Citazione Originariamente Scritto da gianni56 Visualizza Messaggio
purtroppo la tecno-web meteo è ancora troppo giovane per consentirci di elaborare quadri deterministici di buona affidabilità, vi sono dei riscontri rassicuranti così come clamorosi rovesciamenti contro onda..in base alla mia pluridecennale esperienza diretta posso affermare che quando si instaura un trend riga dritto per la sua strada abbattendo ostacoli teleconnettivi come fossero cartapesta..così il decennio fine anni 50'-fine anni 60' tirò dritto per la sua strada, in barba ai cambi della QBO e alle evoluzioni delle TLC stagionali, proponendo spettacolari retrogressioni gelide a gò gò, BNL, predisposizione barica mediterranea che funzionava regolarmente come una calamita...poi gli anni 70 cambiarono bruscamente di segno proponendo grandi inverni atlantici e fasi interessanti solo all'inizio e fine inverno (escluso il 78/79), ma le variabili interne ad un decennio non disturbano mai un trend. In realtà il famoso decennio 60 più freddo del secolo scontava una serie di cicli solari bassi, poi impennatisi a partire dal 62 fino a scaldare anche gli altri pianeti del sistema solare. La presente e prolungata bassa attività solare potrebbe aver già scombinato i quadri proponendo un reset che si rivela step by step: cella di Hadley meno antagonista e AO mediamente più rilassata, riassetto delle SST, rimodulazione del JS. Non si spiegherebbe altrimenti una perforabilità spiccata della cintura delle HP in presenza di un fronte intertropicale piuttosto espanso, quando lo stesso ci ha regalato per decenni colossi subtropicali inamovibili e disperanti. Uno sbaglio grossolano è quello di considerare lo scorso inverno dal punto di vista orticellistico, in realtà ci ha proposto schemi circolatori che si pensavano ormai dimenticati, che hanno tentato di emulare quelli del 62/63, riuscendovi in parte sull'europa centro-nord , ma fallendo in parte su quella meridionale per via di una antizonalità piuttosto alta di latitudine, che ha provocato una risposta basso atlantica eccessiva, ma a mio avviso è stato un campanello di allarme per i prossimi anni da non sottovalutare. occhio alle SST sull'alto atlantico, perchè sono convinto che alla fine regoleranno la tropo, rimodulando la forzante NINA in modo diverso da quello canonico associato alla QBO...per i disperati infine ecco la situazione al 19 novembre dello scorso anno..tanto per dire come sia arduo e sciocco in questa fase calare sentenze ..step by step, come gli esperti di questo forum suggeriscono

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Quoto in pienissimo tutto, soprattutto la parte nerettata: anch'io ho avuto più volte l'anno scorso, sia durante l'inverno che a fine inverno, di aver vissuto una sorta di "62/63 bonsai" con un po' meno freddo e direi anche meno variabilità configurativa... nel 62/63 infatti si passava anche nel singolo Gennaio (il mese più bello di tale inverno) da un inizio spiccatamente Atlantico medio-basso, poi è seguita una Seconda decade con due forti retrogressioni gelide a cavallo delle Alpi o poco oltre con il nord, specie NE, imbiancato da diversi cm in più occasioni, e infine una 3° decade prettamente burianica con neve al sud e al centro.

Insomma, gli schemi configurativi proposti l'anno scorso si sono somigliati, quel che è mancato rispetto al 62/63 è stato soprattutto una sorta di variabilità configurativa, con una NAO esasperatamente negativa e Atlantico basso troppo invadente per il sud (e troppo generoso per noi nordestini ). Ma il campanello d'allarme c'è stato, e chissa appunto che non si stia aprendo un nuovo ciclo... del resto proprio in questi anni 2000 si è notata una forte inversione di marcia (in senso positivo) rispetto agli orrendi inverni anni 90... chissa