Giusto !
Ma, più in generale, mi chiedo una cosa:
è corretto, dal punto di vista metodologico, accettare come "record ufficiale del freddo in Italia" quello registrato in una porzione estremamente ristretta (e molto particolare per conformazione) del territorio, oltretutto a 2500 mt di altezza ?
È pur vero che qualcuno mi potrebbe obiettare che anche considerare validi ai fini di record i dati della Capanna Margherita a 4559 mt di altezza porrebbe la stessa questione.....
Voi che ne dite ?
Cornobianco
Busa di manna è una conca posta in un altopiano e ha un’area di circa 150.000m2, un perimetro del lago di circa 1831m e un volume di 1900000m3.
Il comunicato stampa diffuso ai media è già abbastanza preciso e circostanziato, poi ogni mistificazione del tritacarne mediatico non è certo colpa di chi ha diffuso questo record.
Ricordo anche che il monitoraggio di queste “Sinkholes” fra parte di un progetto scientifico creato proprio per studiare le particolarità microclimatiche di queste conche, nato dalla collaborazione tra l’Associazione MeteoTriveneto, A.R.P.A. Veneto – Centro Valanghe di Arabba, Osmer (Osservatorio Meteorologico Regionale del Friuli Venezia Giulia),Umfvg (Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia). Inoltre da quest'anno (2009/2010) è in atto anche una importante collaborazione scientifica con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)-Istituto Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC), di Bologna.
il primo forum non si scorda mai...[B]
Daniele Campello[/B]
No, è un vasto altopiano (tipo Piani di Pezza) ma anziché liscio come un tavolo da biliardo è tutto ondulato. Doline come quella ce ne sono decine, l'anno scorso nella dolina principale si sono fatti -44 e in quella accanto -42. Se piazzi 30 termometri, quelli in conca ti vanno tutti a -40 e quelli in sella restano lì lì con la libera atmosfera o poco sotto. L'altopiano in sé è particolarmente freddo e la presenza di conche su altopiano amplifica il fenomeno.
Verissimo. Se il cielo resta sereno, non sorprenderebbe nessuno (almeno non me) un -40 a Piani di Pezza e a Campo Felice stanotte.
Questo è vero. E un servizio di oggi (credo della sede Rai di Trento) la ha anche messa parzialmente in questi termini, dicendo che la natura ce l'aveva messa tutta per regalare al Trentino l'ennesimo record. Si è un po' rappresentato un fenomeno fisico come un dono degli dei.A ogni modo si è capito che si trattava di un'area limitata. Ma non è una pozzanghera, basta vedere le mappe e i dati postati da Neo appena sopra.
Certo il problema è come è stata data la notizia, non il fenomeno che si è verificato. Un TG-Leonardo o una puntata di Ulisse o di Passaggio a Nordovest l'avrebbe trattata appropriatamente. Il problema è appunto il giornalista che invece di investigare 10 minuti prende la notizia e la butta nel calderone. E' un fatto scientifico evidenziato con strumenti scientifici in una ricerca scientifica, e se ne è fatta meteo sensazione. Ma lo hanno fatto i media con la loro faciloneria sensazionalista, i ricercatori hanno misurato la temperatura e nei loro comunicati spiegano bene le cose. E' chi non li legge o estrapola solo un numero bombastico (-47) che li deforma e storpia.
Non ne "verrebbe fuori": starebbe a chi dà la notizia presentarla per quello che è: una buona conca spinge la temperatura al suo interno anche oltre 30°C sotto quella nella libera atmosfera circostante. Se la libera atmosfera è a -60, in conca si va a -90. E' un processo fisico, non perfettamente noto ma un processo fisico di quelli che - se è vero l'assioma di invarianza spazio-temporale delle leggi fisiche - potrebbe presentarsi ovunque e sempre allo stesso modo.
... Io spezzerei un femore a certi giornalisti invece. E' la stessa prassi che porta alla creazione di mostri inesistenti, di scandali basati sul niente, e di una sistematica distorsione e alterazione dei fatti, un po' per ignoranza e un po' perché per essere mandate in pasto al pubblico le notizie vanno alterate. In tecniche delle comunicazioni di massa si dice che si formattano, pensa tu. Prendere un fatto e trasformarlo in una balla scema per il pubblico è formattare.
Vorrei portarti a fare alcune precisazioni, anche se borat ha già lungamente spiegato.
1° mi devi dire perchè un'altopiano, non un buco, posto a 2550, non possa essere degno di un record climatico.
2° perchè tale sito non possa essere considerato territorio italiano, solo perchè disabitato.
3° La misurazione è scientifica e l' ubicazione del datalogger non è in una buca/dolina, di cui tuttavia è sparso l'altopiano.
