La settimana appena conclusasi ha fatto registrare un recupero davvero niente male delle anomalie termiche positive, al giorno 12 (incluso) infatti la situazione in Austria sulla media progressiva 1991-2020 e´ la seguente:
- Dato complessivo nazionale: siamo scesi a +0,4 sulla media
- Innsbruck e Seefeld (dato identico): siamo scesi a +0,7 di anomalia sulla progressiva 1991-2020 (e partivamo da un +4 tranquillo al giorno 6)
- Salisburgo e Vienna entrambe scese a +0,4 sulla 1991-2020 progressiva
- Un paio di stazioni sono addirittura in lieve territorio negativo: Zell Am See (-0,2) e Langen am Arlberg (-0,1), si tratta delle meno anomale che ho trovato nel portale di ZAMG
- Hotspost di questo Luglio e´ ancora la Carinzia: Klagenfurt, con +1,4 sulla 1991-2020, vince il poco invidiabile titolo di stazione con maggiore anomalia dell´Austria, come gia successo a giugno
P.S.: La prima decade su scala nazionale ha chiuso a +0,8 sulla 1991-2020, previsione centrata![]()
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
A ieri siamo circa a +0,4 dalla media 92/23 (non so se sia cambiata la media conteggiando il 2024.
Per come era partito il mese direi tanta roba...
Se si escludono i giorni 7 e 8, in cui secchi venti da SW hanno dominato la scena determinando due massime consecutive sopra i 35°, l'ondata di caldo coincisa con quasi tutta la decade non ha mai davvero affondato il colpo a Brindisi: il regime di brezza che si è instaurato dalla sera del 1° Luglio, dopo una settimana di gestione unica da parte delle correnti settentrionali, è stato infatti resistente e duraturo, e ha consentito di ottimizzare il rendimento termico minimizzando efficientemente le anomalie positive. Ne sono derivate temperature poco sopra la media, in alcuni casi addirittura nella media o sotto nelle minime, il tutto mentre era in corso una moderata, e soprattutto prolungata, ondata di caldo in libera atmosfera. A questa fase meteorologica, la più lunga, ne sono poi seguite altre due ciascuna della durata di 2 giorni: la prima, la più calda delle tre, è coincisa con i giorni 7 e 8 Luglio cui si è accennato; la seconda invece, dalle caratteristiche diametralmente opposte, si è distinta per un portentoso calo termico nei bassi strati della colonna (in quelli medio-alti nulla è cambiato) che al suolo si è manifestato con un crollo soprattutto delle massime (ancor più accentuato, quasi -10°, dal contrasto con quelle dei due giorni prima!) ed il ritorno di una forte tramontana secca e fresca.
Di seguito le medie termiche della prima decade di Luglio 2025 a Brindisi Casale:
media min: 23° (+2,6° dalla decadale 71/00)
media max: 31° (+2,7° dalla decadale 71/00)
media tot: 27° (+2,65° dalla decadale 71/00)
La forte anomalia positiva dalla 71/00 si sgonfia se si usano riferimenti più recenti, già solo la trentennale immediatamente successiva: la decade ha chiuso a +1,75° dalla decadale 81/10; +1,35/1,45° dalla decadale 91/20 e +1,35° dalla decadale 2011/20.
Per quanto dalla descrizione che ne ho fatto finora, e anche dalla stessa lettura delle anomalie rispetto alle medie dell'ultimo trentennio, possa sembrare che sia stata una prima decade di Luglio calda ma sostanzialmente anonima, la realtà racconta una storia diversa poichè, in ultima analisi, si è trattato addirittura della sesta più calda prima decade del mese dal 1951 a pari merito con la prima decade di Luglio 2003, mancando peraltro l'ingresso nella top 5 per un solo decimo!
