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  1. #1
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Il vortice polare stratosferico sta andando incontro ad una fisiologica fase di ricompattamento fin verso i piani medi ma il totale decoupling tropo-strato fa si che più in basso domini la circolazione troposferica. Essa ha ormai incorporato una configurazione da NAM- cioè con moti antizonali tra le medie latitudini e quelle subpolari e diffusamente zonali a latitudini temperate, sostenuti quest’ultimi da un getto subtropicale molto attivo sull’intera fascia emisferica.
    Trova così terreno fertile un'azione troposferica di disturbo, di notevole intensità, che causa continue pulsazioni fino al limite dei 10 hPa con tendenza alla retrogressione dell’anomalia positiva di geopotenziale.

    Il VP è tuttora disassato in Siberia: laddove si riformi un nucleo in Canada, esso appare dominato da quello Siberiano in accordo a pattern TNH- che rappresenta la circolazione emisferica media in seguito a episodi di Nino poco propenso a porre le sue radici sulla costa peruviana. Tuttavia il Nino è Strong nella parte centrale del Pacifico e questo rende quasi certe dinamiche piuttosto vivaci del getto Subtropicale che a loro volta impediscono ondulazioni di grande ampiezza; si spiega così l’antizonalità alle medie latitudini e la zonalità a quelle temperate (e in area subtropicale).

    La transizione con rinforzo della convettività in area Indopacifica equatoriale rappresenta un elemento di discontinuità, anche se c’è da dire che lo schema di circolazione descritto dalla global wind oscillation risponde bene alla forzante Nino e quindi non tende a seguire, o ad usufruire al momento, della forzante MJO. E’ probabile che le due azioni si sommino solo tra la fase 4 e la 5 procurando il primo Strappo del getto in entrata sul nordamerica tra una settimana.
    Si potrebbe assistere ad un primo promontorio un po’ più strutturato sulle Montagne Rocciose con ulteriore rinforzo di heat flux in stratosfera. Si nota nei forecast delle componenti d’onda del VPS una tendenza a nuova ripartenza della 2-wave rispetto alla componente zonale che dominerà almeno fino all’inizio della seconda decade.

    Successivamente credo che la 2-wave torni a dominare la componente zonale, come nella seconda decade di dicembre, ma con ruotato Splitting dei nuclei Canada-ovest Siberia con SCAND positivo ed alta polare tra Alaska e est Siberia.

    Intanto, stante il flusso prevalentemente zonale in Atlantico, le SST si saranno modificate per quelle date con gradiente termico discentente ovest->est. L’idea è quella di un ponte alto: rimane da capire quanto il getto subtropicale è propenso a permettere una svolta cruenta dell'inverno dopo la generale mitezza autunnale di questo periodo.

    In conclusione credo che la componente fin qui mancante, la Spinta azzorriana verso il blocking superiore, possa attuarsi a partire dalla seconda parte della seconda decade di gennaio.

    Quali elementi, se attuati, porteranno discredito a tale analisi ? In primo luogo un coupling tropo-strato, sia in un verso (Sc) che nell'altro (Sw), ribalterà il pattern in un EA/WR+like. In secondo luogo, un rafforzamento verso la transizione in est-based del Nino che provocherebbe un pattern alto-zonale con anticiclone subtropicale sul Sud Europa.

    Andrea

  2. #2
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Intanto complimenti

    Poi, molto umilmente Andrea, un mio studio sull'AO e l'Italia:
    http://forum.meteonetwork.it/1057960181-post428.html

    Magari pure sbagliato, ma che insegna come la disperazione perchè "con tutto questo sfascio noi non becchiamo niente (cfr centro-sud Italia)" è semplicemente una condizione tipica di un disturbo veloce...ma le condizioni di continuo disturbo attuali IMHO porteranno quella meridianizzazione che molti si auspicano anche se in modo lento e graduale, nel mese di Gennaio
    (e si possono ritrovare i tuoi timori vedi MMW vs Decoupling)
    Ultima modifica di Il_Priaforà; 30/12/2009 alle 22:55

  3. #3
    Vento forte L'avatar di mmg1
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    complimenti Andrea è sempre un piacere leggere le tue considerazioni, mi piacerebbe capire una cosa di quanto hai scritto. Voglio capire come pensi che cambieranno le SST Atlantiche: pensi ad un raffreddamento della fascia costiera americana e ad un riscaldamento della fascia a largo del Labrador con un concomitante raffreddamento delle coste occidentali europee (stile step 3 in stanza del CS )
    Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
    VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm

