zero diritti,iper sfruttamento,schiavitù e creazione di criminalità:come si può chiedere allo stesso sistema che crea clandestinità,poi chiederla di combatterla?
Criminalità poi,strumentalizzata per creare il clima xenofobo,regimi speciale,e ulteriore gerarchizzazione e divisione tra gli stessi immigrati
Siccome nessuna legislazione morbida o dura che sia,può fermare il flusso di immigrazione,dobbiamo renderci conto che per far si che la sempre più massiccia presenza di immigrati non si ritorca contro i lavoratori italiani in termini di ribassi di salari,sevizi,diritti(come sta già avvenendo),solo una piena integrazione in termini di diritti può sottrare questa manod'opera di riserva dalle spirali a ribasso e di ricatto anche sui salari italiani.
Ma purtroppo questa presa di coscienza,la fraternizzazione,viene sempre allontanata ,fomentando ad arte clima razzisti e xenofobi,perchè è l'unica che può far tremare il mmanipolo di dominatori dell'economia
pienamente d'concorde su questo
i tassi d'incarcerazione degli stranieri superano quelli dei neri in USA
Alessandro Margara,già capo Del Dap-dipartimentento amministrazione penitenziaria e presidente del tribumnale di sorveglianza di Firenze,parla senza mezzi determini di detenzione sociale e incarcerazione della Povertà.
Segnalibri