La decade nei confronti della quale quella del 2025 perde la possibilità di accedere alla top 5 è la prima del 1988, proprio la decade della più potente ondata di caldo di tutti i tempi sia in termini di altezze gpt (sopra i 6000 m a 500 hPa, mai più accaduto) sia in termini di valori raggiunti a 850 hPa (unico superamento accertato dei 29° a quella quota): la prima decade di Luglio 1988 era la più calda all'epoca in cui avvenne, e lo rimase fino al 1993 prima di essere superata dal 1994 di mezzo grado e poi ancor più vistosamente da 2000, 2008 e 2012. Il declassamento subito dalla prima decade di Luglio 1988, dal primo gradino del podio ad un attuale quinto posto che scricchiola sempre più, è esemplificativo del destino cui sono andate incontro molte decadi estive del passato, ai tempi stupefacenti per le imprese che fecero e oggi invece avvicinate o superate da decadi che nemmeno paiono essersi impegnate sul serio per conseguire questo risultato: non è qualcosa di estraneo anche al resto dell'anno, tuttavia è in estate che questo evidente squilibrio conosce il suo massimo poichè è in questa stagione che la drammatica evoluzione climatica legata al riscaldamento globale si acuisce nel settore mediterraneo. Come sono solito ricordare: ciò che un tempo era normale oggi è eccezionale e ciò che un tempo era eccezionale oggi è la norma.
Ma allora, come riconciliare la contraddizione tra una decade che io stesso ho percepito, e descritto, come niente di rilevante, ed un dato finale della media che invece recita il contrario?
La risposta è nelle due massime sopra i 35°, gli unici valori decadali che davvero si sono discostati, ed in maniera significativa, dal resto di una decade altrimenti piuttosto calma: da sole, le max di 36.7° del 7/7 e di 35.1° dell'8 innalzano infatti la media max di ben +1,2° (!!), mentre la media complessiva della decade scende, se si escludono quelle due giornate, di -0,6°.
Intendiamoci, nemmeno in tale scenario sarebbe risultata una decade fresca, si sarebbe andata a piazzare nel territorio delle prime decadi di Luglio 2019 e 2021 infatti, certamente decadi calde e attorno alla decima posizione su 75 anni, tuttavia oltre mezzo grado in meno giustifica ampiamente come mai non sia parsa una decade così tanto calda, specialmente se il confronto lo si pone con l'ultima settimana di Giugno in cui i 26,5° non erano la media grezza bensì quasi quella minima!
A proposito di minime, la media minime conquista il quinto posto tra le più alte in prima decade di Luglio dal 1951: batte di +0.1° la media min proprio del 1988, perde però il confronto con la prima decade del 2003 sempre per -0,1°. Nel complesso, le restano davanti le medie minime (nell'ordine) di 1994 (24°), 2008 (23.8°), 2012 (23.6°) e, appunto, 2003 (23.1°).
Sempre un quinto posto vale anche la minima più bassa la più alta (20,7°) per la prima decade di Luglio dal 1951: solo nel 1994, 2008, 2012 e 2003 non si è scesi neanche una volta sotto i 20.5°. Anche stavolta il 2025 perde per appena -0,1° nei confronti del 2003 (che ebbe come minima più bassa decadale 20,8°). Il quinto posto era stato stabilito solo 4 anni fa dalla prima decade di Luglio 2021, che ebbe come minima decadale di 20,4°.
Non ci sono dati significativi per quanto concerne massime o medie grezze, ci sono state infatti in passato giornate ben più calde del 7/7/2025 (24,9/36,7° con media grezza 30,8°); inoltre il rinfresco giunto gli ultimi due giorni ha cancellato anche la competizione per la massima più bassa e/o la media grezza del giorno più fresco le più alte.
Atmosfera- Per l'intero corso della decade, e fin quando non ho scritto l'analisi relativa al suolo, ho creduto che il caldo si fosse concentrato molto più in atmosfera di quanto avesse fatto sulla terraferma; è stato dunque sorprendente scoprire che, contrariamente a quanto ho sempre pensato, la realtà fosse stata opposta: se al suolo, come già detto, è stata la sesta più calda prima decade di Luglio dal 1951 (ad un decimo dal quinto posto!), in atmosfera nessuna quota ha mai potuto neppure competere per l'ingresso in top 5, tra l'altro una top 5 non degli ultimi 75 ma 50 anni!
