Secondo me il GW sta rallentando...
Son curioso di vedere se tra 2015 e 2016 ci sarà un nuovo step modello '98 o quasi.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Per riscaldare l'ambiente in queste fresche giornate di luglio, niente di meglio del rapporto NOAA relativo a giugno che ci comunica come il sesto mese dell'anno sia stato il più caldo giugno della storia secondo otto parametri (su un totale di nove: globale, terra e mare di Emisfero Nord, Sud e Terra intera; tre parametri per tre indicazioni geografiche). Fa eccezione la terraferma dell'emisfero settentrionale che ha fatto registrare il secondo giugno della serie.
Andiamo per gradi: il mese ha chiuso con un'anomalia globale di +0,88. Già detto che è la maggiore già registrata, si lascia molto dietro il secondo valore raggiunto appena un anno fa (solo +0,76).
Qui il solito grafico con i percentili, che aiuta molto a vedere i luoghi dove si sono registrati record assoluti:
201506.gif
Fa eccezione quell'azzurro nord atlantico (come sappiamo bene, peraltro).
Se guardiamo al semestre gennaio giugno otteniamo risultati analoghi: è il più caldo della storia. Cioè dal 1880, da quando partono le misure ma, sapendo noi della Peg e di quant'altro, possiamo ben immaginare che sia un valore che non si tocca almeno dall'invenzione della polvere da sparo se non prima.
L'anno, quindi, secondo NOAA, procede al galoppo non avendo, peraltro, ancora visto il dispiegarsi pieno degli effetti del Niño.
Qui il grafico, analogo al precedente, relativo al semestre. Impressionante la costa Ovest nordamericana.
201501-201506.gif
Ciò detto, non si può non notare che, sino ad ora, i giapponesi JMA e NOAA condividono gli stessi risultati: giugno 2015 e primo semestre 2015 i più caldi della storia. La differenza la fa la Nasa. Come scrivevo qualche giorno fa, secondo la Nasa l'emisfero meridionale non è così caldo come visto da giapponesi e NOAA, tant'è che considerano sì il mese come il più caldo ma, a livello di semestre, ritengono quello appena concluso il nono della serie.
Ormai comincia a diventare una differenza quasi sistematica:
Maggio 2015, emisfero meridionale, mese più caldo per NOAA e Hadley, undicesimo per Nasa.
Giugno 2015: più caldo per NOAA, tredicesimo per Nasa.
Hadley non pervenuto, per il momento: in genere le marine di Hadley sono le prime temperature che vengono rilasciate (nella prima settimana del mese successivo). A questo giro ancora nulla.
Comunque sia, Nasa un po' fuori dal coro. Inutile dire che non sono minimamente in grado di capire chi sia nel vero e chi no, ma così è, andava detto. Per l'emisfero settentrionale, invece, nessuna discrepanza sostanziale.
Nota tecnica: tra una settimana parto e non potrò aggiornare i dati di luglio. Se escono le marine Hadley le tirerò fuori, altrimenti riprendo nella seconda metà di agosto. Se qualcuno è impaziente e vue riportarli, please.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Volevo postarlo io, poi ho visto che ci hai puntualmente pensato tu.
Interessante anche la costa norvegese... pensavo non fosse cosi' estrema per via dell'estate fredda che stiamo trascorrendo ma poi mi sono ricordato che l'inverno e' stato caldo piu' o meno ovunque dalle mie parti e questo avra' contribuito a mantenere l'acqua calda.
Interessante che il mediterraneo non solo e' in buona compagnia ma non e' cosi' estremo come pensavo... enormi porzioni di globo sono messe ancora peggio.
Mi chiedo quale e come sara' il rebound.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Seguo con molto interesse questo TD. Complimenti per tutti coloro che lo nutrono di dati e Jadan in particolare.
Non ci sono molte variazioni sul tema. La temperatura del pianeta è cresciuta e cresce seppur con ritmi diversi sia nel tempo che nello spazio.
Ritengo inoltre che lo studio dell'era antropocenica non vada affrontato per settori separati e scollegati ma avendo una visione globale
che mette in rapporto i termometri, cambiamenti bio-geografici, estensione dei ghiacciai, il verificarsi di fenomeni estremi.
Spesso leggo di disquisizioni sugli aggiustamenti dei valori termometrici di terra o o del fatto che vadano seguiti i dati satellitari.
Al di là di quello che sono le misurazioni strumentali ciò che rinforza l'annotazione di un trend al riscaldamento o al raffreddamento è l'annotazione di tutto ciò che esso comporta in altri
indicatori paralleli di tipo naturale.
Volevo inoltre dire di non meravigliarsi che in periodi così medialmente caldi possano esserci anche aree a forte anomalia negativa. Nessuno sa ancora bene come un eccesso di energia possa impattare sui pattern configurativi
saluti
my web site: http://www.anguillara-meteo.com con webcam live streaming
Ho imparato negli anni che discutere di meteo e cambiamenti climatici con chi si è avvicinato a questo hobby per amor di freddo e neve...alla fine è tempo perso.