4° mi devi anche spiegare perchè riteniamo a norma e valide le T. prese nelle aree urbane fortemente condizionate nelle loro misurazioni, a pochi metri da muri enormi, traffico bestiale ecc.
E invece essere schizzinosi per rilevazioni a norma e in natura.
Non ci sono elementi perturbativi in questa misurazione, mentre ne vedrei discutibilmente in città.
salutimeteo![]()
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Per la precisione, la postazione è in una dolina. Il punto è proprio che quello è un altopiano di doline. Su quell'altopiano, tirando pali con datalogger a caso come freccette, il 90% finirebbero in dolina. E comunque non si tratta di vasche da bagno.
Una delle ipotesi che studia quella ricerca è che le dimensioni del "lago di aria fredda" incidano sulle performance termiche del sito. Per cui si stanno usando informazioni sull'altezza di questo lago, sulla sua superficie, e sul suo volume. Può darsi che qualcuna di queste caratteristiche predica le minime che si possono ottenere e qualche altra caratteristica non le predica (o che contino tutte, oppure nessuna): è una ricerca scientifica nella quale si hanno delle ipotesi e queste ipotesi si sottopongono a test empirico nella classica prospettiva falsificazionista; quello che passa la mannaia del controllo empirico potrebbe essere vero e va avanti, e il resto decade come ipotesi sbagliata.
Ora, quella lassù non so se sia la dolina più grande, ma è una delle più grandi mi pare. La più grande di tutte dovrebbe essere la Valmenera, mentre altre (ma di performance termiche molto molto interessanti) sono molto molto piccole e in posizioni di cresta nelle quali non si capisce proprio come facciano a pompare giù tanto freddo visto che non hanno un altopiano attorno. E' chiaro che c'è qualcosa che non si sa (o almeno non si sa troppo chiaramente) e si raccolgono dati per capire come funziona il processo. La versione ortodossa, '"opinione ricevuta", infatti, è che l'altopiano alimenta la dolina mettendole a disposizione aria pre-raffreddata.
Non ho molto da aggiungere a quello che ho scritto.
Però a mio modo di vedere ha poco senso condiserare questi -47 come record italiano, in un posto a 2550 mt e su di un'area comunque molto ristretta; al limite si fosse trattato di un paese su un altipiano avrebbe avuto un senso.
P.S.
Sapete che in Afganistan sono stati registrati -52,2 a 2400 mt di altezza?Tra l'altro in un piccolo villaggio su un altopiano, dunque su un'area di una estensione apprezzabile, non certo poche centinaia di metri (anzi 100 mt soltanto).
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Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
Ho già risposto: la temperatura è stata registrata in un 'area ristrettissima (50 - 100 mt), a poca distanza era decisamente più alta.
Su Mount Logan, in Alaska, sono stati registrati -77,5 a 4000 mt di altezza: eppure il luogo più freddo dell'emisfero boreale è considerato Ojmjakon con -71,2.
Ho già detto dei -52,2 dell'afganistan.
Altipiano o buco cambia poco: l'area è estremamnete ridotta (raggio 50-100 mt); aparte che la definizione di altipiano è una zona piana circondata da alture.
Penso di essere stato abbastanza chiaro![]()
Gli estremi termici dati dai raffreddamenti radiativi di queste depressioni rappresentano soltanto una piccola parte delle loro perfomance.
Voglio raccontare un episodio per tutti coloro i quali non ne fossero venuti a conoscenza nel tempo.....
15 Dicembre 2007; il Sud Italia è sferzato da un'irruzione fredda, e la temperatura in libera atmosfera ai 1400 m s.l.m. a quella latitudine si attesta intorno ai -7°C.
Bene, alla stessa ora (12:25) di quel giorno a Piano Ruggio (località posta a 1510 m s.l.m. tra la Basilicata e la Calabria) si segnalavano -19.1°C (datalogger Hobo con rilevazioni ogni 10 min in schermo Davis).
Il motivo di tutto questo è stato dovuto ad una forte dispersione di calore avvenuta in pieno giorno (!!!). Inizialmente vento e nuvolosità hanno mantenuto la temperatura sui valori della libera atmosfera. Successivamente c'è stato un rasserenamento del cielo sopra la conca, mentre della nuvolosità lontana copriva il Sole. A questo punto il bilancio radiativo del suolo è diventato negativo (radiazione ad onda lunga emessa dal suolo superiore a quella ricevuta dal cielo e dalle poche nubi) e un'indebolimento del vento ha favorito la diminuzione termica da -9°C a -19°C. Poi vento e nuvolosità hanno fatto aumentare leggermente la temperatura dopo molte ore, specie in serata, quando il valore di 90% dell'umidità relativa ed il rialzo termico a -11°C (oltre alla lunga permanenza su quei valori) tradisce eventuali temporali nevosi con annesso rovesciamento di aria fredda nei bassi strati.