Le medie (ricostruite) sono state:
- 850 hPa: 18,9°
- 700 hPa: 7,8°
- 500 hPa: -8,7°
- ZT: 4525 m
Di tutte queste, soltanto la quota media dello zero termico ha ambito a posizioni di rilievo, anche se il discorso si fa estremamente complesso quanto a discernere la sua esatta collocazione nelle classifiche, per due fattori:
- la media è frutto di 20 dati stimati, afflitti da potenziale errore; la reale quota dello ZT potrebbe pertanto essere stata più bassa fino a -50 m (4474 m la stima minima) quanto più alta di una ventina di metri (4542 m la stima max)
- incredibile a credersi e a dirsi, ma tutto vero, c'è un folto numero di anni che ha registrato una quota media dello ZT proprio in un ristretto intervallo di circa 15-20 m nel quale si è piazzato anche il dato del 2025 (e non solo, lo stesse fecero 2021 e 2024!): fatta eccezione per il 1988, la cui media fu 4800 m, si può sostanzialmente definire un secondo gradino del podio che è in realtà una classe di valori, tutti compresi tra 4525 m e 4538 m, e che comprende al suo interno ben 5 anni (2004, 2012, 2021, 2024 e 2025)!
Ora, il 2025 potrebbe in realtà essersi piazzato dietro tutti gli altri nella stessa classe, d'altro canto lo stesso si potrebbe dire di 2021 e 2024, le cui medie furono anch'esse frutto di ricostruzioni e dunque di una stima (i radiosondaggi mancano proprio dal 2021). Dall'altra parte, è plausibile che il dato reale possa addirittura essere stata superiore a tutti gli altri tranne il 1988.
E' impossibile trovare il bandolo della matassa, assomiglia un po' alla questione della posizione dell'elettrone nella meccanica quantistica, contemporaneamente in più punti (nube elettronica) ma anche in uno solo, e d'altro canto anche lì si parla non a caso di probabilità: ci si deve pertanto accontentare di sapere che la media dello ZT del 2025 è certamente dietro al 1988 ed in competizione serrata con altri 5 anni in quella che è sostanzialmente un enorme secondo posto dal 1974, potendosi trovare nella realtà contemporaneamente tanto al secondo posto quanto al sesto.
Questo quadro peculiare, fatto di svariate prime decadi del passato così ammassate a contendersi i primi posti, esiste anche a 500 hPa per la media termica, addirittura ancora più esacerbato: mentre per lo ZT, infatti, esiste almeno il 1988 che si smarca nettamente dagli altri 5 contendenti, per la T500 le 9 più calde prime decadi di Luglio degli ultimi 50 anni sono tutte concentrate in un fazzoletto di 3 decimi, tra -8.5° e -8.8°, con un primo posto che di fatto non esiste dato che è condiviso da ben 4 anni, tra i quali figura pure lo scorso (2024)! La prima decade di Luglio 2025, con una media stimata di -8.7° a 500 hPa, si aggiunge ad una top 10 (dal 1974) caotica, piazzandosi a soli -0,1/-0,2° dal record (tenendo conto di un potenziale errore di -0,1° nella stima) ma nonostante questo in una posizione imprecisata tra il quinto ed il sesto posto!
L'assurdo ammasso che le più calde prime decadi di Luglio degli ultimi 50 anni hanno creato in medio-alta troposfera è senza eguali nel panorama annuale, e costituisce una situazione ai limiti del comico perchè è difficile credere che così tante decadi (si arriva a 9 per la T500!) sparse per 35 anni abbiano sistematicamente chiuso entro lo stesso, limitato, range! Il fatto che il fenomeno si ripeta a due quote tra loro discretamente indipendenti (ZT e 500 hPa) ma al tempo stesso vicine (poco più di 1000 m le separano) testimonia che non si tratta di casualità o di errori nelle misure o nelle stime, piuttosto dimostra la coerenza della colonna.
