Bush mi puzza.
Intanto vi posto alcune dichiarazioni fatte da Khameini appena 10 giorni fa.
La nostra nazione non arretrerà un passo davanti alla prepotenza USA». Ed ha aggiunto: «Gli USA e i suoi alleati sono ben disposti a trasferire tecnologia nucleare a Paesi con competenza tecnologica molto inferiore alla nostra, ma rifiutano di accettare il nostro diritto a questo, e ci accusano continuamente di volere una bomba atomica. Noi abbiamo detto e ripetuto che non cerchiamo di avere una bomba. Ma poichè siamo riusciti a darci la nostra propria tecnologia nucleare, senza dipendere da loro per questo, ci accusano di volere la bomba. Purchè tu sia dipendente da loro nel campo nucleare, a loro non importa che tu abbia armi atomiche; ma essi sanno che la nazione iraniana è riuscita a darsi una tecnologia nucleare per scopi pacifici senza dipendere da loro. Ecco perchè ci sono contro».
Ha aggiunto: «Il presidente americano e il suo governo ricorrono a volte alla guerra psicologica, a volte al terrorismo, e a volte implorano aiuto dalla nazione iraniana. Sono confusi a causa del loro fallimento in Afghanistan e in Iraq».
fonte (Stuart Williams, «Khamenei rejects charges Iran seeking nuclear bomb», AFP, 3 giugno 2008.
E’ un’allusione alle trattative informali condotte dagli americani per ottenere un aiuto dall’Iran a calmare la situazione in Iraq, trattative che sono state aperte mentre la Casa Bianca continuava l’offensiva e le minacce contro Teheran. Minacce non solo verbali: gli autori di un attentato in una moschea di Shiraz avvenuto in aprile, che ha fatto 13 vittime, hanno confessato di essere stati pagati e addestrati da servizi USA e israeliani. Di qui l’allusione al terrorismo da parte dell’ayatollah.
fonte (AFP, 23 maggio 2008)
Ma non illudiamoci, ecco il perchè:
A Baghdad intanto, il governo iracheno ha firmato con gli USA un accordo militare, in base al quale gli americani si danno il diritto di attaccare dal territorio iracheno ogni altro Paese che considerino «una minaccia». L’attacco all’Iran può dunque partire da basi assai vicine. Nell’accordo, infatti, gli americani si sono presi il diritto di mantenere basi permanenti: fra cui la base Abi Bin Talib presso Nassiryia e la base Balad, entrambe a ridosso del confine iraniano, oltre alla base militare Al Asad, vicina al confine con la Siria
fonte (Badil Adas, «New agreement lets US strike any country from inside Iraq», Gulf News, 3 giugno 2008)
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
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