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  1. #91
    Vento teso L'avatar di Masca
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    ATTENZIONE!!!

    Un nuovo nubifragio abbattutosi su Palermo (zona est soprattutto) ha messo a rischio la sicurezza della popolazione e sono cominciate le evacuazioni da parte dei VV.FF. Addirittura molte persone sono relegate in casa perchè impossibilitate ad uscire a causa delle strade comee fiumi in piena.
    Situazione critica!

    Ecco alcune testimonianze da parte degli utenti di MeteoSicilia:

    (Foto di giovifree - Termini Imerese (PA) )











    ed ecco un video,sempre di giovifree: http://www.youtube.com/watch?v=uCFIGfxRYpc


    (Foto di Peppe s/e - Palermo)




    Ultima modifica di Masca; 25/09/2009 alle 14:36
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    http://meteomascalucia.altervista.org/

  2. #92
    Vento teso L'avatar di Masca
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    E questo è un video di quanto già successo giorno 21 Settembre 2009 nella zona interessata oggi dall'evacuazione:

    YouTube - Disastro a Belmonte Chiavelli Palermo 21/09/2009
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  3. #93
    Burrasca L'avatar di nevoso84
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    A Chiaravalle si va verso i 300mm giornalieri, i 370mm in due giorni e i 470mm in tre. Scusate il linkaggio ma per chi fosse interessato qui ho ricostruito la situzione che si è venuta a creare in Calabria a partire dal 22 con tutti gli accumuli giornalieri e complessivi più rilevanti ******** - Il Meteoportale del Mediterraneo
    L'articolo è il secondo firmato Davide De Grazia
    Agosto 2018-> 188mm (media storica 29mm) Min più assoluta Dic '18-> -3,6°C
    min assoluta Gen '19->-6,2 (4/1)_Max più bassa Gen->0,5°C (4/1)
    Ott->345mm/ Nov-> 284mm/ Dic->198,5mm

  4. #94
    Brezza tesa L'avatar di Luca Angelini
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    Citazione Originariamente Scritto da francesco.nucera Visualizza Messaggio
    Ringrazio Luca Angelini per gli apprezzamenti.
    Tuttavia quello del 2005 era un caso limite, un Medicanes che presentava diversi elementi. Ora secondo una classificazione non tutte queste strutture sono Medicanes anche se si avvicinano molto. La classificazione viene fatta sì da un punto di vista...visivo, sì dai meccanismi fisici che vi sono dietro. Chi li forma? Chi gli da energia e li mantiene?
    In parole povere, come succede nei tropici in cui il caso limite sono gli uragani e poi vi sono le tempeste tropicali ecc, lastessa cosa si sta facendo per il mediterraneo. In testa i medicanes, con...l'occhio poi ci stanno dei vortici che sono definiti tempeste simil tropicali o depressioni simil tropicali ma che non presentano un occhio oppure non sono così forti come i Medicanes Una volta la classificazione vedeva TLC o Polar Low nel Mediterraneo. Ora si vuole dare una più esaustiva nomenclatura ai vortici che popolano i nostri mari. Da un punto di vista fisico, i vortici nascono tutti per instabilità baroclina. TUTTI!!!Poi in alcuni questo meccanismo rimane importante anche in seguito (per esempio nei Cold Small Ciclones oppure nei BLC), in altri può essere un fattore inibitorio. Infatti i medicanes, una volta formatosi il vortice, vengono alimentata sì da uno squilibrio termodinamico mare-aria, (il meccanismo WISHE) sì anche dalla componente zonale dell'energia cinetica. Nei Medicanes, i fattori importanti sono i flussi di calore, specie latente, e l'intensità dell'upper level disturbance. Per essi vi devono essere delle “condizioni” per il loro sviluppo. Fattore iniziatore in primis ma questo deve essere suffragato da fattori secondari che provvedono a rafforzalo quando il vortice comune dovrebbe...spegnersi. Altri vortici non sono così...sviluppati, non hanno un cuore caldo come i Medicanes e se ne infischiano ad esempio dei 23-26° c di temperatura della superficie marina. Sono a cuore freddo, non sono tanto simmetrici e vengono classificati come tempeste simil tropicali. Come dice Daniele. Al di la dei venti e della pressione Credo che possano rientrare in quella specie di classificazione data da Alpert, i Cold Small Ciclones. Alcuni di questi possono presentarsi in uno stato per poi evolvere in un altro. Ad esempio, i comuni vortici baroclini orografici (Genoa low oppure Atlas Low) possono degenerare più facilmente in Medicanes rispetto alle tempeste simil tropicali. Non mi è mai capitato di vedere, (almeno io non l'ho mai visti) una tempesta simil tropicale che nei nostri mari degenerasse in un Medicanes. Perchè, la teoria della “cumulus convection” penso non abbia tanto peso sui nostri mari...per cui una tempesta tropicale che gira e rigira sul mediterraneo, difficilmente sfocerà in un Medicanes. Non ce la fa da solo e dovrebbe trascorrere molto tempo sul mare!!! A meno che qualche altra cosa non gli dia sostentamento cinematico. E' più facile che siano i vortici baroclini a poter degenerare in strutture simil uragani. Questo in quanto hanno l'instabilità baroclina forte nella prima fase. Poi i flussi di calore e l'instabilità barotropica possono dare manforte per la loro degenerazione.