La ripetitività del fenomeno anche nelle estati recenti (tra le 5 decadi che si contendono il secondo posto per la più alta quota di ZT, e tra le 9 decadi che si contendono il primato di più calda a 500 hPa, si ritrovano ben 3 degli ultimi 5 anni, ovvero 2021, 2024 e 2025!), che eppure hanno vissuto un'ulteriore degenerazione, lascia intendere che esso possa ulteriormente ripresentarsi nei prossimi anni e sottintende l'idea che, forse, la prima decade di Luglio a quelle quote, più di tanto, non riesca a fare, e che quello sia il limite delle sue possibilità: in effetti l'alta troposfera non è lo strato limite planetario, essa risente meno del feedback di lapse rate e per sua stessa natura ha una varianza ridotta che significa, anche, una corsa al record meno forsennata ed un trend "asintotico" delle prestazioni. E' bene però parlare con prudenza, di questi tempi, di simili supposizioni: anche la seconda decade di Luglio pareva così ad esempio, fino a qualche anno fa, poi è arrivato il 2023 e l'anno dopo il 2024 che hanno sconvolto ogni convinzione precedente. Può darsi, dunque, che semplicemente una prima decade di Luglio che si distingua davvero in alta troposfera non si sia, per motivi stocastici, ancora verificata, e che potrebbe farlo in uno dei prossimi anni. Non resta, in tal senso, che aspettare per confermare, o confutare, le varie ipotesi elaborate.
Tra gli altri dati atmosferici, si segnalano:
- il sesto posto per la media della quota gpt 500 hPa (5857 m) tra tutte le prime decadi di Luglio dal 1974, +1 m dal 2015 e dietro al 2021, che occupa l'ultimo posto della top 5, di -5 m
- lo ZT più basso, tra i 4100 e i 4200 m, a seconda delle stime tra il secondo e, addirittura, il quinto posto; se si considera il valore più probabile (4200 m) il dato sarebbe al secondo posto tra tutte le prime decadi di Luglio dal 1974, -200 m dietro il solito 1988; curioso considerare come anche per questo parametro, coincidenza legato allo ZT, si ritrovi nuovamente una inusuale densità di anni che videro tutti più o meno lo ZT nello stesso intervallo, in 4 casi addirittura entro soli 20 m
- il secondo posto, potenziale record se si considera come veritiera la stima superiore, per la più alta T500 minima (-11,1°) in prima decade di Luglio dal 1974, davanti al 2021 di +0.1° e dietro al 1988 di -0,2° - da sottolineare, però, la possibilità, descritta pocanzi, che in realtà il valore più basso a 500 hPa sia stato -10.8°, nel qual caso si batterebbe di +0,1° anche il 1988; quanto appena detto rappresenta forse il dato potenzialmente più rilevante della decade, tanto sorprendente quanto inaspettato
Infine, necessita di una menzione l'irruzione fresca degli ultimi due giorni: limitata esclusivamente ai bassissimi strati (sopra i 2000 m non si è percepito un calo rilevante), ha fatto registrare la più bassa temperatura a 850 hPa (9,4°) nel mese di Luglio dal 2016, prima ancora bisogna risalire al 2008 per trovare un'altra inferiore.
Il dato assume ancor più importanza se lo si inserisce all'interno della prima decade del mese: era dal remoto 1998 che non si scendeva sotto i 10° a 850 hPa in prima decade di Luglio (per quanto incredibile è accaduto invece più volte in seconda decade, incluso nelle ultime due ovvero nel 2008 e nel 2016!), pertanto è stata la più bassa temperatura a 850 hPa nella prima decade del mese nel nuovo secolo. Si interrompe così un periodo di digiuno che perdurava dagli anni Novanta, quando invece era quasi un appuntamento annuale vivere un episodio del genere nella prima decade di Luglio.
Per la stesura di questo resoconto sono andato a recuperare quello che scrissi 4 anni fa relativamente alla prima decade di Luglio 2021, che ricordavo fosse stata molto calda: è stato grande lo stupore quando, leggendolo, mi son reso conto che questa prima decade di Luglio in atmosfera è stata pressocchè la copia perfetta al decimale (tranne a 700 hPa, dove il 2025 è stato decisamente meno caldo) di quella di 4 anni fa! In parte lo si era già visto, infatti il 2021 rientra nel folto gruppo di anni, cui ha fatto il suo ingresso anche il 2025, che a 500 hPa e per lo ZT si sono piazzati tutti attorno allo stesso valore.