  4. #4
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Si, gradiente che scende da ovest verso est, Luigi
    Andrea

  5. #5
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da mmg1 Visualizza Messaggio
    complimenti Andrea è sempre un piacere leggere le tue considerazioni, mi piacerebbe capire una cosa di quanto hai scritto. Voglio capire come pensi che cambieranno le SST Atlantiche: pensi ad un raffreddamento della fascia costiera americana e ad un riscaldamento della fascia a largo del Labrador con un concomitante raffreddamento delle coste occidentali europee (stile step 3 in stanza del CS )
    Sono d'accordo, anch'io la penso così... Le anomalie negative in Centro Atlantico si potrebbero spostare sulle coste occidentali europee (Golfo di Biscaglia, Inghilterra)... in parte dovuto anche dalla stessa configurazione. La presenza continua di discese artiche in queste zone contribuiranno a raffreddare i mari.

  6. #6
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Direi che i modeli di stamani stanno prendendo una piega abbastanza credibile, con sfondamento ad ovest e via via accentramento verso il Mediterraneo...minimi balearici-sardi poi basso tirrenici sono da mettere nel conto in fase di accentramento ed è è da mettere nel conto un possibile passaggio più bassi degli stessi attraverso il nord Africa.... Comunuqe situazione ad oggi molto più movimentata per il post Epifania... Ma seguiamo sempre..
    Dio c'è ...

  7. #7
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da zago remigio Visualizza Messaggio
    Quasi 20 gg. di antizonalità pura e la assoluta inibizione dei forcing dinamici atlantici pongono dei quesiti intriganti, a prescindere dal contingente;
    Di sicuro qualche mese fa non ci saremmo aspettati una tale prolungata condizione teleconnettiva (AO-----) nonostante QBO- + min. solare.
    Stante una stratosfera ancora(e forse per tutta la stagione) refrattaria, il gioco si fa in troposfera, e in particolare nella disposizione delle SSTA atlantiche, visto che finora l'ENSO in versione W-B poco ha potuto.
    A mio parere il getto subtropicale in forma quasi "estiva" ottiente un buon sostegno da SSTA positive in Atlantico tropicale orientale e ancor più dallo IOD positivo.
    Credo che un cambio di circolazione, con scambi via via più meridiani, non possa prescindere da una modifica sostanziale delle SSTA in atlantico portoghese, zona che sempre più sta diventando fondamentale per le sorti climatiche del mediterraneo centro-occidentale.
    Saranno nesessarie almeno 2-3 onde di Bjerknes anticicloniche per ottentere quel break termico della superficie oceanica in grado di sostenere una onda di Rossby. A quel punto il cambio circolatorio sarà compiuto.

    In definitiva cosa prevedi, per farla breve, senza tanti indici che lasciano il tempo che trovano?

  8. #8
    Vento fresco L'avatar di Articorusso
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da casalivo Visualizza Messaggio
    In definitiva cosa prevedi, per farla breve, senza tanti indici che lasciano il tempo che trovano?
    Bè, scusa se te lo dico, ma uscirsene dopo 32 messaggi(non 32000) con roba tipo "gli indici lasciano il tempo che trovano" quando quì dentro c'è un apparato che li studia e su questi espone tendenze per il futuro, non mi sembra granchè rispettoso....
    Anno 1830. A stento può credersi quanto incostante sia stata la stagione invernale, poichè dal novembre alla metà di febbraio corrente non si sono vedute due godibili giornate consecutive, mentre le nevi sono state replicatissime e magiori di quelle del 1790 e dei freddi del 1813 e 1814.


  9. #9
    campy
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Bellissima analisi!! Condivido al 100%, è la forma + tecnica e elegante di ciò che ho detto in altro thread.

    L'ipotesi nefasta di un EA/WR+ credo sia la più realistica visto che in Atlantico poco cambia e poco sembra cambiare anche in futuro.

    Se proprio vogliamo parlare del resto d'Italia non ancora interessato dal benchè minimo respiro invernale credo sia molto auspicabile attendere il mese di febbraio visto che per gennaio pare i giochi ormai si stanno chiudendo definitivamente.

    La fine della seconda decade (20 gennaio per intenderci) mi sembra una data troppo ottimistica visto che sarebbero solo 20 giorni e le manovre da te individuate non credo che possano coprire un così breve lasso temporale. Comunque sia per il Sud Italia si sta profilando l'inverno dal punto di vista termico e della neve più brutto degli ultimi 50 anni.



