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  1. #1
    Vento forte L'avatar di Ricky nibi
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    Predefinito I siti nivologici - settore Orobie: dati aggiornati al 18 settembre!

    SERVIZIO GLACIOLOGICO LOMBARDO

    http://sgl.cluster.it

    - Campagna glaciologica 2006 -

    Settore montuoso
    ALPI OROBIE

    Evoluzione del manto nevoso residuo annuale

    GHIACCIAIO DEL LUPO

    Serie storica 1996-2006



    Il Ghiacciaio del Lupo ed il Bivacco Corti si trovano nelle Alpi Orobie Orientali sul confine fra la Provincia di Sondrio e la Provincia di Bergamo appartenendo tuttavia interamente alla prima.



    localizzazione dei punti di controllo e del bivacco sull'ortofoto del 2003 di proprietÃ* della regione lombardia.


    la superficie del Ghiacciaio del Lupo al 2 luglio 2006 impostata sulla base CTR regione Lombardia. (A.Gusmeroli)


    I controllo 27/28 maggio 2006
    Operatori
    Alessio Gusmeroli (S.G.L.); Riccardo Scotti (S.G.L.); Gian Mario Lucini; Davide Patriarca

    L’apparato viene raggiunto dalla Val d’Arigna il giorno 27 con pernottamento al Bivacco Corti, i rilievi nivologici sono stati eseguiti il giorno successivo (Domenica 28 Maggio). Il giorno 27 è stato installato un termo-igrometro datalogger al Bivacco Corti.


    Le condizioni d’innevamento in occasione del controllo
    Lo stato di innevamento della Val d’Arigna è quasi continuo oltre i 2000m, lungo la via di salita al Bivacco Corti si incontra la prima neve all’alpeggio della Piöda. Rispetto alle scorsa stagione è evidente la maggior consistenza degli accumuli valanghivi mentre per l’innevamento di origine diretta non sembrano esserci sostanziali differenze soprattutto oltre i 2300m di quota.

    La raccolta dei dati
    Il monitoraggio ha come sempre interessato l’area caratterizzata da apporti nevosi di origine diretta dove, in corrispondenza dei tradizionali punti sommariamente predeterminati, con l’ausilio di una sonda da valanga sono state condotte misurazioni sullo spessore del nevato. Caratteristiche e localizzazione dei punti sono descritte nella seguente tabella.

    I dati
    Sono state effettuate numerose perforazioni nel manto nevoso residuo annuale utilizzando una sonda da neve della lunghezza di cm 400. In corrispondenza del punto n. 2 è stata scavata una trincea per l'analisi del deposito nevoso di origine diretta.







    sgombero neve a 4m di profonditÃ* (foto G.M. Lucini) www.nordorobie.it



    All'interfaccia neve ghiaccio abbiamo trovato uno strato di poltiglia (neve fradicia e acqua in fusione), pulendo bene l'interfaccia abbiamo assistito ad un fenomeno molto particolare: fra neve e ghiaccio l'acqua non solo ristagna ma fluisce a valle! praticamente c'era un ruscello certamente non un buon segno per quanto riguarda la qualitÃ* della neve





    discreti gli accumuli Valanghivi sul Ghiacciaio del Marovin,
    certamente superiori alla passata stagione ma non paragonabili
    al 2003/2004


    panoramica del Ghiacciaio del Lupo dal Bivacco Corti 27 maggio 2006 (R.Scotti)









    II controllo 2 luglio 2006
    Operatori
    Alessio Gusmeroli (S.G.L.); Riccardo Scotti (S.G.L.); Stefano Losa

    L’apparato è stato raggiunto nuovamente il 2 luglio dalla Val d’Arigna. Il rilievo in oggetto non si inserisce nella tempistica classica che vede l’ultima decade del mese come periodo standard per il secondo rilievo stagionale. Sono stati scaricati su PC i primi dati forniti dal termo-igrometro e ne è stato aggiunto un secondo, più perforante.

    Le condizioni d’innevamento in occasione del controllo
    Il caldo intenso della seconda metÃ* di giugno ha inferto un colpo durissimo all’innevamento. Se i conodidi di valanga sembrano resistere degnamente grazie alla loro elevata consistenza, la neve di origine diretta ha subito un collasso estremamente preoccupante tanto che il Ghiacciaio del Lupo è giÃ* sul punto di scoprirsi nella sua parte medio bassa. Una immagine scattata l’11 giugno dalle pendici meridionali del M.Combolo mostra un innevamento quasi identico a quello riscontrato nel primo rilievo. Questo sta a significare che la fusione accelerata è da addebitarsi esclusivamente alla seconda metÃ* di giugno.

    I dati
    Sono state effettuate numerose perforazioni nel manto nevoso residuo annuale utilizzando una sonda da neve della lunghezza di cm 400. Questo l’esito dei rilievi:



    il 2 luglio la situazione nivologica è decisamente peggiorata. In foto alcuni dati dei sondaggi effettuati
    Ultima modifica di Ricky nibi; 19/09/2006 alle 21:55
    osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
    http://www.youtube.com/elnibi

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