Gli esperti avevano ragione e l'hanno anche oggi.
http://www.world-nuclear.org/info/chernobyl/inf07.html
Il problema non è stata la tecnologia, ma è stato il modo in cui è stata gestita la tecnologia: se stasera mi metto a pilotare un 747 stai pur certo che qualche casino lo combino.
Di incidenti in impianti nucleari ce ne sono parecchi, in Giappone non passa mese senza che ne venga segnalato almeno uno: però tra segnalare un incidente e creare allarmismo per l'inadeguato livello di sicurezza garantito dalla tecnologia ne passa di acqua.
Fatto stà che in 50 e passa anni di esistenza gli incidenti "gravi" si possono contare sulle dita di una mano: possiamo dire lo stesso di qualsiasi altra tecnologia industriale?
Giusto, stramaledettamente giusto, a prescindere dalla convenienza economica.Tornando a me, io sono per il nucleare. Ma non sopporto la faciloneria colla quale viene affrontato il problema. C'è il problema scorie, c'è il problema sicurezza, non facciamo finta di nulla. Per me il nucleare è la peggior forma di energia a parte le altre. Non è una battuta: è che sono convinto che problemi ne ha, eccome. Ma che, purtroppo, al momento non ha alternative credibili.
Ma non sottovalutiamo, però, le difficoltà. E' il metodo migliore (Chernobyl insegna) perchè i casini scoppino sul serio.
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Che poi da 20 anni fa ad oggi di progressi anche nella tecnologia di costruzione delle centrali nucleari ne è stata fatta, no? Ecco, solo per quel motivo secondo me il referendum non ha più senso![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Ti consiglio di leggere questo:
Medvedev "dentro cernobyl" Edizioni LA Meridiana. Libro che ho comprato on line andando sul sito della casa editrice.
E' scritto da un tecnico che ci stava ed la testimonianza agghiacciante di un campionario di stronzate senza pari. Sono d'accordo: l'errore umano fu preponderante: in qualunque momento la catastrofe poteva essere evitata.
Ma gli esperti passarono dalla parte del torto perché escludevano la possibilità che ciò potesse mai accadere. Invece successe. Per tutte le ragioni che sappiamo, ma successe. Allora non era vero che non poteva succedere mai . Era invece vero che poteva succedere molto difficilmente.
Ecco: la differenza tra quel mai e quel molto difficilmente non dovremmo mai scordarla.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
I referendum non erano per un si o un no al nucleare poichè vietato dalla Costituzione. I referendum possono essere solamente abrogativi di leggi in vigore.
Andiamo a vederli, i quesiti:
-Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)
- Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)
-Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
(questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).
Di fatto, quest'ultimo quesito è stato comunque "aggirato" dal precedente Governo Berlusconi, il quale ha rimosso il vincolo di non acquisto di centrali nucleari all'estero, aprendo la strada all'ENEL per l'acquisto di Slovenske elektrarne= 6 centrali nucleari. Nonchè per la costruzione di Ansaldo Nucleare e l'acquisto di centinaia di milioni di ¤ di quote del reattore EPR.
La cosa più bella della neve? Il silenzio che l'accompagna nella caduta. Un silenzio non imposto, che dovrebbe essere la norma e invece è l'eccezione, tanto da gridare alla "calamità naturale". Forse non è la neve, ma il silenzio ad essere visto con sospetto. Nel silenzio si ascolta, nel silenzio si ragiona. Il silenzio, come la neve, non è noia, è gioia. Dovrebbe nevicare più spesso.
Grazie per il consiglio.
Appena il loro sito ritorna accessibile vado a cercarlo
Io ero piccolo (9-10 anni) e arrivavo da anni di "non toccare la terra", "lavati benissimo le mani e i capelli", "togliti subito le scarpe", "qui prima c'erano le galline ma ce le hanno fatte ammazzare": la diossina era ovunque, quindi per me è stato forse un po' meno traumatico che per altri, visto che comunque il mio modo di vivere non era cambiato di una virgola.Ma gli esperti passarono dalla parte del torto perché escludevano la possibilità che ciò potesse mai accadere. Invece successe. Per tutte le ragioni che sappiamo, ma successe. Allora non era vero che non poteva succedere mai . Era invece vero che poteva succedere molto difficilmente.
Ecco: la differenza tra quel mai e quel molto difficilmente non dovremmo mai scordarla.
Ecco, l'unica cosa che mi avevano tolto (ero sotto i 12 anni) è stato il latte, prima quello fresco e poi anche quello UHT, e la verdura.
Però concorderai che attualmente è molto più probabile lasciarci le penne in un incidente domestico piuttosto che un evento simile si ripeta: questo non significa prendere sotto gamba il rischio (che pur sempre rischio è), ma agire come si deve e non scartare una soluzione solo perchè la mente ha ancora vivo il ricordo di quell'episodio.
Stefano Giorgetti
always looking at the sky
Sì però non possiamo prendere Chernobyl come paradigma della insicurezza del nucleare.
Oggi i reattori "si spengono da soli"; le reazioni incontrollate tipo Chernobyl semplicemente sono oltre il limite dell'impossibile.
Questo significa che è tutto a posto? No, affatto.
Mi ripeto fino alla noia:
1. il nucleare è costoso, anzi costosissimo
2. qualcuno ha fatto i conti sull'eroei e lo ha confrontato con le altre fonti?
3. di uranio per le attuali tecnologie ce n'è tanto quanto il petrolio ...
3b. e noi non abbiamo nè l'uno nè l'altro ...
4. poi magari parliamo anche di scorie
Sono perfettamente cosciente del fatto che di solo sole e vento non si campa.
Ma parlare OGGI di nucleare di attuale generazione ha esattamente lo stesso senso di abolirlo 20 anni fa; una stronzata allora chiudere; e una stronzata riaprire oggi, cioè troppo tardi.
Il futuro della fissione è la IV generazione, ma la IV generazione è lontana; vogliamo essere in prima fila? Cominciamo a infilarci nei vari progetti di ricerca in materia che magari invece di averli tra 30 anni ce li avremo tra 25 i nuovi reattori ...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
per carità l'energia ci serve, siamo bulimici qui in Italia e sprechiamo molto
per me ci sarebbe da insegnare a consumare in maniera più equilibrata e questo sarebbe già un passo importante.
Certo di Sole e vento non si può andare avanti, non bastano e quindi il nucleare con tutti i problemi annessi potrebbe essere una soluzione
quello che mi piacerebbe è un maggior impegno nella ricerca di reattori come il tokamak che è da 50 anni che si studia ma di cui non si ha una versione definitiva
poi un ulteriore problema è che mentre paesi come Svezia e Finlandia non hanno zone sismiche, noi siamo messi molto meno bene e quindi la sicurezza deve essere il fattore principale che animi la costruzione di un reattore
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Segnalibri