Pensa tu, io invece sono sorpreso dal fatto che in giro ho trovato persone comuni come me e te discutere di come il clima stia cambiando. Giusto un mese fa, stavo a mare, una persona discuteva se andare o meno in una località in vacanza ad Ottobre e si è risposto dicendosi "tanto ormai fa caldo fino a Novembre".
Ancora, dal barbiere sentivo chiacchierare degli appassionati di pesca, e questi discutevano di come fosse cambiata la fauna, e additassero le motivazioni in parte al clima che cambia.
Un'altra volta, passeggiando sulla riva, due persone sulla cinquantina/sessantina, mi raccontò mio fratello, dicevano che ormai andare in muta sott'acqua era una sofferenza in estate perchè fa più caldo di un tempo.
Una cugina di mia nonna, ora sull'ottantina, ricorda benissimo come le estati di un tempo fossero molto meno calde di quelle di oggi, con tutto che ha ipotiroidismo e tende a sentire più freddo per via del metabolismo lento.
A mio parere c'è anche molta gente che, per quanto si affidi alle sensazioni, sa benissimo che le cose stanno cambiando. Forse proprio quelle che vivono più a contatto con la natura in un modo o nell'altro, come i pescatori, i contadini, gli appassionati di pesca, ecc, però ci sono.
Guarda, le mie conoscenze sono in gran parte agricoltori e allevatori, e posso dirti che non cambia nulla. Tanto per cominciare non è vero che c'è stata la siccità (e se c'era era comunque colpa di "tutti questi c... di aerei che fan passare per non far piovere"), e in secondo luogo sì, sentono che fa caldo, ma comunque "ha sempre fatto caldo anche in passato" e "figurati, mi ricordo che aveva fatto ben più caldo ma la gente non se lo ricorda".
E in ogni caso il caldo è sempre percepito positivamente perchè "per una volta che fa caldo, visto che fa sempre brutto e freddo". Qui sono davvero tutti convinti che diluvi ogni weekend, e se fai osservare che sono tre settimane che non piove ti diranno che "figurati, ma se ha piovuto l'altro giorno" (e con "l'altro giorno" si può intendere anche tre mesi prima, e può essere anche dieci minuti di gocce e poi fohn, conta già come "tempo orrendo").
Quindi il problema è che è ancora più grave: sono i primi che vivono a contatto con la terra che hanno i tre atteggiamenti: o negano il cambiamento climatico, o lo minimizzano (ha sempre fatto così) e, per una piccolissima parte, non lo negano ma lo ritengono anzi una cosa positiva, ma "purtroppo" temporanea ("sì sì vedrai poi quest'inverno quanto ce la farà pagare, quanto freddo e quanta neve").
Lou soulei nais per tuchi
D’altronde questo è il risultato del progressivo smantellamento del sistema scolastico ed educativo: almeno la metà della popolazione è analfabeta funzionale, quindi non pensante, e se hai una popolazione che non fa girare le rotelle del cranio la tieni più a bada e la incanti più facilmente con la prima stronzata elettorale che ti viene in mente.
Figurati poi se alla maggior parte interessa informarsi un pelo di più sul tema climatico…
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Mi dispiace che le cose stiano così, anche da parte di gente laureata, e spero che non si parli di laureati in materie scientifiche, perché altrimenti la cosa sarebbe inammissibile. Proprio martedì, tra l'altro, in una lezione di un corso di Chimica Fisica che seguo a Milano, quando la professoressa ha trattato l'anidride carbonica come esempio nella spiegazione della spettroscopia IR, ha chiesto all'aula (eravamo circa 40 - 50 persone) se qualcuno avesse dubbi sul riscaldamento globale. Nessuna risposta.
E ci è parso anche strano che venisse posta questa domanda, parlando tra di noi, d'altronde facendo i calcoli e riguardando le slide tutto tornava, effettivamente il ruolo dei gas serra nel riscaldamento globale è cosa nota alla scienza e con prove solide.
Ho però saputo che qualche anno fa a lezione c'erano stati alcuni convinti scettici sul ruolo dell'anidride carbonica e dei gas serra di origine antropica, mi chiedo cosa ci facessero a chimica a questo punto, ma a quanto pare non aveva senso nemmeno provare a parlarci per convincerli.
Ultima modifica di Tarcii; 13/10/2023 alle 22:53
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Mi intrometto per un attimo nel confronto, partendo dal fatto che la discussione è molto complessa e forse un filo OT. Conoscendo molti agricoltori e allevatori in zona la questione non è più quella dell'essere negazionisti del clima, banalizzare il caldo presente o altro: la questione negli ultimissimi anni (segnatamente post 2015) è quella in primis di arginare il più possibile i fenomeni estremi. Qui in zona non trovi un agricoltore che non abbia sperimentato sulle proprie penne i fenomeni estremi e violenti degli ultimi anni, partendo dalla siccità estrema dell'anno scorso, alle numerose supercelle distruttive transitate su questi territori. Campi e raccolti coperti per larga percentuale dalle assicurazioni sono i primi 'ripari' messi in atto.
Mi vengono in mente poi tutte le persone e imprenditori che lavorano intorno a gli sport invernali, su Alpi e Appennini in primis: ecco credo che si siano almeno resi conto della situazione critica, vedendo le margherite a 2000m in pieno dicembre...
Discorso diverso e ancora più complesso invece per la 'gente comune' che non ha a che fare con la natura in modo diretto. Purtroppo la gente ha poca consapevolezza e non da la giusta importanza al clima a mio parere per un problema di INFORMAZIONE.