Molto interessante è stato inoltre percepire lo stato d'animo che trasudava dalle parole che usavo e dai concetti che esprimevo, ben diverso dal tono invece quasi fin troppo accomodante che ho utilizzato in questo resoconto, una differenza ulteriormente esaltata dal fatto che eppure questa prima decade di Luglio è stata ben +0,7° più calda al suolo di quella del 2021: 4 anni fa dominavano la sorpresa, il lieve sarcasmo adottato come arma per stemperare e nascondere un'amarezza e uno sconforto di fondo, la nostalgia; oggi prevalgono una pacata rassegnazione (senza risentimento, solo mera constatazione dello stato delle cose), il distacco, una cosciente lucidità ed una volontà di trovare e guardare i lati positivi. E' evidente, non è solo il clima che sta cambiando, sono anche io, ed è un cambiamento spinto da un necessario spirito di adattamento dopo 4 anni nei quali Luglio e l'estate hanno mostrato lati di sè che ancora nel 2021 non conoscevo nè mai avrei potuto anche solo immaginare prima ancora che pensare.
Invito a leggere il resoconto del 2021 quindi, sia per cogliere le varie differenze di sfumature nello stile descrittivo ma anche perchè ci sono ulteriori dati che illustrano bene quanto il clima della prima decade di Luglio sia cambiato rispetto a quello degli scorsi decenni:
Luglio 2021: anomalie termiche e pluviometriche
Ultima modifica di burian br; 16/07/2025 alle 16:28
Qui a ieri il mese è a 27.6° di media a +1.0° sulla media finale mensile, tra l'altro è al secondo posto appaiato con luglio 2015 e con davanti solo luglio 2023. L'anomalia rischia di salire ulteriormente visto i giorni caldissimi previsti la prossima settimana, appare assai probabile a questo punto un piazzamento a podio.
E arrivati al 15 luglio, è tempo di un primo parziale bilancio su come sta trascorrendo quella che un tempo definivamo la “bella stagione”. I dati riguardano la mia serie storica di Falcone con 15 anni all’attivo e che comprendono (fortunatamente o sfortunatamente a seconda dei punti di vista) alcune delle estati più calde degli ultimi anni. Quella di quest’anno, a dispetto delle sensazioni, sta risultando al momento una calda prima parte estiva tanto da risultare a podio in quasi tutte le categorie prese in esame e in alcune anche tra primo e secondo posto nonostante non si siano avute ondate di calore monstre a cui ormai siamo abituati dal 2021 in poi. E proprio questo ulteriore step, ossia registrare decadi o mesi da podio o da record senza avere particolari avvezioni calde come avvenuto la scorsa estate, rende più inquietante lo scenario che ogni estate ormai ci pone davanti. Ecco i grafici con i dati delle medie di temperature massime, minime e integrali giornaliere nel primo, nel secondo il numero di massime e minime tropicali e nel terzo le temperature massime e minime più alte dall’1 giugno al 15 luglio:
Immagine 2025-07-16 131051.jpg Immagine 2025-07-16 124458.jpg
- media temperatura massima = 29.4°, 3° posto su 16 dietro le estati 2012, 2019 e 2022
- media temperatura minima = 22.8°, 2° posto su 16 dietro l’estate 2022
- media integrale = 26.4°, 1° posto su 16 in ex-aequo con l’estate 2022
- anomalia della temperatura massima pari a +1.1° rispetto alla media 2010-2024 del periodo 01/06-15/07
- anomalia della temperatura minima pari a +1.5° rispetto alla media 2010-2024 del periodo 01/06-15/07
- anomalia della temperatura media integrale pari a +1.5° rispetto alla media 2010-2024 del periodo 01/06-15/07
- prima metà dell’estate 2025 insieme a quelle del 2012, 2019 e 2022 ad arrivare al 15 luglio con una media di temperatura massima ≥29.0°
- prima metà dell’estate 2025 insieme a quelle del 2012, 2019 e 2022 ad arrivare al 15 luglio con una media integrale ≥26.0°
- prima metà dell’estate 2025 insieme a quella del 2022 ad arrivare al 15 luglio con una media di temperatura minima ≥22.5°
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- 18 massime tropicali (tutte over 30 e nessuna over 35), 2° posto su 16 dietro l’estate 2012 (22)
- 39 minime tropicali (35 over 20, 4 over 25), 2° posto su 16 dietro l’estate 2022 (43)
Immagine 2025-07-16 131129.jpg
- Massima più alta 32.4°, 5° posto tra le massime più alte più basse dietro alle estati 2013, 2018, 2020 e 2023
- Minima più alta 25.3°, 7° posto tra le minime più alte dietro alle estati 2011, 2012, 2016, 2019, 2021 e 2022
In ultimo, ma non meno importante, il dato relativo alle piogge. La prima parte dell’estate 2025 si sta rivelando estremamente secca tanto da risultare la 2° prima parte estiva più secca con appena 1.3 millimetri accumulati. Peggio ha fatto solamente la prima metà dell’estate 2012 quando non cadde nemmeno una goccia con zero millimetri spaccati:
Immagine 2025-07-16 131148.jpg
In conclusione, questi sono dati a livello locale che denotano una situazione molto calda in linea con le estati post 2020 ma credo che anche a livello regionale questa prima parte dell’estate stia risultando particolarmente calda pur senza picchi massimi estremi, basta citare giugno che ha chiuso tra i primi 3/5 più caldi in tutte le stazioni AM/ENAV che hanno una serie molto più lunga della mia ed anche questa prima parte del mese di luglio, tolto il break tra il 9/12, sta proseguendo sulla falsariga del mese precedente.
Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto
ESTREMI ASSOLUTI (inizio raccolta dati 01-01-2010):
Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
Windchill più basso: -5.3°C il 07-01-2017
Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
Rain rate più alto: 225 mm/hr il 17-01-2025
Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013
Medie 1-20 luglio e anomalie rispetto alla mensile
Alghero Fertilia
Minime 20,2°C (+2°C 1991/2020)
Massime 32,6°C (+1,6°C 1991/2020)
Precipitazioni 15 mm (+4 mm 1991/2020)
Olbia Costa Smeralda
Minime 21°C (+1,7°C 1991/2020)
Massime 34,3°C (+2,2°C 1991/2020)
Precipitazioni 0 mm (-13,4 mm 1991/2020)
Cagliari Elmas
Minime 22,1°C (+2,1°C 1991/2020)
Massime 34,2°C (+2,6°C 1991/2020)
Precipitazioni 0 mm (-4,7 mm 1991/2020)
L'Aquila Roio Piano (abitazione) seconda decade luglio 2025 anomalia termica positiva +1° sopra media su base decadale luglio periodo 2000-2024
L'Aquila Roio Piano temperature medie seconda decade luglio 2025 :
min +12° max +30,6° media +21,3°
L'Aquila Roio Piano temperature medie seconda decade luglio periodo 2000-2024 :
min +11,6° max +29° media +20,3°
Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.
Nel Sud Veneto ma Veronese escluso, dai dati ARPAV al 19 luglio (prima e seconda decade) le anomalie sono tutte comprese tra +0,5°C e +1,5°C dalla media mensile 1991/2020
2025 -> estremi: -3,1°C (13/1)/37,9°C (26/6)
vento massimo: 58,7 km/h ENE (14/2)
UR minima: 28% (15/8)
Dopo due anni in cui è stata fulcro e parte centrale dell'estate, protagonista e iniziatrice di due delle più potenti e/o durature ondate di caldo di tutti i tempi, nel 2025 la seconda decade di Luglio torna in sè, a quella oasi che aveva sempre costituito fino a soli 3 anni fa anche nel mezzo delle stagioni moderne sempre più travagliate e nelle quali questo periodo dell'anno, che ne segnava il raggiungimento e superamento del giro di boa, era un momento in cui il clima stesso sembrasse voler rallentare e ridurre la tensione dopo le prime ondate di caldo intense tra fine Giugno e inizi di Luglio ed in vista delle settimane più calde dell'anno intero a cavallo tra fine Luglio e prima metà di Agosto. Non si tratta di un'immagine per illustrare il concetto: analizzando le medie decadali 91/20 si distingue nettamente la lieve flessione delle medie proprio in corrispondenza della seconda decade di Luglio, 25.4°, tra i 25.6° della prima e i 26.1° della terza, flessione che non esisteva prima dell'ultimo trentennio anche se c'era sempre stato, anche prima del 2000, un plateau tra prima e seconda decade di Luglio, una sorta di stasi in attesa dell'ultimo scalino tra terza decade di Luglio e prime due di Agosto. L'estate, insomma, ha da sempre mostrato di voler prendersi una pausa ed un momento di rilassamento una volta giunta alla seconda decade di Luglio.
