"I romanisti non servono a ricordarci che esistono, lo sappiamo già.....servono a ricordarci che non bisogna essere come loro!" [Roberto Benigni] https://www.youtube.com/watch?v=qZFE...embedded#at=25
Io penso che, come al solito, lui e tutta la sua categoria si sia fatto prendere dalle solite fregole lamentose.
In tutto il mondo le previsioni vanno in onda in un paio di minuti mettendo nuvolette o soli sommari per vaste zone, non ho capito perché in Italia deve sempre diventare tutto una tragedia. Se vedesse QUI come stiamo messi abdicherebbe all'istante. La gente ormai sa scegliere e sa anche guardare internet, e l'Italia credo sia al primo posto NEL MONDO come pluralità di informazione meteorologica. Invece di attaccarsi alle meteorine per perpetrare la solita tiritera del federalismo, inviti la gente a utilizzare i mezzi moderni a disposizione come internet e i siti meteo locali.
Ma poi il "federalismo meteo" già c'è no? Ci sonoi TG locali che trattano in maniera più approfondita il tempo locale, se non sbaglio? Rai 3 è ancora ripartito localmente come quando vivevo io in Italia? Per non parlare proprio delle reti locali. A Roma ce n'erano un bel po' che facevano meteo solo laziale.
O come dice anche Lorenzo, invece di fare il teatrino napoletano, si rivolgano direttamente alle reti nazionali e richiedano più tempo al meteo nel palinsesto. Più tempo = più dettaglio. Se tette e culi fanno più audience, il signor Zaia guardi bene nel "man in the mirror", come diceva Michael Jackson. E se pretende dai meteo nazionali la distinzione tra la provincia di Chioggia e Mestre, vive davvero nel mondo dei sogni. No, questa la trovo demagogia per inculcare nella testa della gente comune la parola federalismo, a costo di applicarla anche alla scusa più ridicola.
Insomma, solita gara a chi si lamenta più forte.
Ultima modifica di Fenrir; 15/06/2010 alle 20:22
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Sono d'accordo sul senso della prima parte.
Il problema della seconda (a parte che Chioggia non faccia provincia) è che in Italia, se non ti lamenti come appunto nella commedia napoletana, non vai da nessuna parte: oltre 100 anni di "austro-ungarico" silenzio e lavoro, in Veneto, non hanno portato nessun risultato politico; ad esempio, negli anni '70 lo stato ripianò il debito di tantissime amministrazioni comunali sull'orlo della bancarotta, tra cui Milano e Bologna, senza dare nulla in cambio ad amministrazioni virtuose come Padova.
Solo da quando, negli ultimi 20 anni, abbiamo cominciato a fare la voce grossa ed a lamentarci similmente gli altri (ma sempre poco, in certi casi), abbiamo anche ottenuto qualche risultato concreto: non è affatto sorprendente, se pensi che Sicilia e Sud Tirolo l'autonomia l'hanno ottenuta con la guerriglia, ed il Veneto (della cui autonomia si parla da quando cadde la Serenissima) non ha avuto nulla tranne i primi due paragrafi nello statuto del 1971 (entrambi rimasti puramente sulla carta Statuto Regionale - Sito Ufficiale della Regione Veneto ).
Spero che tale divagazione sia considerata storico-sociale e non politica.
Tornando alle previsioni, e rispondendo anche ad altri, non credo che le previsioni nazionali sarebbero comunque così precise ed affidabili: fermo restando quanto poco e male considerino il meteo alla RAI (che però non è solo Caroselli), vedo che sia su altre TV che nel Web tali previsioni "nazionali" sono sovente deficitarie per il Triveneto (casi lampanti quelli invernali, quando spesso vien prevista pioggia invece di neve).
E le previsioni regionali di RAI3...meglio lasciar perdere, almeno in Veneto son le peggiori di tutte, non sanno nemmeno la geografia locale (veramente: credono che le Prealpi siano la zona dell'Alta Pianura, e che le Alpi includano anche le Prealpi).
