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Discussione: brodo nostrum

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  1. #1
    Tempesta violenta L'avatar di Fenrir
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    Predefinito Re: brodo nostrum

    Wow. Certo che è tutto preoccupante ultimamente
    Comunque sì, effettivamente meduse... e mucillagini? Potrebbero proliferare.
    Per i temporali chissà... è una bella scommessa.
    Comunque francamente non lo vedo motivo di grosse preoccupazioni meteo. Anche se è stata raggiunta prima del solito, è una temperatura comune per i nostri mari, non vedo come dovrebbe scatenare eventi imprevisti.
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  2. #2
    Vento forte L'avatar di terence88z
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    Predefinito Re: brodo nostrum

    Citazione Originariamente Scritto da Fenrir Visualizza Messaggio
    Wow. Certo che è tutto preoccupante ultimamente
    Comunque sì, effettivamente meduse... e mucillagini? Potrebbero proliferare.
    Per i temporali chissà... è una bella scommessa.
    Comunque francamente non lo vedo motivo di grosse preoccupazioni meteo. Anche se è stata raggiunta prima del solito, è una temperatura comune per i nostri mari, non vedo come dovrebbe scatenare eventi imprevisti.
    Esatto, anch'io penso che l'anomalia mediterranea ha poco peso in ambito teleconnettivo, però una forta temperatura implica un grande aumento dell'energia interna, per cui alcuni episodi temporaleschi potrebbero risultare più forte del previsto.

  3. #3
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    Predefinito Re: brodo nostrum

    Circa le conseguenze meteorologiche locali:

    l'arrivo anticipato a temperature sopra i 20-22° potrebbe avere conseguenze maggiori perché nel periodo di fine maggio-seconda decade di giugno gli affondi di aria fresca possono ancora arrivare a toccare in maniera consistente le regioni centro meridionali.
    Questo invece è più raro dalla seconda decade di luglio sino all'ultima di agosto.

    Segnalo che i picchi precipitativi del periodo ottobre-dicembre 2008 sulla costa tirrenica sono stati raggiunti proprio per la persistenza di alte temperature (e quindi un alto contenuto di calore latente HC) sul bacino centro tirrenico. Guardate nel grafico seguente la gobba di novembre 2008, superiore a quella di luglio!



    Guardate qui invece il picco autunnale che eguaglia tutti quelli precedenti e supera anche quello del 2001-2002, altra stagione autunnale di grandi estremi.



    Circa le possibili conseguenze sull'ecosistema:

    una proloungata e intensa azione calda può creare un epilimnio (il primo strato superficiale) più caldo e quindi compatto e profondo (l'acqua calda si dilata).

    Questo strato tende a svolgere - in assenza di correnti eoliche intense - in un mare chiuso come il nostro, un azione tappo verso gli strati sottostanti.

    I mari tropicali in cui lo strato superficiale caldo tende a essere compatto e persistente sono in realtà simili all'ambiente desertico: in sostanza non c'è attività biologica diffusa ma solo concentrata.
    E le uniche isole in cui c'è una vera e propria fioritura (come nei deserti in corripondenza delle oasi) sono le barriere coralline.

    Le acque fredde - sotto i 15° - invece proliferano di microorganismi (il plancton) in ogni dove e le acque sono densissime di nutrienti.

    Per tropoicalizzazione del nostro mare si sottolinea proprio questa transizione da bacino con un termoclino estremamente variabile ad un uno con una struttura "calda" più persistente.

    Questo significa che - se l'anomalia dovesse continuare e rafforzarsi - ne gioverebbero specie come le meduse con il rischio di un iperattività e di un forte inquinamento ecologico: il nostro è un bacino chiuso e quindi ecologicamente selettivo (basso rischio di predatori al momento per specie non locali).

    Nel contempo il Mediterraneo non è esposto alle grandi correnti longitudinali ma solo a quelle trasversali: in questo senso il caldo ha anche conseguenze sulla pesca:

    http://www.biggame.it/speciali/termo...termoclino.pdf

    Tenete conto che un epiliminio persistente ha forti conseguenze ecologiche anche perché il nostro è un mare altamente inquinato: tra Cagliari, Palermo e le Eolie stanzie una garbage-pool simile a quella più famosa del Pacifico:

    Great Pacific Garbage Patch - Wikipedia, the free encyclopedia

    Il tenore medio di mercurio e idrocarburi nel pescato e a livelli preoccupanti come da alcuni studi recenti dell'ISPRA e dell'ISS Istuituto Superiore di Sanità:
    http://www.legambiente.eu/documenti/...trolio_ita.pdf

    Il documento è di parte (Legambiente) ma le osservazioni sono confutate da tutti gli enti ufficiali. Questo è ufficiale è molto interessante (se masticate il francese):

    Plan Bleu - Environnement et développement durable en Méditerranée

    -------------------------------------------------------------------
    Nel nostro caso i rifiuti si addensano nel vortice del Tirreno Meridionale dove le correnti (già deboli) tendono a scemare



    Guardate qui come una stagione più movimentata come la stagione autunno-inverno scorsa può influenzare le correnti, che sul sito dell'INGV sono descritte dal Volume Net Transport (Sv)



    L'agitazione influenza tutti gli stretti (Corsica, Sicilia, Egeo) mentre si risente meno sul Gibilterra perché la circolazione è legata ad altri dinamiche di macro scala



    In ultimo la salinità: se ne registra il forte incremento (e questo è l'indice di maggiore preoccupazione per l'ecosistema).
    Qui il meteo incide meno, essendo un fattore di macroscala: in questo caso sembra che la causa sia l'Atlantico che ha "tuppato" lo stretto di Gibilterra diminuendo il flusso di ricambio unitamente all'incremento delle temperature medie e quindi dell'evaporazione media:


  4. #4
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    Predefinito Re: brodo nostrum

    Grande thread.
    Ottimo lavoro.

    Pessime notizie.

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