Una decade speciale, come la definii già nel 2019 e come ribadii nel 2023, dunque, "roccaforte" dell'estate brindisina, anche se forse più adatto sarebbe stato l'utilizzo di "archetipo", perchè con la sua minore variabilità non era mai stata particolarmente fredda quando eppure le estati d'un tempo lo permettevano (anni 60 o 70) nè mai troppo calda quando, con l'avanzare del GW, le estati hanno cominciato a scaldarsi e a vivere ondate sempre più mostruose, rappresentando pertanto in ogni epoca la più sincera ed onesta espressione dell'estate mediterranea tipica della zona.
L'avvento delle seconde decadi di Luglio 2023 e 2024 ha rotto tutto questo, infrangendolo peraltro nella maniera più eclatante possibile a botta di due decadi record consecutive e di centinaia di primati decadali, mensili o stagionali/annuali battuti; è curioso ma al tempo stesso ironico che lo stesso sia accaduto pure in prima decade di Aprile nel 2024 stesso, proprio in quella che è un'altra decade dell'anno non cambiata molto (in quel caso addirittura per nulla!) nel corso dei decenni.
E' stata, in poche parole, una decade tranquilla, che non ha esitato a regalare momenti di fresco (3 minime sotto i 20°, due sotto i 18.5°) pur mantenendo sempre standard di clima estivo tipico del periodo, come risulta dalle medie finali della seconda decade di Luglio 2025 a Brindisi Casale:
media min: 21,3° (+0,8° dalla decadale 71/00)
media max: 29,4° (+0,9° dalla decadale 71/00)
media tot: 25,35° (+0,85° dalla decadale 71/00)
Si ritorna finalmente su temperature più vivibili dopo due decadi, la terza di Giugno e la prima di Luglio, che erano state rispettivamente +0,5° e +1,6° più calde, ma si ritorna su valori accettabili anche rispetto all'anno scorso e due anni fa quando la seconda decade chiuse oltre i 28° di media e nel 2024 addirittura ad un decimo dai 29° quale più calda decade della storia!
Rispetto a riferimenti più recenti ha chiuso a +0,15° dalla decadale 81/10 e praticamente in media (+0,05°) 1991/2020 e 2011/20: oltre a confermare che la decade sia rientrata nei ranghi della normalità del passato prossimo, le anomalie dimostrano anche la scarsa evoluzione cui era andata incontro la decade prima dello scorso biennio, solo +0.2° tra 1981 e 2020 con il principale salto (oltre mezzo grado) completamente ascrivibile al passaggio tra anni 70 e anni 80.
Da evidenziare come la massima di 34,1° del 20 Luglio abbia pesantemente inciso sulla media max e sulla media complessiva finali: senza di essa, infatti, la decade avrebbe chiuso circa -0,2° più fredda per media complessiva e ben -0,4° più fredda per media max, a poco più di mezzo grado dalla 71/00.
Da perfetta seconda decade di Luglio pre-2020 essa è stata anche il ritratto dell'anonimato: non ci sono da segnalare statistiche di alcun genere, nè in quota nè in atmosfera, nè per temperature nè per altezze gpt.
Meritano una menzione veloce, ma solo perchè erano anni che non si vedevano, le due minime sotto i 18.5° dei primi due giorni, frutto di una delle irruzioni fresche più ficcanti a 850 hPa degli ultimi 15-20 anni a Luglio che, seppure in quota avesse già esaurito i suoi effetti all'inizio della decade, al suolo si è fatta sentire proprio allora.
La minima di 18° dell'11/7, in particolare, è stata la più bassa degli anni 20, per trovarne una analoga bisogna tornare al 2020 e prima ancora al 2019; sono tuttavia proprio le due minime consecutive sotto i 18.5° a costituire il dato più rilevante, è necessario infatti tornare al 2015 per trovarne due di fila ancora più basse.