    D'accordissimo. Una sola cosa non mi è chiara dal punto di vista della classificazione attuale di questi cicloni (classificazione che in realtà, come anche tu hai detto, ha visto gli stessi addetti ai lavori a ripetuti rifacimenti): secondo un lavoro del '98 di Atlas e Reale, lavoro al quale ho fatto riferimento riguardo il mio punto di vista sulla situazione contingente (e che potrebbe però essere ormai datato), sarebbero 4 le categorie di cicloni extratropicali, di cui 3 rilevabili nel Mediterraneo, due a cuore caldo e due a cuore freddo:

    Tra quelli a cuore freddo, nei quali l'instabilità baroclina gioca un ruolo fondamentale o almeno importante, troviamo i BLC e i CSC. I primi, più grandi e asimmetrici hanno chiara induzione orografica, i secondi sono quelli di Alpert e Neeman da te citati.

    Tra quelli a cuore caldo, nei quali il ruolo chiave è fornito dai flussi di calore prelevati dal mare, troviamo i TLC e le PL. Entrambi a mesoscala e di struttura simmetrica, necessitano i primi dell'instabilità barotropica e delle classiche SST tra 23 e 27° (sono quelli del Mediterraneo), le seconde si accontentano di 12-18°C, ma ruolo importante lo svolge la PVA (sono quell della alte latitudini).

    Ora secondo te, alla luce di questi modelli concettuali o di un nuovo e miglior metodo di classificazione se il mio fosse datato, a quale categoria potrebbe appartenere il nostro bel trottolone siciliano?
    Ultima modifica di Luca Angelini; 25/09/2009 alle 17:04
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  5. #95
    Burrasca forte L'avatar di leonex
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    Assurdo..

  6. #96
    Uragano
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    Citazione Originariamente Scritto da leonex Visualizza Messaggio
    Assurdo..
    Davvero pauroso!
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  7. #97
    Vento moderato L'avatar di francesco.nucera
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    Citazione Originariamente Scritto da Luca Angelini Visualizza Messaggio
    D'accordissimo. Una sola cosa non mi è chiara dal punto di vista della classificazione attuale di questi cicloni (classificazione che in realtà, come anche tu hai detto, ha visto gli stessi addetti ai lavori a ripetuti rifacimenti): secondo un lavoro del '98 di Atlas e Reale, lavoro al quale ho fatto riferimento riguardo il mio punto di vista sulla situazione contingente (e che potrebbe però essere ormai datato), sarebbero 4 le categorie di cicloni extratropicali, di cui 3 rilevabili nel Mediterraneo, due a cuore caldo e due a cuore freddo:

    Tra quelli a cuore freddo, nei quali l'instabilità baroclina gioca un ruolo fondamentale o almeno importante, troviamo i BLC e i CSC. I primi, più grandi e asimmetrici hanno chiara induzione orografica, i secondi sono quelli di Alpert e Neeman da te citati.

    Tra quelli a cuore caldo, nei quali il ruolo chiave è fornito dai flussi di calore prelevati dal mare, troviamo i TLC e le PL. Entrambi a mesoscala e di struttura simmetrica, necessitano i primi dell'instabilità barotropica e delle classiche SST tra 23 e 27° (sono quelli del Mediterraneo), le seconde si accontentano di 12-18°C, ma ruolo importante lo svolge la PVA (sono quell della alte latitudini).