    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Il vortice polare stratosferico sta andando incontro ad una fisiologica fase di ricompattamento fin verso i piani medi ma il totale decoupling tropo-strato fa si che più in basso domini la circolazione troposferica. Essa ha ormai incorporato una configurazione da NAM- cioè con moti antizonali tra le medie latitudini e quelle subpolari e diffusamente zonali a latitudini temperate, sostenuti quest’ultimi da un getto subtropicale molto attivo sull’intera fascia emisferica.
    Trova così terreno fertile un'azione troposferica di disturbo, di notevole intensità, che causa continue pulsazioni fino al limite dei 10 hPa con tendenza alla retrogressione dell’anomalia positiva di geopotenziale.

    Il VP è tuttora disassato in Siberia: laddove si riformi un nucleo in Canada, esso appare dominato da quello Siberiano in accordo a pattern TNH- che rappresenta la circolazione emisferica media in seguito a episodi di Nino poco propenso a porre le sue radici sulla costa peruviana. Tuttavia il Nino è Strong nella parte centrale del Pacifico e questo rende quasi certe dinamiche piuttosto vivaci del getto Subtropicale che a loro volta impediscono ondulazioni di grande ampiezza; si spiega così l’antizonalità alle medie latitudini e la zonalità a quelle temperate (e in area subtropicale).

    La transizione con rinforzo della convettività in area Indopacifica equatoriale rappresenta un elemento di discontinuità, anche se c’è da dire che lo schema di circolazione descritto dalla global wind oscillation risponde bene alla forzante Nino e quindi non tende a seguire, o ad usufruire al momento, della forzante MJO. E’ probabile che le due azioni si sommino solo tra la fase 4 e la 5 procurando il primo Strappo del getto in entrata sul nordamerica tra una settimana.
    Si potrebbe assistere ad un primo promontorio un po’ più strutturato sulle Montagne Rocciose con ulteriore rinforzo di heat flux in stratosfera. Si nota nei forecast delle componenti d’onda del VPS una tendenza a nuova ripartenza della 2-wave rispetto alla componente zonale che dominerà almeno fino all’inizio della seconda decade.

    Successivamente credo che la 2-wave torni a dominare la componente zonale, come nella seconda decade di dicembre, ma con ruotato Splitting dei nuclei Canada-ovest Siberia con SCAND positivo ed alta polare tra Alaska e est Siberia.

    Intanto, stante il flusso prevalentemente zonale in Atlantico, le SST si saranno modificate per quelle date con gradiente termico discentente ovest->est. L’idea è quella di un ponte alto: rimane da capire quanto il getto subtropicale è propenso a permettere una svolta cruenta dell'inverno dopo la generale mitezza autunnale di questo periodo.

    In conclusione credo che la componente fin qui mancante, la Spinta azzorriana verso il blocking superiore, possa attuarsi a partire dalla seconda parte della seconda decade di gennaio.

    Quali elementi, se attuati, porteranno discredito a tale analisi ? In primo luogo un coupling tropo-strato, sia in un verso (Sc) che nell'altro (Sw), ribalterà il pattern in un EA/WR+like. In secondo luogo, un rafforzamento verso la transizione in est-based del Nino che provocherebbe un pattern alto-zonale con anticiclone subtropicale sul Sud Europa.


  10. #10
    Banned
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    Predefinito Re: S-factor (obiettivo fine Seconda decade)

    Citazione Originariamente Scritto da campy Visualizza Messaggio
    Bellissima analisi!! Condivido al 100%, è la forma + tecnica e elegante di ciò che ho detto in altro thread.

    L'ipotesi nefasta di un EA/WR+ credo sia la più realistica visto che in Atlantico poco cambia e poco sembra cambiare anche in futuro.

    Se proprio vogliamo parlare del resto d'Italia non ancora interessato dal benchè minimo respiro invernale credo sia molto auspicabile attendere il mese di febbraio visto che per gennaio pare i giochi ormai si stanno chiudendo definitivamente.

    La fine della seconda decade (20 gennaio per intenderci) mi sembra una data troppo ottimistica visto che sarebbero solo 20 giorni e le manovre da te individuate non credo che possano coprire un così breve lasso temporale. Comunque sia per il Sud Italia si sta profilando l'inverno dal punto di vista termico e della neve più brutto degli ultimi 50 anni.

    Se continua il Decoupling la vedo piuttosto ardua

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