Bravo Stefano! Ragioni come uno che può diventare un economista.... e non si limita a fare l'economo. Il passo successivo sarebbe: come è giustificabile questa isteria, questa "moda" in un mercato come quello in cui viviamo ora? Ad esempio, se tu sei un benzinaio, e vedi che ci sono le file perchè la gente è impazzita.... perchè cavolo non alzi i prezzi a palla (assumendo che non ci siano limiti ai prezzi...) fino al punto di ristabilire l'equilibrio? (e cioè fa benzina solo chi ha effettivamente bisogno di fare benzina...)
Immagina che ci sia una leccornia sul tavolo (cioè, ci sono dei pazzi scatenati che fanno benzian senza che ce ne sia bisogno).
Immagina che ci sia un "lupo", che può mangiare tutto (il benzinaio che alza i prezzi).
Domanda: perchè cavolo la gente è isterica se sa che l'isteria la porta solamente a perdere soldi?
Risposta: (sono 20 anni che la gente cerca di capirlo... ma non è mica facile...)
#NousAvonsDéjàGagné
Sperem....
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tratto dal "corriere del Ticino"
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TRAP: "No say the cat is in the sac!"
Wizard: "sei disposto a trasferti in Provincia di Valle Seriana?" (5 maggio 2012)
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Ciao Ale!
20/12/2009... La giornata Perfetta! Min. -10.2° - Max. -5.1°
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Chiamiamola anche "Disinformazione di massa". Se al TG dicono che la benzina sta per finire, giusto per stare dalla parte della ragione, esco e vado a fare il pieno dato che uso la macchina per lavorare!
Abbiamo un sistema informativo (soprattutto televisivo) che fa pena; mi viene solo il dubbio che questo tipo di disinformazione sia voluto.....
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Ha ragione Stefano: nel 60% dei casi la gente che ieri s'è scannata per il pieno non ne aveva reale bisogno (un 40% a cui serve per lavoro, magari c'è sempre).
In tema di isteria ricordo bene quella (ancora meno giustificata di questa) del 1991. S'era alla vigilia della I guerra del Golfo e l'Italia stava decidendo come e se partecipare alla missione. Era la prima volta dal 1946 che l'Italia si trovava a prendere una decisione del genere e nei giorni immediatamente precedenti si sviluppò un'isteria di massa senza che nessuno (intendo giornali o TV) avessero fatto nulla per suscitarla. Anzi: cercavano di far calmare la situazione spiegando che mandare 10 Tornado in Iraq non avrebbe bloccato il verduriere sotto casa.
Ma non ci fu nulla da fare, per la prima settimana. Tra le cose più divertenti fu il fatto che tra le merci esaurite prima ci fu il sale. E questo francamente non si capiva: perché cavolo il sale e non (esempio) lo zucchero?
La spiegazione arrivò qualche giorno dopo. In tempo di guerra (vera) il sale diventa fondamentale per conservare i cibi e diventa, quindi, merce preziosa. A sentire annunci di guerra dopo tanto tempo, soprattutto nelle persona anziane, si risvegliò una sorta di atavico ricordo. Dimentichi del fatto che (tra l'altro) nel '91 esistevano i frigoriferi, si precipitarono a comprare sale come avevano visto fare ai propri genitori negli anni '40.
Insomma, sale e scaffali vuoti per qualche giorno, per un'isteria di massa del tutto spontanea e dilagata per tam tam...
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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Tu sei troppo giovane per ricordare () ma io ricordo che tanti anni fa per ragioni che adesso non ricordo si sparse la notizia che non ci sarebbe stato più zucchero e farina. La gente si riempì le case di sacchi di entrambi, anche mia madre arrivò a casa con scatole e scatole di zucchero che poi fini in cantina dove in buona parte si riempì di muffa. Il termine usato allora fu quello di aggiottaggio. Non ricordo i motivi ma ricordo che tutti svaligiarono supermercati e negozi, zucchero introvabile.
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