    Ora secondo te, alla luce di questi modelli concettuali o di un nuovo e miglior metodo di classificazione se il mio fosse datato, a quale categoria potrebbe appartenere il nostro bel trottolone siciliano?
    Ma guarda Luca, tutte le ciclogenesi mediterranee sono il frutto dell'instabilità baroclina, un bellissimo meccanismo, matematicamente parlando è stupendo! Mi riaggancio anche a quanto detto prima. Ora un modo alternativo in quanto descrittivo è quello di Hoskins in termini delle anomalie della vorticità potenziale che sopraggiunge su di un area baroclina. Insomma la PVA è un alternativa. Pettersen e Smeybe infatti notarono che non tutti i cicloni si sviluppano sulle zone frontalei. Quando la PVA sovrasta una zona caratterizzata da una avvezione calda nei bassi strati, questa si incrementa mentre la pVA diminuisce, contemporaneamente ad un incrmento del vortice. (Type B, così sono classficati questi cicloni). Ma si parla sempre della stessa cosa, è solo DESCRIZIONE!!. Ma come ben sai, l'orografia è anche fondamentale in quanto non fa altro che modificare il modello più semplice proposto da Eady sull'instab. Baroclina con la genesi di minimi sottovento le alpi.(speranza, Buzzi, Pierrehumbert, dell'Osso). Anche il ciclone Sharav è baroclino. Poi vanno studiati caso per caso. Ad esempio, riporto qualche caso storico: Settembre 1996. Zona di sviluppo: Baleari. Zona maggiormente interessate: sud della Spagna (Valencia) e Baleari. Forte influenza del rilascio di calore latente, nessuna influenza orografica. Importante l’anomalia di Vorticità Potenziale Isentropica (UL-PV) alle alte quote. Novembre 1999: zona di sviluppo: Golfo di Genova. Zone maggiormente interessate: Italia centro settentrionale. Forte influenza dell’orografia. Giugno 2000: zona di sviluppo: Mediterraneo occidentale. Zona interessata: Catalonia. Debole influenza orografica. Forte influenza di una anomalia di Vorticità potenziale Isentropica Ottobre 2000. Zona di sviluppo: Mediterraneo occidentale. Zona interessata: Sud della Spagna. Forte influenza dell’UL-PV Novembre 2001. zona di sviluppo: Algeria. Forte influenza della baroclinicità. Forte influenza dell’UL-PV anomaly con presenza di una warm seclusion. Influenza del rilascio di calore latente
    - Settembre 2002: zona di sviluppo: Golfo del leone. Zona di interesse. Francia meridionale.Forte influenza orografica, debole influenza dell’UL-PV (upper level-potential vorticy). Ciò non toglie che il sistema può essere instabile in maniera barotropica, ma sono casi più limitati. In questo caso l'onda prende energia dall'energia cinetica zonale. Bisogna studiarsi tutto il ciclo di lorenz pr capire un po. Ma questa è una trattazione che ora come ora interessa poco. Altri fattori che comportano uno squilibrio termodinamico sono le interazioni aria-mare come propsotso da K.Emanuel.ma questo è importante per i cicloni simil tropicali. Anche i flussi verticali di calore sembrano essere importanti, specie in mare. Ci stanno bei trattati di Mailhot and Chouinard di fine anni 80 ma che non ricordo però i titoli...ma questi sono tutti ingredienti secondari. Ruolo fondamentale è l'instabilità baroclina!!anche nie cicloni simil tropicali è sempre l'instabilità baroclina ad avere un ruolo chiave. Almeno nella prima parte. Da un punto di vista strutturale, circa il 50% dei cicloni sono deboli (sino a 850 hpa), 37% profondi, (sino a 300 hpa) circa il 14% una via di mezzo (700-500) (tornano i conti?).
    Ora nle 2005 un certo Campis è andato a studiare le strutture verticali dal punto di vista termico, utilizzando il laplaciano dlla temperatura e in termini della circolazione verticale. E' uscito fuori che tutte le ciclogenesi hanno un cuore caldo nei bassi strati, almeno sino a 900hpa.
    E quelli profondi sono freddi? Dipende dalla tropopausa se è sotto la 300 hpa. Alcuni sono freddi sino a 700 hpa più chiaramente a 500 hpa, oppre possono essere a cuore caldo.
    Per me, a spanna, analizzando alla buona i flussi di momento, vi è ancora traccia di instabilità baroclina. In genere in questa situazione, è possibile una specie di ri-intensificazione del minimo ( a cuore freddo) e nello stesso tempo un aumento della frontogenesi con il fronte dalla libia a risalire verso lo Ionio e arricciarsi anche intensamente attorno al vortice a ridosso della Calabria. Da notare il fluid-trapped per la nascita di un mesociclone. Cosa accadrà dopo l'esaurimento dell'insta. Baroclina? E chi lo sa...potrebbe anche evolvere in qualcos'altro. Scusa gli errori di battitura ma questi argomenti necessitano di approfondimenti particolari. Ma ora mi aspetta la pizza. A dopo
    Ultima modifica di francesco.nucera; 25/09/2009 alle 21:52
    Francesco Nucera
    "Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"