Invece le previsioni del centro regionale, l'ARPAV, pur coi loro difetti, sono sempre le migliori: ma si trovano solamente sulle TV locali.
Ma se ormai tutti quelli che conosco che devono programmare qualcosa guardano il meteo in internet. L'altra volta sentivo in palestra un tizio consigliare il sito 3bmeteo per vedere le previsioni sulla propria regione. Negli ultimi tempi anche meteo.it. sento nominare
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
"Federalismo meteorologico"..ma non esiste già l'Arpa o comunque un'agenzia regionale?![]()
Tra l'altro non vorrei perdere tempo a sottolinearlo, ma su Rai3 già ora vanno in onda previsioni meteo regionali, visto che la terza rete è in parte dedicata ai programmi regionali (e qui a Mantova pe ragioni di copertura si vedono proprio quelle venete che non sono nemmeno fatte male)
Sono d'accordo con Lorenzo, se uno ha 3 minuti per mostrare una previsione nazionale non può entrare nel dettaglio di ogni singola regione. Su Rai 3 invece ci sono le previsioni Regionali, basta guardare quelle. Sono spesso fatte molto bene per il Lazio ad esempio.
Trovo invece di cattivo gusto parlare di superficialità quando non si sà neanche di cosa si sta parlando.
Ultima modifica di Tormenta; 16/06/2010 alle 07:32
Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
... e Sole sia!![]()
Non è una novità.
Esponenti politici della Liguria e della Toscana hanno in precedenza indicato le previsioni realizzate dai Servizi Regionali come le uniche da seguire ai fini turistici.
Analizziamo due scenari.
Nel primo i Servizi Regionali operano nella massima libertà professionale e scientifica. Allora c’è da aspettarsi che, se sono capaci e se tutta la catena previsionale funziona al meglio, avranno un errore medio uguale a quello dei Servizi Nazionali in quanto le basi di riferimento sono abbastanza uniformi. Se invece, come spesso accade nella maggior parte delle Regioni, il budget a disposizione non permette l’accesso ad una modellistica evoluta, allora i risultati saranno anche nettamente peggiori.
Il secondo, assai più tremendo, è che i Servizi Regionali si conformino alle direttive politiche e che quindi il loro prodotto previsionale sia totalmente svuotato da ogni oggettiva attendibilità.
Anche l’affermazione del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto lascia aperto un interrogativo fondamentale, ed inquietante : dobbiamo dunque noi operatori professionali rappresentare le previsioni secondo un modello omologato in sede politica?
La Meteorologia, ovvero uno dei sistemi scientifico-tecnologici planetari più evoluti, complessi e diffusi, da sempre applica il principio del federalismo nell’accezione di confederare in sé tutte le informazioni locali a beneficio dell’Umanità e della Scienza. Per ritornare in seguito i suoi preziosi frutti: le previsioni, ad ogni località della Terra. In questo continuo raccogliere e dare sta l’alto significato del suo compito. Prescindendo da interessi territoriali o di parte.
La Meteorologia è neutra per definizione: non vede e non deve vedere il bicchiere né mezzo pieno né mezzo vuoto. Deve solo prevedere il tempo che farà.
Gli esseri umani, nella loro ingordigia economica e nell’esagerazione mediatica troppo spesso distorcono già ora in modo immorale le previsioni a fini puramente scandalistici e di “cassetta” . Per cortesia, non peggioriamo la situazione. Una volta persa, la credibilità meteorologica non si riconquista più.
Questo è il centro della questione: il rispetto della Scienza e delle Persone che ne beneficiano in termini di risultati operativi. Se è previsto che pioverà il Meteorologo deve dare questa informazione, circostanziandola nei giusti termini spazio temporali.
È un equilibrio a tre: nessun politico a dirci cosa dobbiamo fare, nessun meteorologo a lanciare inutili “bombe”, nessun media a spingere in su l’audience dando false o distorte notizie meteo.
Così sarà meglio per tutti, soprattutto per gli utenti.
Antonio Verga
Centro Epson Meteo
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