Fino a quando le notizie meteo saranno messe a fine servizio o relegate ad un mini spicchio di un giornale e fino a quando saranno 'pompate' per marketing, non andremo da nessuna parte, in quanto dovrebbero essere notizie PRIORITARIE.
Poi sicuramente nelle scuole dovrebbe essere inserito il giusto spazio per tutto ciò, così da istruire i giovani in modo adeguato, cosa che non è successa negli ultimi decenni.
Ci sarebbe da dire molto altro ma questo è il mio pensiero.
io condenserei il mio pensiero sull'argomento con due semplici righe:
se per assurdo il riscaldamento globale imperante e incontrollato fosse dimostrato dovuto dalle onde elettromagnetiche dei ripetitori e dei telefonini che abbiamo sviluppato negli ultimi 30 anni, non saremmo in grado di rinunciarvi agli stessi, a costo di trovare tutte le scuse di questo mondo.
Quindi .... siamo fregati.
Se dipendesse in maniera incontrovertibile da un solo e unico fattore, si potrebbe sicuramente trovare un'alternativa, come quando si bandirono nel 1987 i CFC, e quelli non erano meno indispensabili dei telefonini oggi. Il problema è quando hai letteralmente basato un'intera civiltà sulla risorsa che devi dismettere: i combustibili fossili stanno alla civiltà umana post-XIX secolo come il sangue sta al corpo umano. Quella è la fregatura.
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
bravissimo
è anche per queste ragioni che metto sempre l'accento sull'educazione
l'eredità culturale è ciò che permette l'accelerazione dei processi evolutivi umani rispetto a quelli legati alla filogenesi
questo aspetto produce di contro un'impostazione celebrale fortemente condizionata dal concetto, spesso usato anche qui sulle nostre pagine, di pattern
se un paradigma è consolidato solo l'approccio educativo di medio lungo periodo è in grado di scardinarlo, non ci sono bacchette magiche
il concetto del "troppo tardi" è solo l'ennesima paraculata per non prendersi la responsabilità di cambiamenti che richiedono anche doti come pazienza e dedizione
la consolazione per chi pensa che tutto questo tempo poteva essere investito meglio in tal senso è che tutto ciò che ci ha portati nell'oggi, nel bene e nel male, ci ha fornito strumenti e consapevolezza che senza sperimentare alcunchè comunque sia non avremmo
Ultima modifica di Alessandro1985; 11/10/2023 alle 15:41
C'ho la falla nel cervello
Giusto tutto. Però purtroppo l'umanità non avanza a braccetto. Anche volessi fare un passo importante alè....il giorno dopo ti trovi una nazione che invade l'altra ...e li finisce tutto. Addirittura negli ultimi 2 anni abbiamo risentito parlare di ordigni nucleari tattici e qualcuno li commentava come "....si, sono bombe più piccoline, da utilizzarsi appunto per la tattica: fermare avanzate, deviare truppe." ; così ...un giocattolino. Quale problema vuoi porre dinnanzi a queste scazzottate?
Su questo concordo
aggiungo anche che più che troppo tardi il problema è più in profondità:
l'uomo il più delle volte è Gattopardesco....: cambia tutto per far rimanere le cose come sono.
inoltre tutti noi tendiamo a concentrarci sui nostri problemi, senza pensare a quelli degli altri e dimentichiamo le cose passate che non ci fanno comodo, mentre straricordiamo quelkle che invece ci fanno comodo.
Quindi abbiamo scarsa memoria in certi versi e troppa in altri.
Ci sarebbero troppi esempi da fare.
In definitiva rimango dell'idea che la transizione elettrica non avrà alcun impatto sulla Co2 e sulle temperature globali per tantissime motivazioni che ho elencato, nello stesso tempo la sostengo almeno in parte se effettuata con giudizio.
20 anni fa esatti (autunno 2003) scrivevo su altro forum che bisognava passare a pannelli fotovoltaici e auto elettriche e limitare i fossili, ovviamente affrontando anche il problema di come smaltire le batterie e pannelli esausti, ora temo che ci obbligheranno a passare alle auto elettriche senza imporci di alimentarle con le rinnovabili. Quindi non solo inutile ma pure dannoso, perchè produrre energia con il carbone e poi immagazzinarla in batterie da smaltire è un doppio inquinamento e problema. Come possiamo risolvere un problema se rischiamo di crearne un altro?
ma nessuno lo dice e fa i conti con la realtà
Circa 20 anni fa (19 per l'esattezza) moriva Arafat in Palestina e con lui ci si è dimenticati (hanno cercato di farci dimenticare) che i palestinesi sono stati deportati in massa in campi profughi dal 1948 e le loro case native occupate dagli israeliani con il benestare delle maggiori potenze. Parliamo di una delle più grandi deportazioni di massa della storia in varie fasi, milioni di persone...
Ora come possiamo stupirci se in mezzo ai campi profughi si siano inseriti terroristi della peggior specie?
ma nessuno lo dice e fa i conti con la realtà.
Scusate l'OT ma serve per far capire che il primo passo per affrontare un problema è capirlo o almeno cercare di farlo e questo vale per tutti i campi, dalla medicina, alla scienza alla storia ecc.....
ed io ho poca fiducia nei governi e in generale nel genere umano che pensa a se stesso nel breve termine
nello stesso tempo invece credo che informare e parlare sia l'unica strada per cambiare le cose, anche se a volte si va controcorrente
Ultima modifica di Forever1929; 14/10/2023 alle 17:49
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