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Risultati da 151 a 160 di 184
  1. #151
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Almeno teoricamente non ci dovrebbe essere gran differenza fra alto Mugello e alto Casentino, le posizioni si somigliano abbastanza: sono chiuse su tre lati da montagne relativamente alte, ma non così alte da inibire le precipitazioni tirreniche da un lato e gli spifferi freddi continentali dall'altro. Altitudine analoga, la valle di Firenzuola è una conca piccola, mentre il Casentino è una valle piuttosto lunga e ampia. Forse Firenzuola in inverno è più "cuscinettara", mentre il Casentino soffre di più lo scirocco, anche se riceve meglio con gli sfondamenti da est.

  2. #152
    Vento fresco L'avatar di Turboappennino
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    [QUOTE=albedo;1057894662]Almeno teoricamente non ci dovrebbe essere gran differenza fra alto Mugello e alto Casentino, le posizioni si somigliano abbastanza: sono chiuse su tre lati da montagne relativamente alte, ma non così alte da inibire le precipitazioni tirreniche da un lato e gli spifferi freddi continentali dall'altro. Altitudine analoga, la valle di Firenzuola è una conca piccola, mentre il Casentino è una valle piuttosto lunga e ampia. Forse Firenzuola in inverno è più "cuscinettara", mentre il Casentino soffre di più lo scirocco, anche se riceve meglio con gli sfondamenti da est. [/QUOTE]

    Quotone alla grande, è da anni che seguo il tempo da cliff, ho la sua stazione tra i preferiti in alto, abbinando i dati alle foto e alle varie analisi di Cliff posso dirti che mi hai tolto le parole di bocca!!!!

    in normali infiltrazioni da Est (che colpiscono principalmente il centro - sud adriatico) semmai qui ci scappa la sfiocchettata o al più un accumulo irrisorio; mentre in Casentino si possono rilevare anche diversi centimetri e oltre a seconda ovviamente della situazione barica che va presentandosi.

    Con lo scirocco, il discorso cambia anche e soprattutto per l'orografia del territorio, se le temperature in quota rimangono al massimo tra 0 e 1 grado dopo un periodo piuttosto freddo, non di rado nevica fino al fondovalle. Importante sono le termiche alle medie quote tanto è vero che in caso di scaldata intensa vi è gelicidio, fenomento ancora più frequente nella vallata del senterno che va dalla Pieve di Camaggiore, a Tirli, Passo del Paretaio fino a Palazzuolo sul Senio.

    Spesso lo scirocco alle basse quote diventa un Nw freddo e la neve è copiosa.

    Può piovere sulla Futa e sul Giogo ma già essere neve abbondante dalla Traversa e da Rifredo (Due km più a Ne) e così fino al fondovalle.

    Verificando i dati di Cliff in queste occasioni vedo che alla stessa quota la temperatura si alza molto più velocemente.

    Con venti da Sw invece il pratomagno ripara un po' il Casentino e dovrebbe all'inizio essere meno intensa la scaldata con neve da prefrontale fino alle medie -basse quote (Ovvio se a seguito di un'irruzione fredda).

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Visualizza Messaggio
    Io ve lo dico: la nuova Serie 1 sembra il risultato di una violenza sessuale. Nello specifico, sembra che una Serie 5 GT abbia abusato di una Polo.

  3. #153
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Comunque avete un bel clima rispetto al resto della Toscana.
    Forse ci metterei qualche altra vallata appenninica, tipo Garfagnana e Lunigiana soprattutto per le abbondantissime precipitazioni. Però per il freddo penso che siete al top dell'Italia centrale (a quella quota, ovvio), e per le situazioni nevose ve la giocate alla pari con altre vallate adriatiche di Marche e Abruzzo. Con la differenza che queste fanno dei botti incredibili più che altro con stau da est ripetuto, mentre in Mugello e Casentino può nevicare indifferentemete da rodano, sfondamento da est, sud-ovest o scirocco con cuscinetto.

  4. #154
    Brezza tesa L'avatar di Cristian_Marchi
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Citazione Originariamente Scritto da albedo Visualizza Messaggio
    Comunque avete un bel clima rispetto al resto della Toscana.
    Forse ci metterei qualche altra vallata appenninica, tipo Garfagnana e Lunigiana soprattutto per le abbondantissime precipitazioni. Però per il freddo penso che siete al top dell'Italia centrale (a quella quota, ovvio), e per le situazioni nevose ve la giocate alla pari con altre vallate adriatiche di Marche e Abruzzo. Con la differenza che queste fanno dei botti incredibili più che altro con stau da est ripetuto, mentre in Mugello e Casentino può nevicare indifferentemete da rodano, sfondamento da est, sud-ovest o scirocco con cuscinetto.
    Come Temperature è proprio quello che cercavo. Come Precipitazioni come è messa Firenzuola?
    Il peggiore inverno che abbia mai visto?
    Il 2006/2007!!!

