Torniamo a noi: la goccia fredda che avevamo individuato qualche giorno fa ha fatto sentire la sua presenza su gran parte d'Italia, e sembra decisa a non mollare ancora per qualche decina di ore.
Tra sabato e domenica la sua struttura ha subito uno "sdoppiamento", ed uno dei centri motore è andato di moto retrogrado fin sulla Francia, richiamando correnti umide ed instabili sull'Italia, per poi tuffarsi direttamente sul Mar Tirreno, dove si trova adesso e dove sta generando una spettacolare occlusione. L'altro cuore della struttura si trova sulla Polonia, ben vidente anche sulle immagini satellitari.
Il ciclone in formazione sull'Italia tenderà a spostarsi rapidamente verso il basso Tirreo e poi il basso Adriatico/Ionio; la sua velocità di movimento faciliterà l'innesco di condizioni di instabilità molto marcate a seguire il fronte freddo, con associati temporali ma soprattutto forti colpi di vento, attesi al sud domani ed in parte anche mercoledì.
Nel frattempo però lo scenario sull'Europa cambierà completamente: una intensa, estesa e corposa irruzione di aria atica marittima (quindi instabile) sta infatti partendo dal Polo, ed è pronta ad affrontare domani il Mare del Nord, e mercoledì le Alpi.
Ma intanto seguiamo quello che ci interessa direttamente per le prossime 24-36 ore, poi eventualmente parleremo anche dell'irruzione artica
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Prima nota: occhio a quel coso nel Frusinate-Casertano: mi sa che c'è il rischio che possa svilupparsi una supercella. Si trova in una zona con forte shear orizzontale, affluso di aria umida e relativamente mite da una parte, più secca e fredda dall'altra; poi ci sono altre condizioni favorevoli.
Al di là di questo si può vedere dal satellite come la perturbazione sull'Italia nel suo complesso sia ormai ben sviluppata: il ramo freddo (ormai lontano) trasporta aria atlantica fresca, che sta affluendo sul meridione con venti tesi di Maestrale. L'occlusione invece non fa altro che separare questo flusso dalla massa d'aria che sta traboccando con una certa violenza dalle Alpi Dinariche verso ovest.
Si può capire come questa sovrapposizione sia accompagnata da venti forti anche in quota dal fatto che i cumulonembi generatisi nelle ultime ore lungo il ramo freddo siano stati risucchiati - ancora ben attivi - verso il ramo occluso fin sulle coste adriatiche; normalmente, essendo in presenza di un'occlusione, tali ammassi dovrebbero stemperarsi rapidamente, mentre in questo caso i forti venti in quota hanno permesso questo passaggio abbastanza inusuale.
Infine da notare l'aria instabile (perché fredda in quota) che sta affluendo rapidamente dal Tirreno centrale verso sud: l'attività convettiva in seno a questo ramo non è poi così sviluppata, ma bisogna comunque tenere d'occhio il suo movimento, perché l'instabilità potrà manifestarsi anche sottoforma di forti venti, soprattutto stasera ed in prossimità del minimo secondario di pressione, previsto in movimento dal basso Lazio verso il basso Tirreno![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Itanto la corposa irruzione artica marittima è partita, e dalla moviola satellitare è già evidente il moto netto nord-sud![]()
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L'invasione di aria artica marittima (qundi instabile) sulla Scandnavia inizia a farsi evdente, con nubi accottolate fitte fitte in arrivo dal Mar di Norvegia, accompagnate da rovesci moderati di pioggia, ma probabilmente anche gragnola e neve tonda![]()
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