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  8. #98
    Vento teso L'avatar di carbo70
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    Citazione Originariamente Scritto da nevoso84 Visualizza Messaggio
    A Chiaravalle si va verso i 300mm giornalieri, i 370mm in due giorni e i 470mm in tre. Scusate il linkaggio ma per chi fosse interessato qui ho ricostruito la situzione che si è venuta a creare in Calabria a partire dal 22 con tutti gli accumuli giornalieri e complessivi più rilevanti ******** - Il Meteoportale del Mediterraneo
    L'articolo è il secondo firmato Davide De Grazia
    Incredibile! Dallo stesso articolo i totali aggiornati sono:

    Totali dal 22 Settembre

    Chiaravalle (CZ) 519mm
    Petronà (CZ) 345,8mm
    Cotronei (KR) 268,8mm
    Pagliarelle- Petilia Policastro (KR) 260,4mm
    Cropani (CZ) 226,8mm
    Punta Stilo (RC) 227,4
    San Mauro Marchesato (KR) 227,2mm
    Palermiti (CZ) 224,6mm
    San Luca (RC) 208,6mm
    Soverato (CZ ) 206,4mm
    Corigliano (CS) 205,4mm
    Canolo Nuovo (RC) 200,4
    Savelli (KR) 194,8mm
    Platì (RC) 190mm
    Soveria Simeri (CZ) 175,6
    Ardore Superiore (RC) 168,8
    Cropalati (CS) 159,6mm
    Roccelletta di Borgia (CZ) 154mm
    Crotone 133mm
    Catanzaro 130,6mm
    Tiriolo (CZ) 125mm

    Se penso che qui siamo a 460mm da inizio anno..

  9. #99
    Uragano L'avatar di Flavio 78
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    Insomma la Sicilia e'praticamente sommersa dall'acqua
    Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
    Omero-Odissea
    W il Libeccio!!!
    Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
    W il caldo!!!

  10. #100
    Burrasca L'avatar di nevoso84
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    Predefinito Re: Isole Maggiori e Calabria, attenzione alla notte su giovedì

    Citazione Originariamente Scritto da carbo70 Visualizza Messaggio
    Incredibile! Dallo stesso articolo i totali aggiornati sono:

    Totali dal 22 Settembre

    Chiaravalle (CZ) 519mm
    Petronà (CZ) 345,8mm
    Cotronei (KR) 268,8mm
    Pagliarelle- Petilia Policastro (KR) 260,4mm
    Cropani (CZ) 226,8mm
    Punta Stilo (RC) 227,4
    San Mauro Marchesato (KR) 227,2mm
    Palermiti (CZ) 224,6mm
    San Luca (RC) 208,6mm
    Soverato (CZ ) 206,4mm
    Corigliano (CS) 205,4mm
    Canolo Nuovo (RC) 200,4
    Savelli (KR) 194,8mm
    Platì (RC) 190mm
    Soveria Simeri (CZ) 175,6
    Ardore Superiore (RC) 168,8
    Cropalati (CS) 159,6mm
    Roccelletta di Borgia (CZ) 154mm
    Crotone 133mm
    Catanzaro 130,6mm
    Tiriolo (CZ) 125mm

    Se penso che qui siamo a 460mm da inizio anno..
    I dati vanno ancora aggiornati! Chiaravalle ha superato i 300mm dalla mezzanotte! E Corigliano (CS) va verso i 200!
    Agosto 2018-> 188mm (media storica 29mm) Min più assoluta Dic '18-> -3,6°C
    min assoluta Gen '19->-6,2 (4/1)_Max più bassa Gen->0,5°C (4/1)
    Ott->345mm/ Nov-> 284mm/ Dic->198,5mm

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