
Originariamente Scritto da
Tubular
Mah... questa e' una storia, tristissima, che a mio avviso lascera' sempre piu' di un dubbio. Ci sono stati casi analoghi od all'apparenza impensabili nel loro evolversi, in cui chi investigava ha saputo e voluto guardare oltre. Mi riferisco in particolare alla Suora uccisa a Chiavenna. Qui si e' data la massima importanza al lavoro del Ris, svolto su un terreno inquinato dai tanti soccorritori intervenuti. Cosa capitata anche nel caso di Garlasco, ad esempio. E guarda caso in entrambi i casi manca uno degli elementi fondamentali, cioe' l'arma del delitto. Non dimentichiamo, e qui naturalmente non voglio offendere nessuno, che nelle valli del Nw in particolare, vallate chiuse ed impervie, poco raggiungibili fino a poco tempo fa, e' molto diffuso quel che viene definito ''Cretinismo delle valli''. In poche parole il fatto di essere isolati ha favorito in passato matrimoni tra consanguinei, da cui nascevano in percentuale maggiore rispetto al resto della popolazione, soggetti geneticamente indeboliti, caratterizzati spesso da turbe mentali. Ho passato parecchio tempo a Chiavenna, ad esempio, ed e' sorprendente quante persone disturbate mentalmente ospiti un paese cosi' piccolo. Persone spesso un po' abbandonate a se' stesse, che compiono piccoli furti, atti di vandalismo od autolesionismo ed a volte han reazioni imprevedibili.
Domanda: siam veramente in grado di escludere un atto da parte di una persona simile, che poi per pura casualita' si e' trasformata in delitto perfetto, compiuto in un arco di tempo incredibilmente breve? Domanda che non intende ''scaricare'' le colpe sul ritardato per difendere la bella signora, ci mancherebbe. Tecnicamente la signora non avrebbe commesso alcun errore: o ha provato la cosa a lungo, oppure qualcosa non torna. Quel che in ogni caso mi turba e' il condannare una persona in base a degli indizi: siamo tutti innocenti fino a prova contraria, non cento, mille indizi contrari.
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