Comunque per chi sostiene che aumenta la siccità e aumenterà ancora nel mediterraneo, un astratto da un recente paper:
" I modelli climatici all'avanguardia prevedono un sostanziale declino delle precipitazioni per la regione mediterranea in futuro.1A sostegno di questa nozione, diversi studi basati sui dati delle precipitazioni osservati negli ultimi decenni hanno suggerito una diminuzione delle precipitazioni nel Mediterraneo.2,3,4, con alcuni che attribuiscono una grande frazione di questo cambiamento a influenze antropogeniche.3,5Al contrario, alcuni ricercatori hanno sottolineato che le precipitazioni mediterranee presentano una notevole variabilità spaziotemporale guidata dai modelli di circolazione atmosferica.6,7 mantenimento della stazionarietà a lungo termine.8,9. Queste prospettive contrastanti sottolineano la necessità di una valutazione completa dei cambiamenti delle precipitazioni in questa regione, date le profonde implicazioni sociali, economiche e ambientali. Qui mostriamo che le precipitazioni mediterranee sono rimaste in gran parte stazionarie dal 1871 al 2020, anche se con una significativa variabilità pluridecennale e interannuale. Questa conclusione si basa sul set di dati più completo disponibile per la regione, che comprende oltre 23.000 stazioni in 27 paesi..
"
Questo il paper completo:
High temporal variability not trend dominates Mediterranean precipitation | Nature
Purtroppo temo che ci vorranno anni per stabilire un eventuale trend, se da un lato potrebbero esserci periodi siccitosi esacerbati dal caldo estivo, di certo i mari più caldi saranno un pericolo in situazioni di perturbazioni bloccate. Da ricordare che già ora le medie pluviometriche di tante zone meridionali sono definite da periodi piovosi isolati, seguiti da periodi più asciutti.
dalla storia si impara che non si impara dalla storia
Infatti la siccità è prevista aumentare prevalentemente a causa dell'aumento delle temperature e prevalentemente quelle agricole (superficiali)
insomma citavo già allora il 1957-58 e il 1877 per l'atlantico tropicale come esempi nel passato; c'è anche altro (basta tornare indietro di 1 pagina), contestavo invece il fatto che il riscaldamento degli oceani alle medie latitudini fosse dovuto a venti zonali deboli causati dalla nina, questi lavori parlano del contributo alle anomalie nelle sw ed lw nel periodo subito antecedente all'aumento delle temperature (non al trend decennale) e di sicuro non si sono realizzate le previsioni di 2024 meno anomalo.
è vero che teoricamente (rispetto alle proiezioni dei modelli) è ancora possibile sia una fase molto rara di variabilità interna ma nessuno ha ancora dimostrato che sia così nel mondo reale in questo evento nello specifico e intanto siamo arrivati al 2025..
GFS_anomaly_timeseries_global.png
Ultima modifica di elz; 16/03/2025 alle 12:05
Aggiungo che in realtà negli ultimi 10 anni si sta già notando nelle zone sottovento alla catena appenninica (versante adriatico e ionico) un trend di calo delle precipitazioni invernali.
Non si può trascurare la possibilità che le modificazioni sinottiche su larga scala indotte dal cambiamento climatico possano incidere significativamente sulle precipitazioni di alcune aree, forse già lo stanno facendo (dopo 10 anni dubito che si tratti di variabilità interna, il trend ad avere HP invernali appare consolidato).
L'Honga Tonga Volcano e la sua eruzione freatomagmatica che ha depositato enormi quantità di vapore acqueo in stratosfera, qui visibile nel dato a media latitudine.
Più vapore acqueo in stratosfera ?
Depauperamento dell'ozono stratosferico che fa da filtro alle radiazioni UV in entrata.
Più energia ricevuta e dunque più caldo.
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se ne già parlato diverse volte, non sono enormi, sono 2ppm nelle aree interessate. Fin dall'inizio il vapore acqueo era troppo in alto, il massimo forcing del vapore acqueo è dove l'atmosfera è fredda (in bassa strato) salendo di quota le temperature aumentano ed il forcing radiativo si riduce rapidamente, se fosse questa la causa l'aumento sarebbe nella radiazione IR non nelle SW.
Inoltre se anche il forcing del vapore acqueo fosse stato più rilevante (vicino alla tropopausa) è meno efficace di altri ghg ad aumentare le t in superficie :
SWV=stratospheric water vapor
The efficacy of the SWV stratosphere-adjusted forcing is 38%, much lower than other greenhouse gases. Although the stratosphere-adjusted SWV forcing is significant, the SWV-driven surface warming is not as significant as previously expected. This is because more than half of the stratosphere-adjusted forcing is offset by the high cloud decrease and the upper tropospheric warming in the tropospheric forcing adjustment. Furthermore, energy budget analysis shows that the direct radiative impact of SWV on the surface temperature is small (0.02 K as revealed by the radiative adjustment simulation). This indicates that the bulk of the SWV-induced surface warming arises from the adjustment of the nonradiative processes.
Just a moment...
The real lesson of the Hunga Tonga volcanic eruption
The climate impact of the Hunga-Tonga volcanic eruption
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Ultima modifica di elz; 17/03/2025 alle 13:49
el nino responsabile per circa metà delle heatwave che hanno interessato gli oceani nel 2023-24 perlopiù nei tropici, una parte consistente nell'oceano atlantico non è legata all'enso mentre nell'oceano indiano ha prima favorito lo IOD+ e successivamente un riscaldamento più diffuso:
https://staff.cgd.ucar.edu/cdeser/do...lity.mar25.pdf
Dice che "ha contribuito" non "è responsabile"
: anche dopo la rimozione dell’influenza dell enso, si osservano ancora anomalie elevate della temperatura superficiale del mare e questo suggerisce la presenza di altri fattori che guidano l’estremo riscaldamento degli oceani…indovina chi?
Comunque stavo rivedendo delle serie storiche delle temperature globali : CLIMATICAMENTE l'Europa è molto più estrema degli USA...Europa, artico e Russia....i driver dei cambiamenti climatici sono sempre state queste regioni del globo..METEREOLOGICAMENTE gli USA sono più estremi ma CLIMATICAMENTE lo.sono le 3 zone sopra menzionate...in dipendenza della situazione in oceano atlantico...un atlantico freddo (AMO -/EA -) portava intensi ed anche rapidi raffreddamenti, un atlantico più caldo altrettanto intensi riscaldamenti...tali variazioni in America e sud emisfero in genere, sono sempre stati più contenuti
D'altronde lo stiamo vedendo come in 12 anni col riscaldamento più marcato dell'Atlantico, il clima europeo sia radicalmente cambiato...altrettanto rapidamente potrebbe cambiare se si realizzassero quei feedback positivi causati proprio dal GW galoppante in cui si parlava in quel paper uscito su Nature, questo x intenderci:
Wide range of possible trajectories of North Atlantic climate in a warming world | Nature Communications
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