  5. #155
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Citazione Originariamente Scritto da Luxorlaluce Visualizza Messaggio
    Come Temperature è proprio quello che cercavo. Come Precipitazioni come è messa Firenzuola?
    Sui 1300 mm annui.

  6. #156
    Brezza tesa L'avatar di Cristian_Marchi
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Citazione Originariamente Scritto da albedo Visualizza Messaggio
    Sui 1300 mm annui.
    Anche le precipitazioni non sono male. Ma come sono distribuite??? In estate fa qualche forte temporale estivo?
    Il peggiore inverno che abbia mai visto?
    Il 2006/2007!!!

  7. #157
    Vento moderato L'avatar di appennino
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Citazione Originariamente Scritto da albedo Visualizza Messaggio
    Alt! Stavolta ho sbagliato io.
    Dunque, media 61-90: 11,0°
    Comunque di 1,5° superiore a quella 1991/2005. Troppo, secondo me, nonostante il global warming

    Ecco il riepliogo mese-mese (T. min/max/media)

    Gennaio - 2,4/6,5/2,1
    Febbraio - 0,9/8,2/3,7
    Marzo 1,4/11,3/6,4
    Aprile 4,9/15,3/10,1
    Maggio 8,3/19,5/13,9
    Giugno 11,6/23/17,3
    Luglio 13,7/26,5/20,1
    Agosto 13,6/26,2/19,9
    Settembre 10,9/22,3/16,6
    Ottobre 7,2/17,3/12,3
    Novembre 2,8/11,5/7,2
    Dicembre -1/7,2/3,2

    Anno 5,8/16,2/11
    non escluderei che per località con anomalie termiche negative il GW possa enfatizzarsi e quindi mentre nel resto del territorio l'aumento di temperatura è più contenuto in alcuni fondovalle si registrano aumenti maggiori.
    L'influenza sulle media annuale è ridotta ma basta pensare per un fondovalle quanto cambiano le temperature invernali con 10 giorni in meno di neve al suolo: a parità di condizioni ci sono 4-6 gradi di differenza nelle massime. Per avere in un anno tre nevicate in meno con successiva durata della neve di 3 giorni basta anche mezzo grado in più mentre gli effetti sulle medie giornaliere dei successivi 3 giorni sono anche superiori a 2 gradi.
    Nelle valli appenniniche osservo da anni la distribuzione di alcune piante che indicano bene la presenza di gelo forte e/o prolungato, come ulivi, mimose, oleandri, pini domestici ed effettivamente dagli anni 90 ad oggi la distribuzione è aumentata e la loro crescita sta superando ampliamente il ciclo che precedentemente passava tra un periodo di gelo intenso e prolungato ed il successivo. Una parte del fenomeno è dovuta all'uso di cloni di piante sempre più resistenti ma di certo il riscaldamento sta modificando anche il paesaggio agricolo ed i giardini.

  8. #158
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Citazione Originariamente Scritto da appennino Visualizza Messaggio
    non escluderei che per località con anomalie termiche negative il GW possa enfatizzarsi e quindi mentre nel resto del territorio l'aumento di temperatura è più contenuto in alcuni fondovalle si registrano aumenti maggiori.
    L'influenza sulle media annuale è ridotta ma basta pensare per un fondovalle quanto cambiano le temperature invernali con 10 giorni in meno di neve al suolo: a parità di condizioni ci sono 4-6 gradi di differenza nelle massime. Per avere in un anno tre nevicate in meno con successiva durata della neve di 3 giorni basta anche mezzo grado in più mentre gli effetti sulle medie giornaliere dei successivi 3 giorni sono anche superiori a 2 gradi.
    Nelle valli appenniniche osservo da anni la distribuzione di alcune piante che indicano bene la presenza di gelo forte e/o prolungato, come ulivi, mimose, oleandri, pini domestici ed effettivamente dagli anni 90 ad oggi la distribuzione è aumentata e la loro crescita sta superando ampliamente il ciclo che precedentemente passava tra un periodo di gelo intenso e prolungato ed il successivo. Una parte del fenomeno è dovuta all'uso di cloni di piante sempre più resistenti ma di certo il riscaldamento sta modificando anche il paesaggio agricolo ed i giardini.
    Vero, molto interessante!