Evoluzione delle anomalie rispetto alla 71/00 della seconda decade di Luglio, dal 1951 al 2025 a Brindisi Casale:
11-20 Lug 1951-2025 Brindisi.png
I dati della 2° decade di luglio a Falcone (media decadale 2010-2024):
media temperatura massima = 29.8° (+0.1)
media temperatura minima = 23.5° (+0.5)
media integrale decadale = 27.1° (+0.5)
Pur non avendo registrato un'anomalia eccessiva, si piazza al 6° posto su 16 tra le seconde decadi di luglio più calde. Quasi una decade normale, c'è da dire che proprio la seconda decade di luglio è stata negli ultimi anni quella meno soggetta a picchi di caldo. Basti pensare che dal 2016 al 2022, quindi sette consecutive, sono state tutte poco sotto la norma o in media e mai sopra, poi è arrivato l'exploit del 2023 che l'ha vista primeggiare quale seconda decade di luglio più calda e quella dello scorso anno che si è piazzata al 3° posto. Terza decade invece che si prepara ad una prima parte molto calda almeno fino al 26.
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A 850 hPa anomalie maggiori, chiude con media di 19.9° a +2.1° sulla 81-10 e a +1.9° sulla 91-20 piazzandosi al 9° posto tra le seconde decadi di luglio più calde dal 1974.
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ESTREMI ASSOLUTI (inizio raccolta dati 01-01-2010):
Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
Windchill più basso: -5.3°C il 07-01-2017
Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
Rain rate più alto: 225 mm/hr il 17-01-2025
Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013
Ecco la parte centrale di luglio per i radiosondaggi di Udine-Rivolto:
• Media ad 850 hPa 13.9°C, +0.1°C dalla media 1991/2020, estremi 10.2°C/17°C, ventiduesimo posto su 45 tra le più fresche, sei valori sopra i quindici gradi.
• Quota media ZT 3624 metri, -46 dalla media, estremi 2999/4174 metri, diciottesimo posto tra le più basse, sei valori inferiori ai 3500 metri (di cui uno sotto i tremila) e due sopra i quattromila.
• Geopotenziali 500 hPa 5782 metri, -1 dalla media, estremi 5720/5830 metri, ventesimo posto tra le più basse insieme al 2018.
Seconda decade di luglio che è stata presa in pieno dalla nuova fase che è iniziata a partire dal giorno otto.
In quota la temperatura si è mantenuta sopra i dieci gradi, con qualche occasionale e breve superamento dei quindici; lo zero termico è rimasto spesso sopra i 3500 con soli due valori oltre i quattromila ed infine i geopotenziali hanno superato poche volte i 5800.
In pratica, la situazione è stata opposta a quella che abbiamo avuto per la gran parte di giugno; anche al suolo la situazione si è ribaltata, le medie e le massime giornaliere sono rimaste quasi sempre sotto i 25 ed i trenta gradi con anche un po' di instabilità.
L’estate non è andata in crisi come ad esempio nel luglio 2000 e 2011, ma ora sta mostrando il suo volto “normale” e moderato.
La prima metà estiva ha avuto le medie seguenti in quota: 15.1°C (+2.5°C), 3925 (+457) e 5831 metri (+74).
Per la temperatura, ha eguagliato la 2019 al primo posto; per lo zero termico ed i geopotenziali ha stabilito i nuovi record battendo la 2022 in entrambi casi (di 74 e sedici metri).
Essa ha eguagliato o migliorato anche i record per i geopotenziali ad 850 ed a 700 hPa, oltre che per le temperature a 700 ed a 500 hPa.
Da notare che l’anno scorso erano stati migliorati i record della seconda metà estiva, quest’anno della prima; i record della seconda cominciavano ad essere datati (2003 per la temperatura, 1992 per lo zero termico ed i geopotenziali a 500 hPa), i record della seconda erano recenti.
Al suolo (stazione di Udine-S.Osvaldo) ha avuto queste medie: 18.2°C (+2.2°C), 24.5°C (+2.7°C) e 30.5°C (+2.8°C); per le temperature massime è al quinto posto tra le più calde, è al terzo per le altre due.
Questi risultati non stupiscono, del resto abbiamo avuto un giugno caldissimo e con zero termico e geopotenzali clamorosi, con alcuni giorni freschi in luglio (seguiti da giornate circa in media).
Probabilmente quest’estate non riuscirà ad insidiare le primissime, ma penso che potrebbe posizionarsi nel gruppo di estati che seguono le migliori; in ogni caso, fino agli anni Novanta e Duemila un’estate che si fosse posizionata nel gruppo delle inseguitrici sarebbe stata caldissima ed a livello delle migliori, ora non è così.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
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