Fonte: La Stampa

Asperatus: scienziati scettici sulle nuvole sconosciute - LASTAMPA.it

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FRANCESCO MOSCATELLITORINO
Mah, questa storia delle nubi Asperatus non mi convince». Vittorio Prodi, 71 anni, docente di Fisica e grande esperto di fenomeni meteorologici, non nasconde il suo scetticismo. A sentir parlare di nuvole sconosciute e di oggetti misteriosi il professor Prodi, fratello maggiore, oltre che dell’ex presidente del Consiglio Romano (69 anni), anche di Franco (67 anni), a sua volta fisico e membro associato dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr, ha la classica reazione che hanno gli scienziati di fronte alle fantasie popolari. Scuote la testa. E vuole vedere le prove.

Professore, negli ultimi anni si è occupato, anche a livello europeo, dei rapporti fra perturbazioni e cambiamenti climatici. Le nubi misteriose non potrebbero essere figlie del «Global warming»? Come lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello dei mari?
«Un attimo… Prima di parlare di cause e spiegazioni dovremmo fermarci e capire se queste nuvole hanno veramente delle peculiarità, oppure se non si tratta di nubi comuni, magari particolarmente grosse. Per il momento on esiste alcuna classificazione di questi fenomeni a livello internazionale. E poi questa storia dell’assenza di precipitazioni è veramente improbabile».

Cosa intende?
«Se si trattasse di nubi oscure, come ho letto fra le varie ipotesi che circolano in questi giorni, questo significherebbe anche alto spessore, alto assorbimento di luce e quindi anche una grande quantità di acqua liquida o solida. Non voglio scendere in dettagli tecnici ma in ogni caso le precipitazioni dovrebbero essere abbondanti».

Ciò che più incuriosisce è la loro forma. Anche qui: nulla di strano?
«A livello generale si fa una distinzione fra nubi di ghiaccio, simili a vele, che a volte presentano delle striature, e nubi di acqua liquida, di forma più tondeggiante. Non mi sembra che la forma di queste “Asperatus” si allontani molto da questi due modelli».

Dalle foto sembra si tratti di nuvoloni enormi…
«Le ripeto: le foto che ho visto non dimostrano nessuna specificità. Alcune fanno impressione per la loro estensione, è vero, ma potrebbe tranquillamente trattarsi di falsi».

Ha dei dubbi sulla veridicità delle immagini in rete?
«Ho navigato per un po’ di tempo e mi sono consultato con mio fratello Franco: molte potrebbero essere ritoccate con uno di questi programmi che vanno molto di moda».

Come spiega però che queste nuvole siano oggetto degli studi della Royal Meteorogical Society?
«Guardi, mi sono occupato per anni di fisica dell’atmosfera e c’è un punto fermo dal quale non si scappa: nuvoloni del genere danno vita a fenomeni temporaleschi di una certa intensità. Queste nuvole scomparirebbero misteriosamente senza che sulla terra cada una sola goccia di pioggia. Le dico di più: se ci fossero di mezzo i cambiamenti climatici i temporali sarebbero talmente imponenti che in questo momento saremmo qui a parlare dei loro effetti. Non certo della forma delle nuvole».

PROFESSORE DI FISICA
Vittorio Prodi, 71 anni, docente di Fisica e grande esperto di fenomeni meteorologici e del rapporto fra mutamenti climatici e precipitazioni.

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