Abbastanza daccordo, anche perchè le piante non sono meno attaccate alla vita degli animali, e lottano da sempre, ben prima della comparsa degli animali, per mantenere la vita sul pianeta.
Va da sè che il tutto è un discorso meramente culturale. Gli animali, per forza di cose appartenendo al nostro stesso regno, hanno comportamenti e tipologia di sofferenza di tipo antropomorfo, quindi atti a colpire la nostra sensibilità laddove le condizioni culturali aprano spiragli di riflessione in merito. In ogni caso, se in futuro sarà possibile ottenere in modo pieno lo stesso nutrimento e lo stesso gusto da cibi sintetici, potremmo smettere di cibarci di specie viventi tradizionali e probabilmente, nel solco della relatività delle cose che domina le società umane (abbastanza strettamente: un soggetto umano predisposto culturalmente in certo modo potrebbe anche, per assurdo, privarsi della vita pur di non mangiare un altro essere vivente. Qualunque altro essere vivente no ed agirebbe, sempre e senza eccezioni, senza alcuna pietà), introdurre leggi definitivamente severe e restrittive al maltrattamento e/o mero utilizzo di ogni forma di specie vivente. E ciò parrà ai nostri discendenti del tutto normale. Viceversa, in tutti i casi in cui la società dovesse mai regredire, tornerebbe ad essere normale, scontato e sacrosanto uccidere senza il minimo problema ogni specie vivente atta a cibarci. Siamo pienamente capaci dell'una e dell'altra cosa.
Ma sul futuro non mi interrogherei troppo. Tra problemi energetici, sviluppi della genetica, intelligenza artificiale ecc.ecc. ce n'è di che fantasticare in lungo e in largo. Oggi come oggi ritengo ancora normale e socialmente accettabile cibarsi di qualsiasi cosa. Nondimeno scelte individuali diverse, e qualche forma di restrizione legislativa, sono del tutto legittime.
Ciao
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
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c'entrano, c'entrano....Lo stile di vita ottimale per chi non vuole essere dannoso per gli animali è quello VEGAN ..No carne, no pesce, no uova, no latticini.No a qualsiasi cosa che provochi lo sfruttamento degli animali.io sono un debole e questo stile di vita l'ho seguito solo per 15 mesi..adesso mi vanto solo del fatto che nessun animale venga ammazzato per il mio nutrimento, ma so di essere complice dello sfruttamento animale quasi quanto i carnivori...Quindi non sono nella posizione di fare il moralizzatore, ma suggerisco alle persone più sensibili sull'argomento di provare ad informarsi un po' di più...A tutti gli altri buon appetito ( e senza nessuna ironia...) io sono del parere che ognuno deve vivere come meglio crede e secondo i principi che ritiene giusti.Poi uno scambio di opinioni può essere costruttivo, sempre che da parte di nessuno ci sia la volontà di convertire gli altri al proprio "modus vivendi"
Ti faccio i sinceri complimenti. Forse sei il primo vegetariano che rispetto
profondamente, dato che finora mi sono quasi invariabilmente imbattuto
in nevrotici e fanatici che stigmatizzavano o proferivano la solita frase
stizzosa da sadismo orale : "NOn mi metto cadaveri dentro allo stomaco"!
Alla fine la faccenda è così : ognuno deve mangiare secondo coscienza
e magari evitando sermoni agli altri e rimproveri vari.
Cl.
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"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
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Grazie Claudio,spero di essere uno sfondaporte, perchè so benissimo che quasi tutti i vegetariani ( soprattutto quelli dell'ultima ora ) vogliono fare i fenomeni e convertire tutto il mondo al nostro modo di pensare. Io dopo 25 anni cerco solo di far riflettere sul fatto che si può vivere molto bene senza necessariamente far morire nessuno per la nostra sopravvivenza, ma io non sono così estremista da pensare che se uno mangia una bistecca è per forza un delinquente o un assassino.. Se durante una settimana mangia una bistecca in meno per me è già un grande risultato e magari piano piano arriviamo tutti insieme a un maggior rispetto per la vita degli animali.e un bel vaffa a tutti quelli che credono di aver capito tutto della vita...
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