Detto questo dico che quella località è da sempre frequentata da tanti turisti appassionati di natura, ed è luogo di partenza di molte escursioni naturalistiche. Proprio nel bel mezzo della depressione passa una strada provinciale che collega il versante lucano con quello calabro. Si passa quindi dalla A3 Salerno-Reggio alla statale Sinnica che poi porta alla SS106 jonica.
Ora, perchè far finta che queste località non esistano? Località che godono anche di un nome proprio!!! Perchè non divulgare la notizia a chi da quelle parti non sa che alle 8 del mattino può trovare valori prossimi ai -30°C? Perchè tenere all'oscuro decine di automobilisti che potrebbero passare da quelle parti o turisti che prenotano il rifugio presente lassù, o ancora escursionisti che potrebbero avere seri danni a vetture e/o a se stessi????
Credo che sia un "DOVERE" mettere al corrente chi non ne fosse a conoscenza!!!!
Io sono d'accordo nel considerare certi giornalisti alquanto inadeguati per divulgare la notizia, ma è anche vero che quel territorio esiste, e a volte può essere anche molto vasto. Ci passano spesso strade ed esistono rifugi: vogliamo far finta di niente?
Ci sono varie stazioni sparse per il territorio che godono di notevoli inversioni termiche: e allora? Dovremmo eliminarle tutte solo perchè hanno un mesoclima particolare? Alcune di queste sanno scendere anche a 8-10°C in meno rispetto a località estremamente limitrofe. In Sila nel 1993, accanto al lago Arvo, località antropizzata e turistica di vaste proporzioni, si scese a quasi -25°C quando alla stessa quota le isoterme in libera atmosfera indicavano circa -6/-7°C!!!! Nelle conche carsiche è tutto più accentuato grazie all'orografia e probabilmente al territorio carsico sotterraneo, ma parliamo sempre di inversione termica.
Citare il luogo esatto è già più che sufficiente. A Busa di Manna, depressione posta a 2500 m s.l.m. del Trentino, raggiunti i -47.0°C!!! Cosa c'è di male? Di certo non penserò a Trento, alla Marmolada o altrove basta che sia Trentino, ma a Busa di Manna, come Lago Arvo, Piano Ruggio, Marcesina, Funtensee e tantissime altre........
Se proprio vogliamo scinderli, perchè nell'uniformità sinottica le stazioni sono prese in considerazione, mentre un'uniformità mesoclimatica non può proprio esistere?
Sono del parere che se io sul suolo di una località siberiana registrassi con una rievazione a norma -89.3°C, beh, direi che in Siberia sa fare estremi termici più bassi dell'Antartide, grazie alla sua orografia (certamente come estremi, non certo come temperatura media che alla fine è sempre ciò che conta).
C'è qualcuno che sa per quanti m quadrati sia stato il record di Amendola di 47.0°C (record tra le stazioni della rete SMAM)? E se esistesse una depressione della stessa vastità o addirittura superiore capace di fare -40°C? Non l'accetteremmo solo perchè il gradiente è eccessivamente elevato? E chi l'ha detto che se le variazioni della colonna d'aria sono più blande debba valere e se ho una variazione di 20°C in 200 metri non vada bene? C'è forse un limite imposto alla natura?
Perchè io non vedo da nessuna parte scritto che una stazione di rilevamento debba necessariamente avere una sua stazione gemella che la sovrasta per valutare il gradiente max della località. E anche se ci fosse scritto sarebbe comunque un limite umano.
Perchè allora quando si cita la temperatura di Bolzano non si cita necessariamente ogni temperatura presente più su? E con che risoluzione dovremmo farlo?
Sembra che qualcuno non sappia accettare il fatto solo perchè i dati sono esagerati rispetto alle nostre recenti conoscenze. E come sempre nuove scoperte portano a polemiche.
Bene, io quando leggerò:
Piano Ruggio: -26°C
Serra del Prete: -4°C (è la cima appena sopra piano Ruggio)
e poi leggerò una località capace di fare 10°C in meno rispetto alla cima sovrastante per inversione (senza arrivare a 30°C di raffreddamento....) per me sarà la stessa cosa!!!! Dirò soltanto che quel luogo è capace di fare un'inversione termica maggiore con un gradiente elevatissimo.
E se quando il titolare del rifugio De Gasperi mi ha raccontato la sua esperienza a -26°C, mentre rischiava la vita e la caldaia era spaccata per il gelo, non avrei mai risposto che è un ciarlatano o che ha sognato tutto.
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Ultima modifica di RenatoTaranto; 02/02/2010 alle 01:22
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