  9. #159
    Burrasca L'avatar di Borat
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Poi guardando le mappe delle anomalie mensili e dell'ultimo anno che vengono pubblicate mensilmente, si vede che alcune macro-aree si sono scaldate di più e altre di meno.

    Certe configurazioni "anomale" o "rare" che ultimamente si verificano con frequenza maggiore di un tempo possono incidere in certe zone di più e altre di meno. E' interessante anche l'interazione fra orografia locale e condizioni sinottiche a livello micro. Il caso di Aosta che è stato più volte sollevato in un altro topic. Se aumentano i venti da Nord, a priori ci si aspetta che vengano dal Nord Europa o quantomeno dalle Alpi e quindi siano freddi, abbassando le medie; ma lì fanno favonio e invece scaldano.

  10. #160
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Comuni freddi a parità di altitudine: confronto Firenzuola-Belluno

    Citazione Originariamente Scritto da Borat Visualizza Messaggio
    Poi guardando le mappe delle anomalie mensili e dell'ultimo anno che vengono pubblicate mensilmente, si vede che alcune macro-aree si sono scaldate di più e altre di meno.

    Certe configurazioni "anomale" o "rare" che ultimamente si verificano con frequenza maggiore di un tempo possono incidere in certe zone di più e altre di meno. E' interessante anche l'interazione fra orografia locale e condizioni sinottiche a livello micro. Il caso di Aosta che è stato più volte sollevato in un altro topic. Se aumentano i venti da Nord, a priori ci si aspetta che vengano dal Nord Europa o quantomeno dalle Alpi e quindi siano freddi, abbassando le medie; ma lì fanno favonio e invece scaldano.
    Certo, l'aumento degli effetti favonici per le località esposte a sud delle catene montuose è solo uno degli aspetti che concorrono all'aumento termico (come effetto, poi la causa sarà il Co2 o altro). Da quel che ho potuto verificare in questi ultimi 40 anni (facciamo che intorno ai 10 anni in su ero già in grado di osservare i fenomeni e compilare dati con un minimo di discernimento ), ne ricavo queste considerazioni:

    ISOLA DI CALORE. nei grandi agglomerati urbani (per esempio da me l'area metropolitana firenze-prato-pistoia), l'aumento è chiaramente superiore soprattutto per la minore capacità di irraggiamento notturno, che agisce sulle minime, sulla diminuzione della nebbia autunno-invernale ed altri piccoli fenomeni.
    Pertanto l'aumento termico medio è maggiore nei centri urbani medio-grandi che nei piccoli paesi e nelle aree spopolate.

    GPT E PRESSIONE PIU' ALTI. Fenomeno legato alla maggiore ricorrenza di configurazioni "calde": Hp africano, massimo di pressione sul Golfo di Biscaglia, Hp termici continentali meno efficaci e ingrombranti.
    Ho verificato personalmente con la mia modesta serie di dati che la nuvolosità è diminuita e sono aumentate le giornate classificate con "serene", che ad esempio nell'anno 2008 hanno superato, per la prima volta in 35 anni, quelle "miste" e "coperte".

    DIMINUZIONE PIOVOSITA'. E' una conseguenza diretta del punto precedente. La piovosità da queste parti è diminuita negli ultimi 20 anni intorno al 10-14%, con picchi del 20%. Diminuiti soprattutto i giorni di pioggia (meno l'intensità) e questo, ovviamente, comporta un minor numero di massime "basse", come nel caso del cielo coperto.

    DIMINUZIONE NEVOSITA' - La si riscontra soprattutto a quote medio basse, cioè collina e pianura. Il numero di episodi non è calato, ma è senz'altro calato il numero di nevicate con un certo accumulo e la durata al suolo del manto nevoso.

    EFFETTI FAVONICI - Essendo la Toscana settentrionale esposta a sud rispetto alla catena appenninica, soffre di effetti favonici dai quadranti settentrionali, più apprezzabili in situazioni anticicloniche con massimi collocati a nord-ovest (meno con irruzioni fredde da est). Una maggior presenza di venti favonici provoca nella piana Fi-Po-Pt molte giornate con minime relativamente elevate anche con cielo sereno, e per questo la zona si distingue da altre pianure toscane, come la Lucchesia (meno esposta) e il Valdarno sia inferiore che superiore.

    Per il momento mi fermo qui.

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