Un altra conferma del trend al riscaldamento dalle temperature dei laghi che sia secondo le rilevazioni satellitari nell'IR che quelle in situ sono aumentate più rispetto alle temperature a 2m nelle aree circostanti:
Lakes are warming at a surprisingly fast rate
In teoria a causa della illimitata disponibilità di acqua da evaporare i trend dei laghi dovrebbero essere inferiori; possibili concause sono la riduzione dell'albedo, la riduzione degli aerosol nel periodo in considerazione, una riduzione del mixing verticale o alcuni possibili bias rimanenti nei dati di superficie:
Why raw temperatures show too little global warming7
Anche questo è piuttosto interessante, 1/3 della discrepanza modelli-osservazioni nel 21° secolo è riconucibile ai forcing radiativi troppo elevati nei modelli(specie per le numerose piccole eruzioni vulcaniche) ed un altro terzo all'utilizzo (nei modelli anche sugli oceani) delle temperature in prossimità della superficie piuttosto che le sst le quali hanno un trend un poco inferiore, lasciando solo il rimanente terzo alla variabilità interna e/o sovrastime dei modelli:
An apples to apples comparison of global temperatures | Climate Lab Book
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Ultima modifica di elz; 30/07/2015 alle 17:14
Riprendo dopo la sosta estiva e faccio un po' un pastone di tutti i dati usciti nel frattempo, mentre ero a sudare nelle assolate lande baltiche (mio record da termoauto: +38 tra Berlino e Lipsia). Visto il caldo provato, non mi ha stupito né poco né punto trovare dati caldi relativi ai mesi di giugno (in parte già commentati prima della partenza) e luglio.
Cominciamo con il riepilogo finale di giugno 2015. Come si vede dalla tabella sotto riportata, per tutti i centri di ricerca, Giugno 2015 è stato il più caldo della serie. C'è però una voce un po' fuori dal coro, come mi pare che già notammo un mesetto fa, ed è quella della NASA che considera come gli altri il mese come il più caldo, ma, per l'emisfero meridionale, vede un'anomalia molto più contenuta rispetto a quella registrata dagli altri. Solo 13esimo Giugno 2015 per l'ìemisfero Sud, secondo Nasa, e ciò si ripercuote sulle classifiche parziali del semestre gennaio-giugno. Per NOAA e Hadley si tratta del più caldo semestre della storia, per NASA solamente del nono. Ma, vi avverto, la musica cambia per luglio.
Sono già usciti, per quanto riguarda Luglio, i dati dei Giapponesi JMA: per loro è il più caldo di sempre.
Poi i dati NOAA: anche per loro si tratta del luglio più caldo di sempre: più caldo per emisfero Sud e Nord, più caldo per mare e solo sesto per quanto riguarda la terraferma. Come si vede dal grafico qua sotto:
a tirar giù la terraferma globale è stata quella dell'emisfero settentrionale che presenta anomalie negative in zona baltica europea (giusto prima che ci andassi io e scoppiasse il caldo monstre: sarò curioso di vedere quelle zona ad agosto) e un po' meno pronunciate in zona NordAmerica e Asiatica.
Per NASA, come al solito, voce un po' fuori dal coro. OK, è stato il luglio più caldo di sempre, ma se per l'emisfero Nord è stato il più caldo, non può dirsi lo stesso per l'emisfero Sud che è risultato solo sesto della serie. Qui le anomalie.
E allora, in attesa del riepilogo mensile che arriverà la prossima settimana, quando dovrebbero uscire i dati Hadley per la Terraferma, possiamo dire che sia Giugno che Luglio sono stati mesi record. Giugno per tutti i centri di ricerca, Luglio per i tre già usciti. Hadley probabilmente seguirà perché i dati marini, già pubblicati, sono record.
In occasione del riepilogo vedremo i dati annuali parziali. Già da ora, ovviamente, si può dire che il 2015 si piazzerà tra i primissimi della serie degli anni più caldi. Se primo o no, lo vedremo in seguito.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Avere i mari così caldi a mio avviso non è un buon segno. Le anomalie oceaniche sono davvero alte...che sia un segno che i mari sono degli immensi calderoni pronti a "esplodere"?
Quel che è sicuro è che, se anche così non fosse (punto espresso sopra), solo Dio sa quanto tempo ci vuole a smaltire tutto questo calore
Voci fuori dal coro ce ne sono più di una, mica solo la NASA: nessuno guarda ai dati satellitari? Lo so, non raccolgono i dati delle stazioni al suolo, ma analizzano lo strato superficiale dell'atmosfera. Essendo appunto "dati 3D", però, io li considererei altrettanto se non ancora più importanti nel misurare il GW:
climate4you GlobalTemperatures
Inoltre, le reanalisi NCEP "in tempo reale", che viaggiano sulla stessa media 1981-2010 ed in teoria anche su molte delle stesse stazioni della NOAA, presentano alcuni numeri diversi che non riesco a spiegarmi, se si vanno a guardare alcuni dettagli regionali (Africa e Americhe), anche se la maggior parte delle anomalie sembra combaciare:
Access forbidden (403)
Da considerare anche che, sia per questi dati che per la NASA, l'Antartide freddo ha sicuramente un effetto "negativo" sulle temperature dell'Emisfero Australe, che NOAA non vede (o comunque non vede del tutto).
Si era parlato delle temperature satellitari proprio all'inizio di questo thread. Non nego affatto che siano un importante strumento di conoscenza ma, anche per quanto detto da altri forumisti, non si tratta di misure, per quanto ricordi, esenti da interpretazioni.
Inoltre la loro importanza, ai fini ambientali, mi pare molto più circoscritta delle temperature al suolo. Un albero non cresce in atmosfera, e la vita in genere si sviluppa al suolo o comunque secondo le temperature al suolo. Se noi ci (pre)occupiamo del GW è innanzitutto per gli effetti sulla biomassa e, in definitiva, dell'ambiente risultante. Quand'anche le temperature satellitari dovessero dimostrare un arretramento, a fronte di un aumento di quelle al suolo, sinceramente, non ne trarrei nessun motivo di conforto: la mia vita è qui, e qui è la vita di tutto ciò che mi circonda.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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