Il servizio meteorologico austriaco ha sei stazioni nella città di Vienna. Tutti i dati sono ufficiali (1971-2000):
Klimadaten von Österreich 1971 - 2000
L'isola di calore si manifesta soprattutto nel temperature notturne in inverno e in estate.
LUGLIO (minima):
Innere Stadt 171 m (centro storico) 17,4ºC
Hohe Warte 202 m (cerchio verde) 15,4ºC
Schwechat 184 m (aeroporto) 14,7ºC
Gross-Enzersdorf 153 m (periferia) 14,4ºC
Mariabrunn 226 m (cerchio blu) 13,4ºC
Gross-Enzersdorf (periferia) è ad un'altitudine inferiore di Innere Stadt (centro storico di Vienna), tuttavia la temperatura di notte è di tre gradi più bassa a Groz-Enzersdorf
le città europee con l'isola di calore più alto sono le più grandi: Moscova, Londra, Parigi e Atene.
Vienna.jpg
Eccellente esempioSi può anche notare una differenza di nevosità davvero ragguardevole, già tra Mariabrunn e Hohe Warte.
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Finchè p.e. continueremo ad asfaltare anche i parcheggi privati o pubblici, andrà sempre peggio.
I parcheggi si possono costruire con la bedonella, consiste in piccoli mattoni messi uno a fianco
dell'altro a piccola distanza e dove ci cresce l'erba.
Risultati ;
migliore estetica
passaggio dell'acqua piovana nel sottosuolo
meno calore trattenuto di notte.
Piccolo neo, i costi sono maggiori, ma parliano di bruscolini a confronto di altrte spese pubbliche.
Ignoranza e menefreghismo la negano in quasi tutte le città !
salutimeteo
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
A fine luglio dovrei poter fare un confronto per un anno intero sulle temperature medie integrali annue e mensili (da agosto 2009 a luglio 2010) fra due stazioni, una in centro ad Aosta e una all'aeroporto extraurbano di Saint-Christophe.
Putroppo sono fornite le medie integrali ma non i massimi e i minimi giornalieri, quindi quello che risulterà sarà solo l'effetto in media complessiva dell'isola di calore - e forse di qualche altro carattere topografico - e non sarà possibile distinguere fra massime, minime e medie.
Sì. Conosco bene quello che dici, ma ti sei scordato di un "piccolo" fattore: non solo costa di più ("bruscolini" poi glielo dici tu alla giunta comunale) la messa in atto, ma ha bisogno di una manutenzione allucinante rispetto all'asfalto, se vuoi mantenerla in condizioni decenti, altrimenti crei un mucchio di rischi causati dal movimento dei blocchetti dovuto a radici, acqua, infiltrazioni di acqua che poi gela... e sfonda auto, moto e pure la gente che cammina, se non sta attenta.
Chiedilo un po' ai romani e al loro rapporto di amore-odio con i sampietrini. Facile parlare :D ma ai comuni glieli dai tu i soldi? E il motivo per queste spese è 0,1 °C di meno nelle T? :D
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta
Ovvero dalla bibliografia si può dire che un'area urbana con un raggio di 10 km ovvero circa 300 kmq di superficie può produrre un aumento delle minime di circa 0,5°. Aree urbane di 500 kmq si attestano su 1,0-1,5°C di scarto delle minime e 2,0-3,0°C sulle massime estive.
Gli effetti sono stati documentati in aree con una buona copertura di stazioni, come Berlino o Parigi. Ma le classiche isole di calore, visibili anche dal satellite con mappature all'infrarosso sono Londra, Madrid, Milano, Roma, Atene, Napoli, Bucarest e Mosca.
In genere città che superano i 2,5 milioni di abitanti. Per quelle sotto al milione lo scarto tende ad abbassarsi (Torino centro/Bric della Croce che però è in alta collina).
Per le città sotto i 500mila abitanti gli scarti sono minimi e tendono a scomparire.
Tempo fa assistetti ad una conferenza che mostrava come i dati di Modena centro fossero equiparabili ai dati di una stazione del preappennino modenese poco distante dalla città. Questo assurto serviva a dimostrare l'esiguità degli effetti dell'isola di calore urbana.
Ma Modena non sviluppa che minimi effetti da isola di calore: Roma Ciampino e l'Osservatorio romano hanno uno scarto sulle minime di 3,0-3,5°C.
Quindi il confronto su Aosta non dimostra niente circa l'isola di calore: ovvero niente di più di quanto possa dimostrare la buona pratica di prendere le misure meteorologiche in campo aperto (come l'aeroporto di St.Christophe).
Attenzione: le pavimentazioni permeabili sono obbligatorie nei parcheggi.
Diverse municipalità lo prevedono nei regolamenti comunali, ma lo stesso testo unico sull'ambiente DLgs 152/2006 le prevede.
Poi le acque dei piazzali e dei parcheggi andrebbero convogliate in vasche di raccolte degli oli e delle sostanze inquinanti dilavate dalle cosiddette "acque di prima pioggia".
Ancora sarebbe obbligatorio il 30-50% di alberature per parcheggio: quota variabile da regione a regione.
Il problema è che spesso la legge non viene applicata...
Circa le betonelle "verdi" ce ne sono anche di plastica o materiale riciclato: non possono essere usate solo in un caso, ovvero quando la falda è talmente superficiale che assorbirebbe subito le acque di prima pioggia, contaminandosi.
In quel caso si mette l'asfalto sui parcheggi e si dovrebbero lasciare i marciapiedi "permeabili".
Comunque mi preve segnalare che è lunga la legislazione anti-isola di calore: quello che vedete nelle vostre città è poi il frutto di un'errata applicazione delle norme, di svarioni dei progettisti, di deroghe e quant'altro.
Ma l'attenzione generale su questi temi da parte di chi progetta e di chi approva è in forte salita..
Milano (la cui area urbana è circa 4.5 milioni) credo possa purtroppo dare punti a tutte le città di dimensioni equivalenti perchè è collocata in un'area poco ventosa e molto soggetta al ristagno d'aria. Non di rado le minime del centro città, rispetto a stazioni appena fuori dal costruito (quindi a sud e ovest) risultano più alte anche di 6/7 gradi, particolarmente in inverno.
Non conosco il discorso sollevato da altri forumisti(magari), sulla obbligatorietà delle disposizioni in merito alla permeabilità dei parcheggi, tuttavia è il buonsenso che dovrebbe prevalere.
Quello che dici è sostanzialmente vero, allora invece che nei grandi parcheggi almeno applichiamolo ai piccoli o a quelli privati, insomma evitiamo un deserto d'asfalto, che ricordo è il principale imputato dell'isola di calore.
Forse è un'idea bizzarra e parziale, ma si potrebbe almeno imbiancare l'asfalto dei parcheggi con conseguenti ricghe nere.
salutimeteo![]()
Il continuo sostituire l'Italiano con parole inglesi, lo paragono alla cementificazione che inesorabilmente assottiglia la campagna fertile e generosa. Ineluttabile perdita, come di un lento suicidio.
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